affarista s. m. e f. [der. di affare] (pl. m. -i). - [uomo d'affari spregiudicato] ≈ (spreg.) faccendiere, profittatore, sfruttatore, speculatore. ‖ (spreg.) maneggione, (spreg.) traffichino, (fam.) trafficone. ...
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virago (o viragine /vi'radʒine/) s. f. [dal lat. virago -gĭnis, der. di vir "uomo, maschio"] (pl. invar. o, rarissimo, viragini). - 1. (lett.) [donna dotata di forza e di arditezza virile: Camilla, La [...] gran Volsca v. (A. Caro)]. 2. (fig., scherz.) [donna che ha caratteristiche mascoline nell'aspetto e un comportamento duro e autoritario] ≈ (iron.) generalessa, satrapessa ...
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prevedibile /preve'dibile/ agg. [der. di prevedere]. - 1. [che si può conoscere, immaginare anticipatamente: il risultato era p. fin dall'inizio] ≈ immaginabile, intuibile, predicibile, (non com.) previsibile, [...] pronosticabile. ↔ impensabile, imprevedibile, inimmaginabile. 2. (estens.) a. [di persona, che si comporta banalmente: un uomo assolutamente p.] ≈ banale, ovvio, scontato. ↔ imprevedibile, originale, sorprendente. b. [di racconto, e sim., che ha uno ...
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virilocale agg. [comp. del lat. vir "uomo" e locus "luogo"; propr., "che si stabilisce nel luogo di residenza del marito"]. - (etnol.) [che segue l'uso della virilocalità: tribù v.] ≈ patrilocale. ↔ matrilocale, [...] uxorilocale ...
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bello /'bɛl:o/ [lat. pop. bellus "carino, grazioso"] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; [...] atmosferico, diventare sereno] ≈ (fam.) aggiustarsi, aprirsi, rasserenarsi, schiarirsi. ↔ volgere (o mettersi) al brutto. 3. (iron.) [uomo bello] ≈ adone, (gerg.) fico. ↔ (fam.) racchio. ■ avv. [con calma, senza fretta, nell'espressione bel bello ...
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virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus -ūtis "forza, coraggio", der. di vir "uomo"]. - 1. a. [disposizione naturale a fuggire il male e fare il bene, perseguito [...] come fine a sé stesso: essere modello di v.] ≈ dirittura, onestà, probità, rettitudine, (non com.) virtuosità. ↔ colpa, errore, vizio. b. (teol.) [disposizione d'animo volta naturalmente al bene] ● Espressioni: ...
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preveggenza /preve'dʒ:ɛntsa/ s. f. [der. di preveggente], lett. - [capacità di prevedere eventi futuri e di trarre da questa previsione consiglio per dirigere il comportamento proprio o altrui: un uomo [...] dotato di grande p.] ≈ e ↔ [→ PREVIDENZA] ...
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coerente /koe'rɛnte/ agg. [dal lat. cohaerens -entis, part. pres. di cohaerēre "essere strettamente unito"]. - 1. a. [unito bene insieme: parti c. tra loro; un insieme c. di informazioni] ≈ coeso, compatto, [...] ↔ incoerente (con), incongruente (con), incongruo (con). b. [fedele ai propri principi, con le prep. a, con o assol.: un uomo c. alle (o con le) proprie idee; persona c.] ≈ conseguente (in), uguale a sé stesso, [con uso assol.] lineare. ↔ incoerente ...
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frutto s. m. [lat. fructus -us, der. di frui "godere"]. - 1. a. (bot.) [prodotto delle piante derivante dal fiore, spesso commestibile] ▲ Locuz. prep.: da frutto [di pianta coltivata per i frutti commestibili] [...] .) cozza, dattero (di mare), mitilo, riccio (di mare), tellina, vongola. 2. (estens., lett.) [prodotto del concepimento nell'uomo e negli animali: benedetto il f. del seno tuo (nell'Ave Maria)] ≈ figlio, prole. ● Espressioni: eufem., frutto dell ...
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coerenza /koe'rɛntsa/ s. f. [dal lat. cohaerentia]. - 1. a. [l'essere unito bene insieme: informazioni che dimostrano c.] ≈ coesione, compattezza, omogeneità, organicità, uniformità. ↔ disomogeneità, disorganicità, [...] uso assol.] contraddittorietà. b. [l'essere fedele ai propri principi, con le prep. a, con o assol.: c. di un uomo alle (o con le) proprie idee; persona di c. assoluta] ≈ ‖ stabilità. ↔ incoerenza (con), [con uso assol.] contraddittorietà. c. [assol ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...