parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] fig. di qualità di una persona, in frasi come avere molte buone p.; non gli manca nessuna di quelle p. che si desiderano in un uomo dabbene, e sim. c. Direzione, cioè verso, senso di un moto: da che p. sei diretto?; l’ho visto venire da quella p.; il ...
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rispettare
v. tr. [lat. respectare, propr. «guardare indietro», intensivo di respicĕre, part. pass. respectus] (io rispètto, ecc.). – 1. Manifestare nelle parole e negli atti il proprio sentimento di [...] . 2. a. Riconoscere i diritti, il decoro, la dignità altrui, astenendosi quindi da ogni parola o azione che possa offenderli: ogni uomo ha il diritto di essere rispettato; chi non rispetta non è rispettato; r. i vecchi, i deboli, gli inermi, i vinti ...
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maturita
maturità s. f. [dal lat. maturĭtas -atis, der. di maturus «maturo»]. – In generale, condizione di ciò che è maturo. In partic.: 1. In botanica, la condizione delle spore, dei semi, e di altri [...] uso com., spec. riferito a frutti o semi eduli o comunque utili all’uomo: quando il grano, il riso, l’uva giunge a m., a di completo sviluppo dell’apparato riproduttivo degli animali o dell’uomo; anche, l’intero periodo in cui questa condizione si ...
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pezzo
pèzzo s. m. [der. (o, più propriam., variante masch.) di pezza]. – 1. a. Quantità, più o meno piccola, di un determinato materiale, quando si presenti nella sua unità e compattezza: un p. di legno, [...] , simile alla cassata. Con riferimento a persona, in determinate espressioni, ne qualifica l’aspetto, o l’importanza: un p. d’uomo, un uomo grande e grosso; un bel p. di ragazza, di giovanotto, ben fatti, robusti; un p. grosso, una persona influente ...
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pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto [...] la locuz. p. onestà o p. decenza (più spesso nella forma latina publica honestas), impedimento matrimoniale sussistente tra l’uomo e le consanguinee in linea retta (fino al secondo grado) della donna con la quale abbia contratto matrimonio invalido o ...
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secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», [...] culturale che ha già un s. di vita; un regno durato oltre quattro secoli; nel 2069 si compirà il primo s. dallo sbarco dell’uomo sulla Luna. Spesso con valore enfatico o iperb.: è un s. che ti aspetto; ci mette sempre un s. a prepararsi; sarà un s ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di [...] al legname da ardere); ferri da l., quelli occorrenti ai varî mestieri; bestie da l., che sono d’aiuto all’opera dell’uomo nei campi (in contrapp. alle bestie da ingrasso, da riproduzione, da latte); fig., essere una bestia o un animale, e più spesso ...
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genderfluido
agg. Detto di persona che rifiuta di riconoscersi in un'identità sessuale definita e definitiva; genderfluid (v.). ♦ Ecco come ha formulato la questione una persona realmente genderfluida, [...] mi è stato assegnato il sesso femminile… Cosa significa? Per me, significa che a volte sono una donna, a volte sono un uomo, e a volte sono androgina. Con questo non intendo che a volte mi sento mascolina. In quei momenti io, interiormente, sono un ...
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legame
(ant. ligame) s. m. [dal lat. ligamen, der. di ligare «legare»]. – 1. In senso concr., non com., qualsiasi cosa con cui si lega o che tiene legato: sciogliersi, liberare dai legami. In meccanica, [...] e donna per lo più non sposati (e assol., in questa accezione: avere un l. con un uomo, con una donna; troncare un lungo legame). Più genericam., qualsiasi rapporto d’obbligo che limita la libertà d’agire e disporre di sé: avere troppi legami. b. Con ...
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macaco
(meno com. macacco) s. m. [dal port. macaco, adattam. di una voce indigena africana] (pl. -chi). – 1. a. In zoologia, genere di cercopitecidi (lat. scient. Macaca) che comprende diverse specie [...] , del padiglione auricolare, che si presenta appiattito nella sua parte superiore (come si osserva appunto nei macachi). 3. fig. Uomo goffamente brutto e sciocco. Spesso scherz., in tono bonariamente offensivo: brutto m.!; guarda un po’ che cosa m’ha ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...