signoreggiare
(ant. segnoreggiare) v. tr. [der. di signore] (io signoréggio, ecc.), letter. – 1. Tenere sotto il proprio potere, sotto la propria autorità, dominare (in senso proprio e traslato): s. [...] sarai, e elli ti signoreggiarà» (s. Bernardino); è antico il sentimento nell’uomo di signoreggiare dispoticamente un altro uomo (P. Verri). Anche intr. (aus. avere), esercitare un potere, un predominio assoluto: l’Inghilterra, con la sua superiorità ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] forma capo di ferro, del principe Pandolfo I di Capua e Benevento, morto nel 981); con altro uso fig., t. di legno, prestanome, «uomo di paglia»; t. di cavolo, t. di rapa, e sim., epiteti ingiuriosi o bonarî, spesso eufemistici, con cui si usa dare a ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] , amministrativo: o. civili, politici (e analogam. o. militari, intesi a organizzare l’esercito); veruna cosa fa tanto onore a uno uomo che di nuovo surga, quanto fa le nuove legge e li nuovi o. trovati da lui (Machiavelli); la osservanza delle buone ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] e cieca fiducia: non sono cose che si possono fare così, a o. chiusi; puoi comprare da lui a o. chiusi, è un uomo onesto. 3. a. Con riferimento diretto o indiretto all’atto del guardare, al movimento o alla direzione dello sguardo: stare con gli o ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] e per le humanae litterae alla concezione dell’uomo e della sua «dignità» quale autore della posto tra humanitas, humanae litterae e paideia o educazione dell’uomo, sia per l’impostazione antropocentrica della riflessione filosofica: quindi si ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] scritte soltanto in grafia unita, v. dabbene e perbene. 6. concr. a. Ogni mezzo atto alla soddisfazione dei bisogni dell’uomo (nel linguaggio econ., quasi sempre sinon. di merce). In partic.: b. economico, qualsiasi mezzo, come sopra definito, di cui ...
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matrimonio
matrimònio s. m. [dal lat. matrimonium, der. di mater -tris «madre», sul modello di patrimonium]. – 1. a. Istituto giuridico (o, secondo la Chiesa cattolica, sacramento) mediante cui si dà [...] : è stato un m. felice; si sono separati dopo 10 anni di matrimonio. 2. Il rito, laico o religioso, nel quale un uomo e una donna manifestano la volontà di unirsi come marito e moglie: m. civile; m. religioso, o più propriam. m. canonico, contratto ...
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maturo
agg. [lat. matūrus]. – 1. Con riferimento al mondo vegetale e animale: a. In botanica, di organo che ha raggiunto la fase finale del suo sviluppo morfologico e fisiologico; in partic., di spore, [...] suo tempo). Per estens., del fieno o di qualsiasi altro prodotto del suolo relativamente alla sua utilizzazione da parte dell’uomo. b. In biologia, di elemento germinale che ha raggiunto il suo sviluppo definitivo. c. In zoologia, di animale che ha ...
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bestia
béstia s. f. [lat. bēstia]. – 1. Nome generico di ogni animale, escluso però l’uomo, anzi spesso in contrapp. all’uomo: lo pensiero è propio atto de la ragione, perché le b. non pensano (Dante); [...] eufemismo per indicare, senza dirne il nome, insetti sgraditi, come pidocchi, cimici, ecc. 3. fig. Riferito a persona: a. Uomo violento, brutale, irascibile: quella b. ha picchiato a sangue suo figlio; son Vanni Fucci Bestia, e Pistoia mi fu degna ...
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crescere
créscere v. intr. e tr. [lat. crēscĕre] (io crésco, tu crésci, ecc.; pass. rem. crébbi, crescésti, ecc.; part. pass. cresciuto). – 1. intr. (aus. essere) Diventare più grande, per naturale e [...] denti, i capelli, le unghie, la barba; crescono le ali, le penne; crescono i rami, le foglie, ecc. In partic., riferito all’uomo: a. Divenire adulto: non vedo l’ora che crescano questi ragazzi; non ha ancora finito di c., scherz., di persona bassa di ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...