memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] , da sempre: una cosa simile non s’era mai vista, a m. d’uomo; più letter., a m. nostra, a m. dei nostri padri, per quanto , di buona o di felice m.; la buon’anima, di santa m.; uomo d’illustre, di gloriosa, di venerabile m. (al contr., d’infausta, ...
Leggi Tutto
intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere [...] con i. le trattative; ha sempre eseguito con i. tutti gli incarichi affidatigli. c. Lo spirito stesso, o l’uomo, in quanto intende: verità, nozioni, concetti accessibili a tutte le intelligenze. Più concretam., persona di grande capacità, prontezza e ...
Leggi Tutto
Adamo
(lat. Adam o Adamus o anche Ada -ae, gr. ᾿Αδάμ, ebr. Ādām, di origine incerta). – Nome, secondo il racconto biblico del Genesi, del primo uomo creato da Dio e progenitore del genere umano. Nel [...] linguaggio com. e nella tradizione letteraria e ascetica, compare in alcune espressioni fig.: figlio d’A., figli d’A., seme d’A., l’uomo, gli uomini (quindi, in Dante, Inf. III, 115, il mal seme d’A., i dannati); siamo tutti figli di A. (e perciò ...
Leggi Tutto
pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] ad una continua rielaborazione critica. 3. a. Ciascuno degli atti del pensare, ciascuna delle rappresentazioni che nascono nella mente dell’uomo e attraverso la quale egli acquista conoscenza di fatti che avvengono intorno a lui, ma anche di moti del ...
Leggi Tutto
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, [...] e. fa anche troppo; che vuoi farci, è l’e.!; oramai ha la sua e.; portare rispetto all’e. e ai capelli bianchi; un uomo d’e., attempato: Quivi era un uom d’età, ch’avea più retta Opinïon degli altri (Ariosto); con quest’ultimo sign., è com., anche ...
Leggi Tutto
valentuomo
valentuòmo (meno com. valent’uòmo, ant. 'valènte uòmo') s. m. (pl. valentuòmini). – Uomo valente, persona di grande valentia in qualche arte, professione, attività, o, in genere, di grande [...] ; né io altressì tacerò un morso dato da un valente uomo secolare a uno avaro religioso (Boccaccio); nelle republiche è questo iron. o scherz. (con uso e sign. simile a brav’uomo): avrei fatto meglio a dar retta ai consigli di quel valentuomo. ...
Leggi Tutto
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] dei cuccioli è un pastore maremmano; In picciol corso mi parieno stanchi Lo p. e’ figli (Dante), il lupo e i lupacchiotti. c. Uomo che adempie alle funzioni di padre, che ha il comportamento di un vero padre, senza essere tale: è stato un p. per lui ...
Leggi Tutto
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; [...] , canta come un dio; Bellini è il dio della melodia. E di persona o cosa che sia soggetto di culto e quasi di adorazione: quell’uomo è un dio per lei; Napoleone era un dio per i suoi soldati; s’è fatto un dio del suo ventre, di persona molto golosa ...
Leggi Tutto
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; [...] Estens., la vita m. (poet. il corso m.), la vita umana, contrapposta alla vita eterna dello spirito. b. s. m. L’uomo, in quanto soggetto a morte; spec. al plur., e in contesti per lo più commiserativi o riferiti alle qualità negative degli uomini: O ...
Leggi Tutto
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] nostre mani) o vivo o m.; eran tutti smaniosi d’aver nell’unghie l’uccisore, o vivo o m. (Manzoni); vile!, tu uccidi un uomo m., frase prov. (v. maramaldo). In tono enfatico: è (o sarà) già m. e sepolto, m. e seppellito, m. e sotterrato, di persona ...
Leggi Tutto
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...