ogni
ógni (ant. ógne) agg. indef. m. e f. [lat. ŏmnis]. – 1. a. Ciascun elemento particolare di un insieme di cose, di persone, di oggetti: o. studente; o. donna; o. libro; calzature di o. tipo. Precede [...] ). Per quanto riguarda il sign., spesso indica soltanto, in modo generico, una totalità di singoli elementi; così per es. nelle frasi: o. uomo nasce libero; Dio è in o. luogo; gli perdonò o. sua colpa; ha la casa piena di o. ben di Dio; Ogne lingua ...
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iscariota
iscariòta (o Iscariòta; raro Iscariòte; ant. Iscariòtto e Scariòtto) s. m. [dal lat. Iscariotes, gr. ᾿Ισκαριώτης, dall’ebr. īsh Qĕryyōt, propr. «uomo di Qĕryyōt», nome del villaggio d’origine [...] oppure, secondo altra etimologia, dall’aramaico palestinese šqaryā, išqaryā «ipocrita, traditore»]. – Propr., soprannome di Giuda, l’apostolo che tradì Cristo. Con uso antonomastico, non com., traditore: quell’uomo è un i.; guardarsi dagli iscarioti. ...
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primati
s. m. pl. [lat. scient. Primates, dal lat. tardo primas -atis (v. la voce prec.)]. – Ordine di mammiferi euterî cui appartengono l’uomo, le scimmie e le proscimmie. Questi due sottordini sono [...] all’ordine dei primati; nell’uso com. è riferito prevalentemente alle scimmie (e proscimmie) o estens., scherz.: sul terrazzino questo giovanotto metà uomo e metà primate non ci sta soltanto la mattina ma tutto il giorno (Savinio) (v. fig. a p. 250). ...
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teandria
teandrìa s. f. [dal gr. ϑεανδρία, der. di ϑέανδρος «uomo e Dio», comp. di ϑεός «Dio» e ἀνήρ ἀνδρός «uomo»]. – In teologia, natura divina-umana di Cristo e delle sue operazioni. ...
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rabbia
ràbbia s. f. [lat. tardo rabia, lat. class. rabies]. – 1. a. Malattia infettiva, detta anche, ma inesattamente, idrofobia, provocata da un virus neurotropo (rhabdovirus) che determina un’encefalopatia [...] si diffonde tra gli animali selvatici (in partic. la volpe), e che da questi può essere trasmessa al cane e all’uomo. Per analogia, in agraria, r. del cece, del pisello, ecc., denominazione comune della malattia fungina detta anche antracnosi. 2. fig ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] anni, valutando a settant’anni la durata media della vita; avere lunga v.; la v. è breve; non basterebbe la v. di un uomo per ... Frequente la locuz. avv. a vita, per tutta la durata della vita, in frasi come essere nominato presidente, senatore a v ...
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primigenio
primigènio agg. [dal lat. primigenius «originario», comp. di primus «primo» e tema di gignĕre «generare»]. – Che appartiene alle origini del mondo e degli esseri viventi, che risale ai tempi [...] più remoti: l’umanità p., l’uomo p., gli animali p.; le divinità p.; scaldandoci due dita di caffè sul fornello di cucina, non abbiamo più coscienza di aver a che fare col fuoco p., col fulmine e la tempesta (E. Cecchi). Con senso più ampio, di ciò ...
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savio
sàvio agg. e s. m. [dal provenz. savi, che è il lat. *sapius (der. di sapĕre «esser saggio»), da cui anche saggio1, attrav. il francese]. – 1. a. Di persona, dotato di buon senso, di equilibrio [...] piacque il consiglio di Martuccio (Boccaccio); sostantivato, uomo dotato di saggezza e moderazione: ti ho sempre considerato che un savio a casa d’altri (prov.). 3. s. m. Uomo di grande dottrina, esperienza e sapienza: quel s. gentil, che tutto seppe ...
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mandrillo
s. m. [da una voce indigena della Guinea, attrav. l’ingl. mandrill, inteso come comp. di man «uomo» e drill «drillo»; lat. scient. Mandrillus, nome di genere, ora sostituito da Papio]. – 1. [...] una folta criniera che copre il collo e le spalle; prevalentemente terricola, si nutre soprattutto di vegetali e vive in gruppi sociali numerosi. 2. In senso fig., e di solito come epiteto scherz., uomo dall’attività sessuale particolarmente intensa. ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., [...] qualificare, come tipici di altri tempi (non lontani), atteggiamenti, virtù, abitudini di persone in realtà vicine nel tempo o tuttora in vita: è uomo di a. onestà, di stampo a.; Ben v’èn tre vecchi ancora in cui rampogna L’a. età la nova (Dante). c ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...