violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] di azione sia di pensiero e di espressione, o anche soltanto come modo incontrollato di sfogare i proprî moti istintivi e passionali: un uomo rozzo e volgare, noto per la sua v., per la v. del suo carattere o temperamento; era incapace di dominare (o ...
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lento
lènto agg. [lat. lĕntus «tenace, flessibile, lento»]. – 1. a. Non veloce, non sollecito, detto di persona o d’animale, e riferito agli atti del corpo o dello spirito: uomo l., che in ciò che fa [...] cantico tedesco lento lento Per l’aer sacro a Dio mosse le penne (Giusti). b. poet. Inerte, inoperoso: Né creder può che l’uomo a fère imprese Avvezzo sempre or lento in ozio stia (T. Tasso). c. Con sign. più particolari: morte l., non rapida, in cui ...
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innocuo
innòcuo (ant. inòcuo) agg. [dal lat. innocuus, comp. di in-2 e nocuus «nocivo», der. di nocēre «nuocere»]. – 1. Che non nuoce, che non fa male, o che non è in grado di far male: una pianta i., [...] arma ormai i., fuori uso; animali selvatici ma innocui. Riferito all’uomo o ad azioni umane: un demente i.; minacce i., non seguite spesso uso spreg., o comunque limitativo: lascialo gridare, è un uomo i.; un essere, un individuo i., inetto, dappoco; ...
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vetrinismo
s. m. (iron.) Esibizione, esposizione davanti a tutti, come in una vetrina. ◆ Per quel che ci riguarda, seguiremo l’evoluzione del ragazzo [Valentino Rossi] in uomo più di quanto abbiamo seguito [...] – potremmo cavarcela dicendo così – che il campione c’è già. Ma in realtà ci interessa soprattutto la reazione del bipede uomo rispetto al nuovo vetrinismo sportivo. (Gian Paolo Ormezzano, Stampa, 12 ottobre 1999, p. 34, Sport) • Il sito è sul piano ...
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osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto [...] la pelle s’informava); con lo stesso senso, ma spreg., essere un sacco d’ossa. b. Essere di carne e ossa, essere un uomo, avere natura umana (non essere cioè un puro spirito), ed essere perciò soggetto a tutti i bisogni, i difetti, le fragilità umane ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] ); missionario mandato in Africa a predicare il Vangelo; uomo mandato da Dio, dalla Provvidenza, di chi compie di maledizioni. Con accezione partic., inviare, elevare, detto dell’uomo che rivolge alla divinità una preghiera o un’invocazione: Elettra ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non [...] una regola o a un concetto immanente o trascendente il singolo; come utilità, in rapporto cioè alla conservazione o alla felicità dell’uomo. Sono dette v. di ragione quelle il cui contrario è necessariamente falso; v. di fatto quelle non necessarie e ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] fargli tutto ciò che vuoi, ma su questo punto non vuole esser toccato; guai a toccarle i figlioli!; è una perla d’uomo, ma non bisogna toccarlo nei suoi interessi (o nei suoi principî, nelle sue convinzioni, ecc.); t. nel vivo, o sul vivo, provocare ...
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vipera
vìpera s. f. [lat. vīpĕra, prob. da *vivipĕra = vivipăra (per la -ĕ- al posto di -ă-, cfr. puerpera) «che partorisce i nati vivi», secondo una credenza accolta anche da Plinio]. – 1. a. Genere [...] veleno, contenuto nelle ghiandole velenigene, è utilizzato per uccidere le prede: ha azione emotossica e può essere letale anche per l’uomo. La specie più diffusa in Italia è la v. comune (lat. scient. Vipera aspis), lunga 50-60 cm, dalla testa larga ...
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cibrido
s. m. Organismo ibrido cellulare transmitocondriale, nel quale il nucleo di una cellula umana viene inserito nell’ovocita animale svuotato quasi completamente del suo patrimonio genetico. ◆ «Non [...] nucleo di Dna umano, ma contengono, nel citoplasma, materiale genetico (cioè i mitocondri) che deriva sia dall’animale sia dall’uomo». (Adriana Bazzi, Corriere della sera, 6 settembre 2007, p. 8, In primo piano) • Ci viene proposto che queste cellule ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...