selvatico
selvàtico (tosc. e region. salvàtico) agg. [lat. silvatĭcus (lat. volg. salvatĭcus), der. di silva «selva»] (pl. m. -ci, ant. o dial. -chi). – 1. a. Di pianta, che nasce spontaneamente e cresce [...] socievole, scontroso: una ragazzetta ancora un po’ s.; è un uomo burbero e s., ma non cattivo; non essere così s.!; Con sign. più vicino a ritroso (spec. di donna nei riguardi dell’uomo che l’ama): tanto cruda e dura e salvatica gli si mostrava la ...
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filaria3
filària3 s. f. [lat. scient. Filaria, nome di genere, der. del lat. filum «filo», per la forma]. – 1. Nome di diversi vermi nematodi della famiglia filaridi, molto sottili, di dimensioni varie [...] F. di Medina: verme nematode della famiglia dracunculidi, patogeno per l’uomo, detto anche verme di Guinea o serpente di fuoco (lat. fino a 1 m; vive nel connettivo sottocutaneo dell’uomo, spec. degli arti inferiori, provocando una malattia nota con ...
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bocca
bócca s. f. [lat. bŭcca «guancia, gota», poi «bocca»]. – 1. Cavità rivestita di mucosa, che nell’uomo e negli animali costituisce la parte iniziale del canale alimentare e, nei vertebrati, anche [...] azione del morso. Proverbî: a caval donato non si guarda in b., non è bene criticare ciò che si riceve in regalo; finché l’uomo ha dente in b. non sa mai quel che gli tocca, tutto può accadere finché si è in vita. Talora, nel linguaggio comune, bocca ...
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mantenere
mantenére v. tr. [lat. manu tenere «tenere con la mano»] (coniug. come tenere). – 1. a. Tenere una cosa in modo che duri a lungo, rimanga in essere e in efficienza; è quindi spesso sinon. di [...] m.; m. un orfanello; m. una donna, provvedere alle sue necessità finanziarie (cfr. anche mantenuta); più com., farsi mantenere (di uomo: si fa m. dalle donne, dalla moglie). Rifl.: non ha di che mantenersi, non ha i mezzi necessarî o sufficienti per ...
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omuncolo
omùncolo s. m. [dal lat. homuncŭlus, dim. di homo «uomo»]. – 1. Piccolo uomo, omiciattolo (in senso spreg. e di commiserazione). 2. Nome dato dagli alchimisti a un essere fittizio, dotato di [...] individuo che sarebbe già presente nell’uovo o nello spermatozoo ancor prima della fecondazione. 4. In neurofisiologia, o. motore, la rappresentazione schematica sulla corteccia cerebrale delle localizzazioni delle diverse attività motorie dell’uomo. ...
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manufatto
(ant. manofatto, manifatto) agg. e s. m. [dal lat. manu factus «fatto a mano»]. – 1. agg. Che è opera della mano dell’uomo, che ha subìto cioè una lavorazione o elaborazione da parte dell’uomo, [...] ; nelle costruzioni rurali le concimaie, i porticati e le tettoie per il ricovero di animali e attrezzi, i pozzi d’acqua, ecc. c. In archeologia e paletnologia, oggetto fatto dall’uomo, o da lui foggiato anche accidentalmente, con l’uso continuato. ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] che appartenga a una sola specie, ma d’altra parte a tutti gli individui che ne fanno parte (per es., un proprio per l’uomo è la facoltà di ridere). 5. non com. Per influsso del fr. propre, pulito, ordinato, decoroso: un vestito p.; una casa propria ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] la capacità di distinguere ciò che è bene da ciò che è male, ritenuta presente in misura maggiore o minore in ogni uomo, innata oppure acquisita con l’educazione e l’esperienza (per altro sign. dell’espressione, v. più avanti, al n. 1 e); coscienza ...
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labbro
(ant. e poet. labro) s. m. [lat. labrum, per lo più al plur.] (pl. le labbra, femm., nel sign. anatomico; labbri, masch., nei sign. analogici). – 1. a. Ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose, [...] mobili, che nell’uomo e negli altri mammiferi costituiscono la parete anteriore della bocca ricoprendo le due arcate delle bevande e, nell’uomo, l’articolazione dei suoni del linguaggio. Con partic. riferimento all’uomo: labbra sottili, grosse, ...
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urlo
s. m. [der. di urlare] (pl. gli urli, degli animali o anche dell’uomo, se isolati o comunque non considerati nel loro complesso; le urla, solo dell’uomo). – Grido acuto e prolungato: l’u. del lupo, [...] del cane, dello sciacallo; urli di belva ferita; mandare, emettere, dare, fare un u.; con partic. riferimento all’uomo: un u. di gioia, di entusiasmo, di dolore, di spavento; cacciare, gettare un u. (soprattutto di spavento); urla di protesta; al suo ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...