conseguente
conseguènte (ant. consequènte) agg. [part. pres. di conseguire]. – 1. a. Che segue a qualche cosa o ne deriva: i danni c. alla guerra; deviazioni c. a un’educazione sbagliata. b. Che segue [...] c., sofisma che si basa sulla pretesa di dedurre dal conseguente l’antecedente (per es.: «se Giovanni è uomo, è animale; ma è animale, perciò è uomo»). d. In matematica, in una proporzione a : b = c : d, si chiamano conseguenti, come s. m., i termini ...
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arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; [...] 3. a. In molte frasi e locuz., spec. al plur., è simbolo del combattimento, degli esercizî militari, o anche del duello, della scherma: uomo d’arme (plur.) o d’armi, dedito alla guerra, esperto nel combattere: io fui uom d’arme, e poi fui cordigliero ...
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leggero
leggèro (o leggièro; ant. leggière o leggère, e leggièri o leggèri) agg. [dal fr. ant. legier, che è il lat. *leviarius, der. di lĕvis «lieve»]. – 1. Che pesa relativamente poco, che fa sentir [...] dai sensi: un l. rumore, un leggerissimo scalpiccìo; l. pressione del dito, della mano, del piede. d. ant. e raro. Modesto, umile: uomo di condizione assai leggiere (Boccaccio). 4. a. Che è poco carico, che ha sopra di sé poco peso; detto spec. di ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] , spargimento di s., cruento, incruento; delitto, reato, crimine di s.; nella cronaca giornalistica, un grave fatto di s., un delitto; uomo di s., sanguinario, portato alla violenza: io ’l vidi omo di s. e di crucci (Dante); avere le mani lorde di s ...
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avveduto
agg. [part. pass. di avvedersi]. – Accorto, giudizioso, e anche furbo, scaltro: uomo a.; andare a., operare con cautela. Con senso più prossimo al verbo, fare a. qualcuno, avvertirlo, richiamare [...] (anche involontariamente) la sua attenzione su qualche cosa, metterlo in guardia. ◆ Avv. avvedutaménte, con cautela e prudenza; in modo accorto: è un uomo che tratta avvedutamente i suoi affari. ...
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muscolo
mùscolo s. m. [dal lat. muscŭlus, dim. di mus «topo» (cfr. il gr. μῦς che vuol dire insieme «topo» e «muscolo»), perché certi movimenti muscolari ricordano il rapido guizzare dei topi]. – 1. [...] tendere, contrarre i m.; mi fanno male tutti i m. del polpaccio; e per indicarne la forza, con valore iperb.: muscoli di ferro, d’acciaio; un uomo tutto muscoli, forte e asciutto. b. Sempre al plur., in usi fig., come simbolo della forza fisica dell ...
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nubile
nùbile agg. [dal lat. nubĭlis «(in età) da marito», der. di nubĕre «maritarsi»]. – Di donna, che non s’è sposata (è il corrispondente di celibe, riferito all’uomo): essere, restare n.; ha due [...] ), che è in età da marito; ant., in età n., in età adatta a contrarre matrimonio, riferito sia a donna sia a uomo: comandò che chi al tempo n. non prendeva moglie non potesse veder gli spettacoli e giuochi de la città (Bandello); lasciando una sola ...
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equo processo
loc. s.le m. Riforma del sistema processuale giudiziario, al fine di renderlo più adeguato ai principi costituzionali. ◆ L’accordo che maggioranza e opposizione, o almeno larga parte di [...] e indipendente». (Sole 24 Ore, 21 marzo 2000, p. 25, Norme e Tributi) • Da tempo la Corte Europea dei diritti dell’uomo, a Strasburgo, ci condanna per serie violazioni dei diritti umani. Spesso di tratta di infrazioni del principio dell’equo processo ...
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punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia [...] ) di p., persona sulla quale si fa affidamento, alla quale vengono dati incarichi di responsabilità e prestigio in varî settori: è l’uomo di p. del suo partito; nel gioco del calcio sono detti generalm. uomini di p. (o assol. punte) i tre avanti che ...
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eterocentrato
agg. Centrato su come la propria immagine appare agli occhi degli altri. ◆ i nostri disturbi alimentari sono causati, secondo [René] Girard: «Dal desiderio mimetico che punta alla magrezza [...] si osservano reciprocamente il punto-vita. (Umberto Galimberti, Repubblica, 27 luglio 1999, p. 34, Cultura) • A immaginarselo, l’uomo estivo 2006 non è proprio niente male: attento al politicamente corretto ma senza il grigiore e la prevedibilità che ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...