pastricciano
(o pasticciano) s. m. [alteraz. del lat. tardo pastinacium (v. pastinaccio)]. – 1. Nome tosc. di varie piante e particolarmente della pastinaca e della carota. 2. fig., ant. Pacioccone, [...] uomo quieto e bonario (in questo sign., per accostamento a pasta, pasticcio; cfr. la locuz. una buona pasta d’uomo). ...
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strambo
agg. [lat. pop. strambus, alteraz. di strabus, che è dal gr. στραβός «strabico, storto»]. – 1. non com. Storto, contorto: ha le gambe s.; camminava tutto s.; occhi s., strabici. 2. Corda s., [...] che persona s.!; pare un po’ s., ma per essser buono, è buono (Pirandello); analogam.: avere un cervello s.; un uomo dal carattere piuttosto strambo. Per estens., di ciò che rivela stramberia: il suo comportamento è alquanto s.; faceva dei discorsi ...
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grido
s. m. [der. di gridare] (pl. le grida, dell’uomo; i gridi, degli animali, o anche dell’uomo, se isolati o comunque non considerati nel loro complesso). – 1. a. Voce (suono inarticolato, parola, [...] esclamazione e sim.) emessa con forza, gridando: fare, dare, mandare, cacciare un g.; si sentì un g. nella notte; un g. forte; un g. acuto, prolungato, tremolante ... attraversò la notte come un razzo ...
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avvilire
v. tr. [der. di vile] (io avvilisco, tu avvilisci, ecc.). – 1. Rendere vile, spregevole, abbassare moralmente: non c’è cosa che più avvilisca l’uomo quanto la bugia (Settembrini); nessuna arte [...] d’animo, scoraggiarsi: si avvilì molto per quella bocciatura agli esami; l’avvilirsi nelle sciagure non è da uomo né da cristiano (Pellico). 3. ant. Deprezzare una merce, abbassarne il prezzo (cfr. svilire, rinvilire). ◆ Part. pres. avvilènte ...
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santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con [...] caratteri della Chiesa in quanto veicolo di salvezza e corpo mistico di Cristo; è inoltre la partecipazione misteriosa dell’uomo giustificato alla santità di Dio per effetto della grazia santificante, dono quindi di Dio che comporta dedizione totale ...
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caldo-killer
(caldo killer), loc. s.le m. Caldo asfissiante, che può risultare letale. ◆ i giornali sono pieni di titoli sul caldo killer, sul buco nell’ozono, sulle città a rischio. La gente è convinta [...] in più in due mesi rispetto al 2002. (Arena, 20 agosto 2003, p. 1, Prima pagina) • Caldo killer, altre due vittime e un uomo in fin di vita. Stroncati in casa un’anziana e un 56enne in cura per problemi alle vie respiratorie. Arresto cardiaco per un ...
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questo
quésto agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭste, accus. eccu(m) ĭstum]. – Indica cosa o persona vicina nello spazio o nel tempo a chi parla, o considerata comunque come tale nel discorso (contrapp. [...] : queste parole lo turbarono assai; questo don Rinaldo era un prete molto pio; ti dò questo avvertimento: non frequentare più quell’uomo; o a periodo di tempo vicino, per lo più nel futuro: verrò uno di questi giorni, tra pochi giorni; verremo questo ...
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generazione
generazióne s. f. [dal lat. generatio -onis]. – 1. L’atto del generare, il processo per cui esseri viventi producono esseri viventi della stessa specie, e il risultato di tale processo: la [...] letteraria usate per indicare quelle generazioni che, sorprese da una guerra o da altro grave evento proprio nell’età in cui l’uomo normalmente si matura ed è più produttivo di opere e di lavoro, sono state così private dei loro anni migliori. G. x ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] universali (l’altro è la specie); g. prossimo, quello suddiviso in specie («animale» è genere prossimo della specie «uomo»); g. remoto, quello che, per la sua estensione, include generi di minore estensione («vivente» è genere remoto della specie ...
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robot
robòt (o ròbot) s. m. [nel sign. 1, der., attrav. il fr. robot, dal cèco Robot 〈ròbot〉, nome proprio, der. a sua volta di robota «lavoro», con cui lo scrittore cèco Karel Čapek denominava gli automi [...] , grattugiare, ecc.). In espressioni fig., per sottolineare la necessità e il diritto di un lavoratore di essere trattato come uomo, con i suoi limiti di affaticamento e resistenza, e non come una macchina: un padrone insensibile che fa lavorare i ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...