nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] tra poco ci saranno i pomodori n.; assaggiare un bicchiere di vino n.; una bottiglia di olio nuovo. c. Riferito agli animali e all’uomo (ma solo in pochi casi o in usi ant.), nato da poco: la n. covata, i n. pulcini; Novo augelletto due o tre [colpi ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo [...] (v. anche fegatello, n. 1; fegatino). Per l’olio di f. di merluzzo, v. merluzzo, n. 1. 3. fig. Coraggio, temerità, ardimento: è un uomo di f., che ha del f.; non gli manca il f.; ebbe il f. di prendere a ceffoni lo scippatore. Riferito alla persona ...
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bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: [...] Fatti non foste a viver come bruti (Dante); uomini ridotti a fare una vita da bruti. Per estens., uomo che compie azioni indegne della natura umana, con particolare riferimento ad atti di violenza carnale compiuti con efferatezza bestiale; con sign ...
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vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. [...] v.; arrivare v. al matrimonio; si è sposata (o sposato) che era ancora v.; le vestali dovevano restare v.; donna v.; uomo v.; san Luigi Gonzaga visse e morì vergine. Per estens., riferito ad animali: una puledra, una gattina ancora v.; Vergine cuccia ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] di azione sia di pensiero e di espressione, o anche soltanto come modo incontrollato di sfogare i proprî moti istintivi e passionali: un uomo rozzo e volgare, noto per la sua v., per la v. del suo carattere o temperamento; era incapace di dominare (o ...
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lento
lènto agg. [lat. lĕntus «tenace, flessibile, lento»]. – 1. a. Non veloce, non sollecito, detto di persona o d’animale, e riferito agli atti del corpo o dello spirito: uomo l., che in ciò che fa [...] cantico tedesco lento lento Per l’aer sacro a Dio mosse le penne (Giusti). b. poet. Inerte, inoperoso: Né creder può che l’uomo a fère imprese Avvezzo sempre or lento in ozio stia (T. Tasso). c. Con sign. più particolari: morte l., non rapida, in cui ...
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innocuo
innòcuo (ant. inòcuo) agg. [dal lat. innocuus, comp. di in-2 e nocuus «nocivo», der. di nocēre «nuocere»]. – 1. Che non nuoce, che non fa male, o che non è in grado di far male: una pianta i., [...] arma ormai i., fuori uso; animali selvatici ma innocui. Riferito all’uomo o ad azioni umane: un demente i.; minacce i., non seguite spesso uso spreg., o comunque limitativo: lascialo gridare, è un uomo i.; un essere, un individuo i., inetto, dappoco; ...
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vetrinismo
s. m. (iron.) Esibizione, esposizione davanti a tutti, come in una vetrina. ◆ Per quel che ci riguarda, seguiremo l’evoluzione del ragazzo [Valentino Rossi] in uomo più di quanto abbiamo seguito [...] – potremmo cavarcela dicendo così – che il campione c’è già. Ma in realtà ci interessa soprattutto la reazione del bipede uomo rispetto al nuovo vetrinismo sportivo. (Gian Paolo Ormezzano, Stampa, 12 ottobre 1999, p. 34, Sport) • Il sito è sul piano ...
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osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto [...] la pelle s’informava); con lo stesso senso, ma spreg., essere un sacco d’ossa. b. Essere di carne e ossa, essere un uomo, avere natura umana (non essere cioè un puro spirito), ed essere perciò soggetto a tutti i bisogni, i difetti, le fragilità umane ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] ); missionario mandato in Africa a predicare il Vangelo; uomo mandato da Dio, dalla Provvidenza, di chi compie di maledizioni. Con accezione partic., inviare, elevare, detto dell’uomo che rivolge alla divinità una preghiera o un’invocazione: Elettra ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...