proprio /'prɔprjo/ (pop. propio) [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo "a titolo privato, personale"]. - ■ agg. 1. [riferito a un sogg. di 3a persona, in sostituzione del possessivo: ha intestato [...] , virtù, ecc., che costituisce la caratteristica fondamentale di qualcosa o qualcuno: la ragione è p. soltanto dell'uomo; ha un odore suo p.] ≈ caratteristico, distintivo, particolare, peculiare, specifico, tipico. b. [che si distingue dagli altri ...
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generazione /dʒenera'tsjone/ s. f. [dal lat. generatio -onis]. - 1. (biol.) a. [atto del generare come processo riproduttivo: la g. dell'uomo, degli animali] ≈ filiazione, procreazione, Ⓣ (biol.) prolificazione, [...] riproduzione. b. [il risultato del generare: g. di nuovi individui] ≈ genesi, nascita, origine. 2. [nella specie umana, l'insieme degli individui aventi pressappoco la stessa età: le nuove g.; gli uomini ...
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zanna /'tsan:a/ o /'dzan:a/ s. f. [prob. dal longob. ✻zan "dente"]. - 1. (zool.) a. [organo osseo atto alla masticazione, grosso e appuntito, dei grandi carnivori: le z. del lupo] ≈ canino. ⇑ dente. b. [...] e sim.: z. del cinghiale] ≈ ‖ [nelle balene] Ⓣ (zool.) fanone. ⇑ dente. 2. (estens., scherz.) [spec. al plur., lo stesso organo] ≈ [dell'uomo] dente. 3. (estens., non com.) [piccolo oggetto di gomma che si dà da masticare ai bambini nel periodo della ...
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genesi /'dʒɛnezi/ s. f. [dal lat. genĕsis, gr. génesis, dalla radice gen- di gígnomai "nascere"]. - 1. [processo di formazione: la g. dell'uomo, dell'universo, delle lingue] ≈ formazione, nascita, origine, [...] [di un'opera creativa] creazione. ↔ estinzione, fine, morte, termine. 2. (teol.) [nascita del mondo per intervento divino] ≈ creazione. ‖ cosmogonia ...
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Fabio Rossi
cameriera, cameriere. Finestra di approfondimento
Usi non dispregiativi - Collaboratrice familiare (o collaboratrice domestica), in sigla colf, è l’espressione meno marcata per designare una [...] a seconda dell’attività: donzello o paggio o valletto (giovane nobile al servizio di un re o giovane servitore d’un uomo d’arme), maggiordomo (chi sovraintende alla servitù in una casa signorile), scudiero (giovane nobile che, in attesa di diventare ...
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merito /'mɛrito/ (poet. merto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merēre "meritare"]. - 1. a. [ciò che una persona riesce a ottenere o è degna di avere in virtù delle proprie capacità: uomo di poco m.; trattare [...] secondo il m.; il m. è suo] ≈ (lett.) benemerenza. ↔ demerito. ● Espressioni: farsi merito (di qualcosa) ≈ gloriarsi (di), vantarsi (di). ▲ Locuz. prep.: al merito [riferito a riconoscimenti civili, militari, ...
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gente /'dʒɛnte/ s. f. [lat. gens gentis, affine a gignĕre "generare", genus, genĭtus, ecc.]. - 1. a. [gruppo di persone unite da un'origine comune: g. latina, germanica] ≈ ceppo, (lett.) nazione, popolo, [...] abbastanza formali) rimandano oggi (ma non sempre in passato) quasi sempre a delinquenti, truffatori e sim.: la masnada di cui fui prigioniero era capitanata dal celebre Mammone, l’uomo più brutto e bestiale che io mi abbia mai conosciuto (I. Nievo). ...
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gentile¹ agg. [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. - 1. a. (ant.) [di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe e sim., [...] le scale. Marcati in senso spreg. o scherz. sono invece cascamorto, cicisbeo, damerino, galletto, gallo e moscone, che designano un uomo che fa di tutto pur di riuscire gradito alle donne: voi con tutte le donne fate il cascamorto (C. Goldoni ...
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gentleman /'dʒɛntlmən/, it. /'dʒɛntl(e)mɛn/ s. ingl. [comp. di gentle "gentile" e man "uomo", sul modello del fr. gentilhomme], usato in ital. al masch. - [chi rivela educazione fine, signorilità di modi, [...] rettitudine di costumi e sim.] ≈ e ↔ [→ GENTILUOMO (2)] ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...