scorpione
scorpióne s. m. [lat. scorpio -onis, affine al gr. σκορπίος]. – 1. a. Nome comune delle diverse specie di aracnidi appartenenti all’ordine scorpioni (lat. scient. Scorpionida), che vivono per [...] che vengono uccise con il veleno neurotossico prodotto da speciali ghiandole (solo in alcune specie letale anche per l’uomo). Gli scorpioni sono tutti ovovivipari o vivipari: durante l’accoppiamento, che avviene in seguito a un complicato rituale di ...
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accorrere
accórrere v. intr. [lat. accŭrrĕre, comp. di ad- e cŭrrĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere). – 1. Correre verso un luogo: un incalzar di cavalli accorrenti (Foscolo); accorse [...] accorse gente da ogni parte; i vigili del fuoco accorsero sul luogo dell’incendio; ant., gridare accorr’uomo, invocare aiuto, e, come invocazione, accorr’uomo! (v.), aiuto! Spesso sostantivato, all’infinito: ci fu un grande a. di gente da ogni parte ...
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accorruomo
accorruòmo (o accorr’uomo) interiez. [grafia unita di accorr (i) uomo], non com. – Grido, oggi solo scherz., di richiesta di aiuto. ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] (o acquisite), cioè acquistate con l’esercizio di atti buoni, e v. infuse, che sono effetto dell’operazione di Dio nell’uomo. Nelle virtù infuse rientrano (secondo l’opinione della maggior parte dei teologi) sia le v. teologali, che hanno Dio per ...
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neandertaliano
agg. – Propr., della valle del fiume Neander (ted. Neandertal). In paleoantropologia, è termine usato con riferimento alle popolazioni umane («uomo di Neandertal») diffuse in Europa occid. [...] sopraorbitarie e arcate dentarie sporgenti rispetto alla volta cranica, cervello di dimensioni leggermente maggiori rispetto all’uomo attuale e ossa degli arti massicce; la loro estinzione è stata probabilmente dovuta a competizione con popolazioni ...
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melitense
melitènse agg. [dal lat. Melitensis, der. di Melĭta «Malta»]. – Di Malta, isola del Mediterraneo centrale. Nel linguaggio medico e scient., febbre m., malattia infettiva (detta anche febbre [...] , bovini e, più di rado, suini); ne sono agenti talune varietà di brucelle, di cui la più aggressiva per l’uomo è Brucella melitensis, nota anche come micrococco melitense. Meno frequente come sinon. letter. di maltese, abitante dell’isola di Malta ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi [...] alla sua polemica contro i sistemi filosofici totalizzanti e opprimenti l’individuo – sono l’insistenza sulla finitezza dell’uomo, l’ambiguità delle sue scelte, lo smarrimento della propria identità, la conseguente angoscia, il richiamo a un impegno ...
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scorza
scòrza s. f. [lat. scŏrtea «veste di pelle, pelliccia», femm. sostantivato dell’agg. scorteus «di pelle» (der. di scortum «pelle»)]. – 1. a. In botanica, il rivestimento esterno dei fusti e delle [...] nel foco raffina la sua s. (Leonardo). c. La pelle dell’uomo, spec. in alcune locuz. fig.: avere la s. dura o essere , finzione: pensava di essere un filosofo, un critico, un uomo politico, e si dava atteggiamenti di estremista e di settario: ...
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artificiale
agg. [dal lat. artificialis, der. di artificium «artificio»]. – 1. a. Fatto, ottenuto con arte, in contrapp. a ciò che è per natura: bellezza a., ottenuta con l’uso di cosmetici e con varî [...] accorgimenti estetici; lago a., ottenuto per opera dell’uomo mediante sbarramento di una valle; freddo a., per aspetto, composizione, funzione, ai prodotti naturali, ma ottenuti dall’uomo con mezzi tecnici: lana, seta a.; gemme, perle, diamanti a ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] derivata la perdita del paradiso terrestre, come luogo di giustizia e di pace, e l’infelicità, il dolore e la morte per l’uomo; la nozione di peccato originale assume importanza decisiva nelle lettere di s. Paolo (in partic. Rom. 5, 12-21; 1 Cor. 15 ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...