medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] com. il medioevo (v.) o Medioevo; note m., in musica, fra quelle basse e quelle acute; ceto m. (v. ceto1, n. 2); un uomo di m. forza; procedere a m. velocità o a velocità m.; crediti, programmi a m. termine (contrapp. a lungo e a breve termine), v ...
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strada
s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sostantivato di stratus, part. pass. di sternĕre «stendere, selciare»; propr. «(via) massicciata»]. – 1. a. Striscia di terreno più o meno lunga [...] diritto, codice della s., il complesso delle norme che regolano la circolazione su strada. c. Con vario valore simbolico: l’uomo della s., il cittadino medio (v. uomo, nel sign. 3 a); è tutto il giorno per la s., o per le s., di persona che ama poco ...
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sandwich
〈sä′nu̯iǧ〉 o 〈sä′nu̯ič〉 s. ingl. [dal nome dell’uomo politico ingl. J. Montagu conte di Sandwich (1718-1792), che una volta passò ventiquattro ore al tavolo da gioco nutrendosi di panini imbottiti] [...] in possesso di palla, stringendolo ai fianchi fino a impedirgli il proseguimento dell’azione. 3. In funzione appositiva: a. Uomo-sandwich (pl. uomini-sandwich), persona che ha il compito di andare in giro per le strade portando addosso un doppio ...
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mediocre
mediòcre agg. [dal lat. mediocris, der. di medius «medio»]. – 1. a. In origine, sinon. di medio, riferito a cosa che per grandezza, quantità o qualità è nel mezzo fra i due estremi: fu il nostro [...] al sign. di «poco, piccolo, scarso, basso» e sim.: un uomo di forza m.; famiglia provvista di m. fortuna; gente di m. condizione quello più comune: è mediocremente istruito; un uomo mediocremente dotato; stare mediocremente, in discrete condizioni ...
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conseguente
conseguènte (ant. consequènte) agg. [part. pres. di conseguire]. – 1. a. Che segue a qualche cosa o ne deriva: i danni c. alla guerra; deviazioni c. a un’educazione sbagliata. b. Che segue [...] c., sofisma che si basa sulla pretesa di dedurre dal conseguente l’antecedente (per es.: «se Giovanni è uomo, è animale; ma è animale, perciò è uomo»). d. In matematica, in una proporzione a : b = c : d, si chiamano conseguenti, come s. m., i termini ...
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arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; [...] 3. a. In molte frasi e locuz., spec. al plur., è simbolo del combattimento, degli esercizî militari, o anche del duello, della scherma: uomo d’arme (plur.) o d’armi, dedito alla guerra, esperto nel combattere: io fui uom d’arme, e poi fui cordigliero ...
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leggero
leggèro (o leggièro; ant. leggière o leggère, e leggièri o leggèri) agg. [dal fr. ant. legier, che è il lat. *leviarius, der. di lĕvis «lieve»]. – 1. Che pesa relativamente poco, che fa sentir [...] dai sensi: un l. rumore, un leggerissimo scalpiccìo; l. pressione del dito, della mano, del piede. d. ant. e raro. Modesto, umile: uomo di condizione assai leggiere (Boccaccio). 4. a. Che è poco carico, che ha sopra di sé poco peso; detto spec. di ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] , spargimento di s., cruento, incruento; delitto, reato, crimine di s.; nella cronaca giornalistica, un grave fatto di s., un delitto; uomo di s., sanguinario, portato alla violenza: io ’l vidi omo di s. e di crucci (Dante); avere le mani lorde di s ...
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avveduto
agg. [part. pass. di avvedersi]. – Accorto, giudizioso, e anche furbo, scaltro: uomo a.; andare a., operare con cautela. Con senso più prossimo al verbo, fare a. qualcuno, avvertirlo, richiamare [...] (anche involontariamente) la sua attenzione su qualche cosa, metterlo in guardia. ◆ Avv. avvedutaménte, con cautela e prudenza; in modo accorto: è un uomo che tratta avvedutamente i suoi affari. ...
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muscolo
mùscolo s. m. [dal lat. muscŭlus, dim. di mus «topo» (cfr. il gr. μῦς che vuol dire insieme «topo» e «muscolo»), perché certi movimenti muscolari ricordano il rapido guizzare dei topi]. – 1. [...] tendere, contrarre i m.; mi fanno male tutti i m. del polpaccio; e per indicarne la forza, con valore iperb.: muscoli di ferro, d’acciaio; un uomo tutto muscoli, forte e asciutto. b. Sempre al plur., in usi fig., come simbolo della forza fisica dell ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...