nunazione
nunazióne s. f. [der. dell’arabo nūn, nome della lettera n]. – In linguistica, fenomeno proprio della lingua araba (in cui si chiama tanwīn), consistente nell’aggiunta di un elemento nasale [...] (n) alla fine di un sostantivo per dare a questo un significato di indeterminazione: per es., ràgiul «uomo», ràgiulun «un uomo». ...
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mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] o caro il mio ...), per lo più ironico o freddamente confidenziale: ci vuol altro, caro mio, per riuscire; caro il mio uomo, queste sono faccende che riguardano me; tale valore può avere anche, ma non necessariamente, mio caro. 2. Ha uso sostantivato ...
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quadrare
v. tr. e intr. [lat. quadrare (che aveva anche gli usi estens. e fig.), der. di quadrus «quadrato1»]. – 1. tr. a. non com. Rendere quadrato, ridurre in forma quadrata: q. un foglio. In usi fig., [...] le forme composte sono rare) a. Corrispondere, tornare, oppure adattarsi, esattamente: le parti e membri di un uomo non possono q. e convenire ad un altr’uomo (G. Bruno); far q. il bilancio, fare in modo che le uscite non siano superiori alle entrate ...
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cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, [...] fig. a. In quanto sede delle facoltà intellettive e razionali, entra in molte locuz. con il sign. di intelletto, ragione, giudizio, discernimento: un uomo di c. o di gran c., di c. fino; un ragazzaccio di poco c.; non avere c.; fare le cose con c. (o ...
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papasso
s. m. [dal gr. biz. παπάς o παππᾶς (gr. class. πάπ(π)ας «padre»: v. papa1), da cui deriva pure il turco papaz «prete cristiano o musulmano» usato anche nella lingua franca, donde il sign. ital. [...] più antico]. – Nome usato talvolta per indicare i preti della Chiesa greco-ortodossa: il padre lo aveva affidato, ormai quasi uomo, alla sorveglianza di un ‘papasso’ di Atene (Pea); in usi fig.: sembrare un p., di persona dall’aria grave, autorevole; ...
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cervice
s. f. [dal lat. cervix -icis]. – 1. letter. Parte posteriore del collo, sia dell’uomo sia degli animali; nuca, collottola: impedito dal sasso Che la c. mia superba doma (Dante); fig., poet.: [...] si vedono imposte su le c. dell’Alpi altre Alpi di neve (Foscolo). Locuzioni fig.: piegare la c., sottomettersi, rassegnarsi; uomo di dura c., ostinato, caparbio, che non si piega. 2. In anatomia, il collo dell’utero, meno com. il collo vescicale. ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] tra poco ci saranno i pomodori n.; assaggiare un bicchiere di vino n.; una bottiglia di olio nuovo. c. Riferito agli animali e all’uomo (ma solo in pochi casi o in usi ant.), nato da poco: la n. covata, i n. pulcini; Novo augelletto due o tre [colpi ...
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fegato
fégato s. m. [lat. ficātum, in origine termine di cucina, propr. iecur ficatum, calco del gr. ἧπαρ συκωτόν «fegato (d’animale) ingrassato coi fichi»; il passaggio da ficātum piano a fégato sdrucciolo [...] (v. anche fegatello, n. 1; fegatino). Per l’olio di f. di merluzzo, v. merluzzo, n. 1. 3. fig. Coraggio, temerità, ardimento: è un uomo di f., che ha del f.; non gli manca il f.; ebbe il f. di prendere a ceffoni lo scippatore. Riferito alla persona ...
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bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: [...] Fatti non foste a viver come bruti (Dante); uomini ridotti a fare una vita da bruti. Per estens., uomo che compie azioni indegne della natura umana, con particolare riferimento ad atti di violenza carnale compiuti con efferatezza bestiale; con sign ...
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vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. [...] v.; arrivare v. al matrimonio; si è sposata (o sposato) che era ancora v.; le vestali dovevano restare v.; donna v.; uomo v.; san Luigi Gonzaga visse e morì vergine. Per estens., riferito ad animali: una puledra, una gattina ancora v.; Vergine cuccia ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...