morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] m.; col freddo, le mosche muoiono; il gelo ha fatto m. quasi tutti i fiori. a. Nell’uso com., si riferisce soprattutto all’uomo. In senso generico: essere vicino o prossimo o presso a m.; essere o star per m.; non vuole m., pop., di persona molto ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] entro un tempo variabile, dall’inizio della sintomatologia clinica, da pochi secondi (m. istantanea) ad alcune ore. Ancora con riferimento all’uomo: temere la m.; desiderare, invocare la m.; il giorno, l’ora, il momento della m.; Non è ver che sia la ...
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caverna
cavèrna s. f. [lat. cavĕrna, der. di cavus «cavo, incavato»]. – 1. a. Cavità a sviluppo prevalentemente orizzontale sotto le pendici di un rilievo. In geografia fisica, ogni concamerazione esistente [...] da scarso sviluppo in lunghezza in rapporto all’ampiezza (nel caso contrario si parla di grotta). Uomo delle c., uomo preistorico e, fig., uomo rozzo, maleducato, poco socievole. b. estens. Qualsiasi grande cavità; anche scherz.: ha una bocca che ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] no ’l più star crucciasse Lui che di poco star m’aveva ’mmonito, Torna’mi in dietro de l’anime lasse (Dante); l’uomo né per star né per fuggire, Al suo fisso destin può contradire (Ariosto); nell’infinito sostantivato: Qual negligenza, quale stare è ...
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ut sic
(lat. «come così»). – Espressione usata nel linguaggio della filosofia scolastica nel senso di «come tale, in quanto tale», per designare cioè che la cosa di cui si parla è considerata nella sua [...] natura generica e universale e non nei suoi eventuali caratteri d’individualità (così «l’uomo ut sic» è «l’uomo in quanto tale», in quanto «uomo» e non in quanto Caio o Sempronio). ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] l’opposto della pittura a velature nella quale il colore è applicato in strati magrissimi e trasparenti. 2. a. La struttura fisica dell’uomo e degli animali: il c. umano, il c. animale; avere cura del c.; pensare alla salute del c.; avere dei brividi ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] diritto: (avere) d. alla retribuzione, alle ferie, al risarcimento di un danno, al lavoro. In un senso ampio, i d. dell’uomo (espressione che ricalca l’ingl. rights of man, da cui anche il fr. droits de l’homme), i diritti fondamentali (libertà di ...
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faccia
fàccia s. f. [lat. facies «forma, aspetto, faccia», affine a facĕre «fare»] (pl. -ce). – 1. a. Parte della testa dell’uomo, situata inferiormente alla parte anteriore del cranio, costituita da [...] ’ingiustizia, di dire di no; di salvarci l’anima o, se questo è pretendere troppo, di non perdere la f.? (Claudio Magris); uomo a due f., finto, doppio. d. Locuzioni: a f., in f., sulla f., davanti: dire le cose in f., francamente, apertamente, non ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; [...] , detta anche cesura pentemimera o semiquinaria (v. cesura); hemiepes m. (v. hemiepes). ◆ Avv. maschilménte, da maschio, da uomo; poco com., al modo maschile, secondo l’uso o la moda maschile: muoversi, camminare, comportarsi maschilmente; vestire ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] che seguì in Roma in tanto processo di tempo (Machiavelli); spec. con riguardo agli effetti che il passare degli anni produce: e l’uomo e le sue tombe E l’estreme sembianze e le reliquie Della terra e del ciel traveste il t. (Foscolo); il t. risana ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...