statista s. m. e f. [der. di stato] (pl. m. -i). - (polit.) [chi ha una profonda esperienza, teorica e pratica, dell'arte di governare uno stato: un insigne s.] ≈ (non com.) governante, uomo di stato. [...] ⇑ politico ...
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austerità s. f. [dal lat. austerĭtas -atis]. - 1. [l'essere austero, castigato, di cosa o persona, con la prep. di o assol.: a. di costumi; un uomo di a. assoluta] ≈ castigatezza, continenza, frugalità, [...] misura, moderazione, morigeratezza, (non com.) parchezza, (lett.) parcità, sobrietà, temperanza. ↑ astinenza. ↔ (non com.) immoderatezza, (lett.) incontinenza, intemperanza, sfrenatezza, smoderatezza, ...
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stazione /sta'tsjone/ s. f. (ant. m.) [dal lat. statio-onis "modo di stare; fermata, dimora, riposo"]. - 1. (trasp.) a. [stazionamento di veicoli che eseguono un percorso: l'autocorriera fa s. in tutti [...] stazione radio [complesso di attrezzature per comunicazioni radiofoniche] ≈ radiostazione, radiotrasmittente. 6. (etnol.) [ambiente frequentato dall'uomo in età preistorica caratterizzato da depositi contenenti industria litica, ossea, ceramica e sim ...
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stazza /'stats:a/ (ant. staza) s. f. [lat. stadia, neutro plur. di stadium "stadio, misura"]. - 1. (non com.) [asticella graduata per misurare il livello di un liquido] ≈ sonda. 2. a. (marin.) [misura [...] di una nave mercantile o di un'imbarcazione: s. lorda, netta; s. di regata] ≈ stazzatura, tonnellaggio. ‖ capacità, portata, volume. b. (fig., scherz.) [complessione robusta, massiccia e sim.: un uomo di s. notevole] ≈ corporatura, mole, taglia. ...
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reprobo /'rɛprobo/ s. m. [dal lat. tardo (eccles.) reprŏbus "falso"], lett. - ■ agg. 1. [che è degno del castigo di Dio: anime r.] ≈ dannato. ↔ eletto, prescelto. 2. (estens.) [che agisce con scelleratezza [...] e malvagità: è un uomo r.] ≈ cattivo, crudele, infame, malvagio, perfido, perverso, (lett.) pravo, (lett.) reo, (poet.) rio, scellerato. ↔ buono, onesto, pio, (lett.) probo, retto. ■ s. m. (f. -a) 1. [persona degna del castigo di Dio: i r. dell' ...
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degradare [dal lat. tardo degradare, der. di gradus "scalino, grado"]. - ■ v. tr. 1. [punire con la degradazione: d. un ufficiale] ≈ declassare, retrocedere. ↑ deporre, destituire, rimuovere. ↔ decorare, [...] promuovere. 2. (estens.) [rendere moralmente abietto, anche assol.: azioni che degradano (l'uomo)] ≈ avvilire, disonorare, mortificare, svilire, umiliare. ↔ elevare, innalzare, nobilitare. 3. [ridurre in cattivo stato: d. l'ambiente] ≈ danneggiare, ...
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stella /'stel:a/ s. f. [lat. stēlla]. - 1. (astron.) [corpo celeste, costituito da enormi masse di gas a temperatura molto elevata, dotato di luce propria: s. nane; s. fisse] ≈ astro. ● Espressioni: stella [...] salire (o andare o arrivare) alle stelle → □. 4. (fig., fam.) [causa od origine degli eventi e delle inclinazioni dell'uomo: nascere sotto una buona s.; seguire la propria s.] ≈ destino, fato, sorte, (pop.) stellone. ● Espressioni: buona stella ≈ e ...
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noverca /no'vɛrka/ s. f. [dal lat. noverca, der. di novus "nuovo"], ant. - [seconda moglie di un uomo rispetto ai figli nati dal primo matrimonio: la spietata e perfida n. (Dante)] ≈ matrigna. ‖ patrigno. [...] ↔ ‖ *figliastro ...
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resistenza /resi'stɛntsa/ s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistěre "resistere"]. - 1. a. [il resistere e, anche, il modo e i mezzi stessi con cui si attua: vincere la r. del vento] ≈ opposizione. [...] di), tolleranza (per). ↔ intolleranza (per). b. [assol., di persona, il resistere a sforzi, strapazzi, ecc.: un uomo di scarsa r.] ≈ forza, gagliardia, robustezza, vigoria, vigorosità. ↔ debolezza, delicatezza, fiacchezza, fragilità. 3. (estens.) [di ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...