mostro /'mostro/ s. m. [lat. monstrum "prodigio, portento"]. - 1. [essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale] ≈ ‖ monstrum, mostruosità. 2. (estens.) a. [persona brutta [...] un senso di orrore e repulsione: è un vero m.] ≈ (pop.) aborto, (fam.) cesso, obbrobrio, orco, orrore. ↔ [con riferimento a uomo] adone, [con riferimento a donna] venere. b. (fig., giorn.) [persona malvagia e crudele, che si è macchiata di delitti ...
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costeggiare v. tr. [der. di costa] (io costéggio, ecc.). - 1. (marin.) [percorrere tratti di mare, di fiume e sim. lungo le coste] ≈ cabotare. ⇑ navigare. ↔ allontanarsi, prendere il largo. 2. (fig.) a. [...] [di persona, camminare lungo un fiume, i fianchi di un monte, una strada e sim.: l'uomo avanzava costeggiando il torrente] ≈ fiancheggiare, rasentare. b. [di strada, filare di alberi e sim., camminare lungo qualcosa: una strada che costeggia il monte ...
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raffigurare [der. di un ant. affigurare "raffigurare", col pref. r(i)-]. - ■ v. tr. 1. (artist.) [dare una rappresentazione figurativa di qualcosa: il dipinto raffigura un paesaggio campestre] ≈ effigiare, [...] . 2. (non com.) [richiamare alla memoria l'immagine di qualcuno o di qualcosa: non riuscii a r. in quell'uomo il mio vecchio amico] ≈ distinguere, individuare, ravvisare, riconoscere. 3. (estens.) [essere allegoria o simbolo di qualcosa: l'ulivo ...
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Fabio Rossi
gente. Finestra di approfondimento
Raggruppamenti per origine o residenza - Una moltitudine di persone può essere indicata in vario modo, a seconda dei contesti. Se si fa riferimento all’origine [...] abbastanza formali) rimandano oggi (ma non sempre in passato) quasi sempre a delinquenti, truffatori e sim.: la masnada di cui fui prigioniero era capitanata dal celebre Mammone, l’uomo più brutto e bestiale che io mi abbia mai conosciuto (I. Nievo). ...
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esitare¹ /ezi'tare/ v. intr. [dal lat. haesitare, intens. di haerēre "essere attaccato"] (io èsito, ecc.; aus. avere). - [essere e mostrarsi incerto, perplesso, con la prep. a: e. a credere] ≈ indugiare, [...] abituale, soprattutto nel caso di indecisione e del più marcato insicurezza), l’incapacità di prendere una decisione: l’ignoranza dell’uomo era somma, somma l’incertezza e l’ondeggiamento di tutta la vita (G. Leopardi); stanco finalmente d’un lungo ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] da vari termini, il più generale dei quali è estraneo. Sconosciuto è qualcosa o qualcuno che non si è mai visto (uno uomo sconosciuto, in su uno grande cavallo, entrò per la porta del palazzo [I. Passavanti]) o mai sperimentato (io sentii un tumulto ...
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ragazzo /ra'gats:o/ s. m. [dall'arabo raqqāṣ "fattorino, corriere"]. - 1. a. [essere umano maschio nell'età dell'adolescenza o della giovinezza: un r. di 15, di 25 anni] ≈ adolescente, (region.) bardasso, [...] fornaio] ≈ aiutante, commesso, garzone, (non com.) giovane, inserviente, lavorante. ‖ apprendista, commesso, fattorino. 4. (fam.) [giovane uomo a cui si è sentimentalmente legati] ≈ amato, boy-friend, compagno, fidanzato, innamorato, (fam.) lui, (pop ...
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mulatto [dallo sp. mulato, der. di mulo "mulo", in quanto ibrido]. - ■ agg. [che è nato dall'incrocio di un uomo bianco con una donna nera o viceversa] ≈ meticcio, (spreg.) mezzosangue, (spreg.) sanguemisto. [...] ‖ creolo. ■ s. m. (f. -a) [persona mulatta] ≈ [→ MULATTO agg.] ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...