opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] fine; è parola di sign. ampio, come azione, lavoro, di cui è spesso sinon., ma con valore anche più generico: l’o. dell’uomo; l’o. creatrice di Dio; non basterebbe l’o. di cento operai; ci vorrebbe l’o. d’un chirurgo, d’un meccanico; bisogna lasciare ...
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soprannaturale
(meno com. sovrannaturale) agg. [comp. di sopra- (o sovra-) e naturale]. – Nel linguaggio com., che supera il corso ordinario della natura (sinon. in questo caso di preternaturale); o [...] . Con valore più partic., divino, celeste (in contrapp. a umano, terreno): ordine s.; aiuto, intervento s.; il fine dell’uomo è la felicità s. (Segneri). Sostantivato con valore neutro, il s., tutto ciò che sta al disopra della natura, manifestandosi ...
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calzone
calzóne s. m. [propr., accr. di calza]. – 1. Al plur. (al sing., solo in usi region.), indumento (detto anche pantaloni) originariamente maschile ma indossato anche dalle donne, che copre la [...] portare, indossare, mettersi i c., di donna che parla o si comporta da uomo, spec. in quanto s’impone all’uomo o assume, in casa, le funzioni direttive tradizionalmente attribuite all’uomo: in casa sua, chi porta i c. è sua moglie; pop., farsela nei ...
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prossimo
pròssimo agg. e s. m. [dal lat. proxĭmus, superl. di prope «vicino»]. – 1. Molto vicino (nello spazio), che si trova a brevissima distanza: l’albergo è p. alla stazione; siamo p. alla meta; [...] è p. alla scadenza; e con sogg. di persona: il malato è ormai p. alla guarigione; siamo p. alla fine del lavoro; un uomo p. alla sessantina. b. Assol., di tempo che sta per giungere o di fatto vicino a accadere, a verificarsi: l’estate è ormai p ...
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opposizione
oppoṡizióne s. f. [dal lat. oppositio -onis, der. di opponĕre «opporre», part. pass. opposĭtus]. – 1. a. non com. L’atto di opporre: l’o. di fronte all’avanzata nemica, di un argine alla [...] rappresentati in parlamento. 2. In senso più concr., movimento di o., in fisiologia, il movimento caratteristico del pollice dell’uomo, che è alla base della prensione: consiste nello spostamento in avanti e in dentro del primo metacarpale e nella ...
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provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre [...] l’accusa non è provata; quello che dici non è affatto provato; sperimentato, quindi valido o sicuro: un metodo provato; uomo di provata lealtà; Mal si conosce non provato amico (Bembo); stanco, affaticato, prostrato nel fisico e nel morale: alla fine ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] m.; col freddo, le mosche muoiono; il gelo ha fatto m. quasi tutti i fiori. a. Nell’uso com., si riferisce soprattutto all’uomo. In senso generico: essere vicino o prossimo o presso a m.; essere o star per m.; non vuole m., pop., di persona molto ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] entro un tempo variabile, dall’inizio della sintomatologia clinica, da pochi secondi (m. istantanea) ad alcune ore. Ancora con riferimento all’uomo: temere la m.; desiderare, invocare la m.; il giorno, l’ora, il momento della m.; Non è ver che sia la ...
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caverna
cavèrna s. f. [lat. cavĕrna, der. di cavus «cavo, incavato»]. – 1. a. Cavità a sviluppo prevalentemente orizzontale sotto le pendici di un rilievo. In geografia fisica, ogni concamerazione esistente [...] da scarso sviluppo in lunghezza in rapporto all’ampiezza (nel caso contrario si parla di grotta). Uomo delle c., uomo preistorico e, fig., uomo rozzo, maleducato, poco socievole. b. estens. Qualsiasi grande cavità; anche scherz.: ha una bocca che ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] no ’l più star crucciasse Lui che di poco star m’aveva ’mmonito, Torna’mi in dietro de l’anime lasse (Dante); l’uomo né per star né per fuggire, Al suo fisso destin può contradire (Ariosto); nell’infinito sostantivato: Qual negligenza, quale stare è ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...