viso
1. MAPPA Il VISO è la parte della testa dell’uomo che si trova nella parte anteriore del cranio (lavarsi il v.; guardare l’interlocutore in v.; un v. tondo, ovale, affilato, spigoloso; aveva il [...] viso a cattivo gioco, a cattiva sorte
viso pallido
Citazione
Portava nel salotto dei Ferramonti il suo tratto d’uomo elegante. Aveva trentacinque anni; conservava la figura snella, distinta. Nondimeno il suo viso appassito ed il suo sorriso freddo ...
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vittima
1. MAPPA Si chiama VITTIMA chi perde la vita o subisce un serio danno a causa di un grave evento, come per esempio un incidente, una calamità naturale, una guerra e così via (le vittime del [...] ; vittime della barbarie, della tirannide); a volte ci si può danneggiare da soli, e dunque si è vittime di sé stessi (quell’uomo è v. della sua ambizione); in altri casi, invece, si è vittime perché costretti a subire le imposizioni di qualcun altro ...
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iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio [...] ”, dice Morton, “si attaccano alle entità con le quali entrano in rapporto”. Quell’uomo in treno si era attaccato al suo cellulare, il cellulare si era attaccato al suo uomo. Due iperoggetti. Chi sceglie cosa? Dov’è la libertà, dove la libera scelta ...
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sincronetta s. f. (m. -o, anche se percepito perlopiù come scherz.; al f. anche nella forma fr. non adattata synchronette o semi-adattata sincronette) Nel linguaggio giornalistico, atleta che pratica il [...] affiancherà la donna nel doppio misto. Per qualcuno è un tabù che finalmente si infrange: se le donne possono boxare perché un uomo non può danzare in costume dentro una vasca? E il pattinaggio? E la danza? Non sono lo stesso? Per altri invece è solo ...
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ecofiction (eco-fiction) s. f. Ramo della letteratura che comprende le opere di narrativa incentrate sulla natura e sull'ecosistema, intesi come elementi costitutivi del racconto, o del punto di vista, [...] di Richard Powers potrebbe essere considerato la Bibbia della eco-fiction, la letteratura che indaga il rapporto tra l’uomo e la natura. Questo romanzo infatti – vincitore del premio Pulitzer 2019 – ha tutte le caratteristiche per essere letto come ...
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negazionismo climatico loc. s.le m. L’atteggiamento di negazione del cambiamento climatico prodotto dal riscaldamento globale, per ragioni ideologiche, politiche, d’interesse o per paura. ◆ Non sappiamo [...] divenuta ormai una tesi diffusa: non è in atto nessun riscaldamento globale. E se proprio dovesse esistere, non è causato dall’uomo. In ogni caso, qualsiasi soluzione alla crisi climatica non deve alterare il nostro stile di vita: cioè quanto e cosa ...
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incel (Incel) s. m. e f. Persona, generalmente di sesso maschile, che, pur desiderandolo, non riesce a instaurare relazioni affettive e sessuali e cova sentimenti di frustrazione e di rivalsa. ◆ Minassian, [...] di razze diverse. Lui era un ‘incel’ e ha fornito questa motivazione come motivazione principale. Due anni prima un altro uomo James Holmes ha fatto un’altra sparatoria a Aurora, Colorado. Holmes, con i capelli arancioni, ha ucciso 12 persone durante ...
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disruption s. f. Cambiamento repentino e radicale, mutamento profondo rispetto al passato nel modo di pensare, interpretare e affrontare la realtà, in partic. con riferimento al mondo delle nuove tecnologie [...] aria di rivoluzione nella moda pronta a scendere in passerella a Firenze con le presentazioni di Pitti Immagine Uomo e a Milano Moda Uomo con le collezioni primavera estate 2003. Non a caso nell’ambiente si parla molto di «disruption»: doppia rottura ...
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pasta
s. f. [lat. tardo pasta, dal gr. πάστη «farina mescolata con acqua e sale»]. – 1. a. Impasto di farina e acqua opportunamente rimestato sino a renderlo sodo e compatto, che, lievitato, è usato [...] d’altra p., ho un carattere diverso. In partic., essere di buona p., o più comunem. essere una buona, un’ottima p. d’uomo, avere un carattere mite, bonario, essere di buon cuore; e analogam., essere la più buona, la migliore p. del mondo; ma quand’è ...
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animale2
animale2 s. m. [lat. anĭmal -alis, der. di anĭma «anima»]. – 1. In senso lato (che è anche quello originario), ogni essere animato, cioè ogni organismo vivente dotato di moto e di sensi, e quindi [...] questa Bella d’erbe famiglia e d’animali (Foscolo); e può riferirsi anche all’uomo soltanto: O animal grazioso e benigno (Dante). Volendo distinguere: a. ragionevole, l’uomo; a. bruti o irrazionali, le bestie. 2. a. Nell’uso corrente, per animali s ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...