verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non [...] una regola o a un concetto immanente o trascendente il singolo; come utilità, in rapporto cioè alla conservazione o alla felicità dell’uomo. Sono dette v. di ragione quelle il cui contrario è necessariamente falso; v. di fatto quelle non necessarie e ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] fargli tutto ciò che vuoi, ma su questo punto non vuole esser toccato; guai a toccarle i figlioli!; è una perla d’uomo, ma non bisogna toccarlo nei suoi interessi (o nei suoi principî, nelle sue convinzioni, ecc.); t. nel vivo, o sul vivo, provocare ...
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vipera
vìpera s. f. [lat. vīpĕra, prob. da *vivipĕra = vivipăra (per la -ĕ- al posto di -ă-, cfr. puerpera) «che partorisce i nati vivi», secondo una credenza accolta anche da Plinio]. – 1. a. Genere [...] veleno, contenuto nelle ghiandole velenigene, è utilizzato per uccidere le prede: ha azione emotossica e può essere letale anche per l’uomo. La specie più diffusa in Italia è la v. comune (lat. scient. Vipera aspis), lunga 50-60 cm, dalla testa larga ...
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cibrido
s. m. Organismo ibrido cellulare transmitocondriale, nel quale il nucleo di una cellula umana viene inserito nell’ovocita animale svuotato quasi completamente del suo patrimonio genetico. ◆ «Non [...] nucleo di Dna umano, ma contengono, nel citoplasma, materiale genetico (cioè i mitocondri) che deriva sia dall’animale sia dall’uomo». (Adriana Bazzi, Corriere della sera, 6 settembre 2007, p. 8, In primo piano) • Ci viene proposto che queste cellule ...
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buccia
bùccia s. f. [etimo incerto] (pl. -ce). – 1. Corteccia delle piante, quand’è ancora molle: innestare a buccia. 2. Nel frutto, involucro più o meno consistente, variamente colorato, che riveste [...] la buccia. Con altro senso fig., rivedere le b. a qualcuno, fare una critica severa al suo operato, a un suo lavoro: l’uomo è così legato al secolo in cui vive che non può dichiarare l’animo suo senza riveder le buccie anche alla generazione che lo ...
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femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col [...] agg.), indica la donna che possiede in grado notevole le doti fisiche, fisiologiche e psicologiche che la rendono desiderabile all’uomo, e che sa farle valere per rendersi attraente: una donna veramente femmina. Nell’uso ant. si distingueva tra f. e ...
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quisling
〈kvìsliṅ〉 s. m. – Capo di governo o uomo politico che collabora con il nemico invasore, collaborazionista. Il termine, adoperato durante e subito dopo la seconda guerra mondiale nei paesi alleati [...] e in Italia, è un uso antonomastico del cognome dell’uomo politico norvegese Vidkun Quisling, che dopo l’invasione tedesca della Norvegia diresse un governo fantoccio collaborazionista con i nazisti. ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] delle qualità morali d’una persona: c. fermo, instabile, debole; fermezza di c.; assol., costanza, serietà nel volere e nell’agire: uomo di c.; senza carattere. e. Locuz., essere in c. con, essere intonato: l’arredamento era in c. con lo stile del ...
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puttaniere
puttanière s. m. [der. di puttana], volg. – Uomo che frequenta abitualmente le puttane; per estens., donnaiolo, uomo alla perenne ricerca di facili avventure: deve essere anche un buon p., [...] e certo ha viaggiato un po’ e vissuto (C. E. Gadda) ...
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miracolo
miràcolo s. m. [dal lat. miracŭlum «cosa meravigliosa», der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. a. In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi [...] per filo e per segno tutte le vicende, i casi, le azioni di una qualsiasi persona. b. Per iperbole, riferito all’uomo o alle cose umane, fatto straordinario e superiore alle possibilità comuni, azione che ha effetti insperati, intervento che ha la ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...