imperfetto
imperfètto agg. [dal lat. imperfectus, comp. di in-2 e perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere»]. – 1. a. Non finito, incompiuto: lasciare un’opera i.; avrei lasciato i. qualunque affare, [...] cioè intero, compiuto: dimostrazione, argomentazione imperfetta. b. Che ha qualche difetto o manchevolezza, e non raggiunge perciò la perfezione: l’uomo è per sua natura i.; un organismo i., o i. nel suo sviluppo; meccanismo, congegno i. in varie sue ...
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grinta
s. f. [dal got. *grimmitha «che fa paura»]. – 1. Faccia burbera, arcigna, o truce: ha una g. da far paura; avere, o fare, la g., mostrarsi corrucciato, immusonito; a g. dura, a muso duro, senza [...] Faccia tosta: con la g. che ha non si scuote, qualunque cosa gli si dica. 3. Nel linguaggio sport., aggressività, volontà imporsi, di farsi valere: quel ragazzo ha una g. invidiabile; un uomo, una donna di g.; un critico, un politico, un oratore che ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] libera) la ò del tardo latino, ŏ del latino classico (per es. uòmo, lat. hŏmo; còrpo, lat. cŏrpus); 3) la ò italiana è pure òro, lat. aurum); 4) la o tonica delle voci dotte, qualunque ne sia l’origine, e fatta solo eccezione per casi d’analogia, ...
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fegataccio
fegatàccio s. m. [propr., pegg. di fegato, nel sign. fig. di «coraggio»]. – Uomo coraggioso e temerario, capace di qualunque audacia (in senso buono e cattivo): è davvero un fegataccio! ...
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magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre [...] ago della bussola; si conviene inoltre di chiamare polo Nord di una qualunque calamita quello che si rivolge verso il nord geografico, e polo Sud sprigionato dagli organismi animali e in partic. dall’uomo (in contrapp. fu detto m. minerale quello ...
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charmoso
agg. Gradevole, armonioso, che conquista. ◆ via della Rocca (e ancor di più via dei Mille) è un’intatta delizia architettonica. Dato che siamo in una moderna città magari prima di sedervi sulla [...] e come l’età non si nota. Ha ricevuto con il nome dell’uomo che l’ha aiutata a pagarsi il lifting e si è presentato come Sheraton un pigiama di sartoria, sì, su misura, non una robetta qualunque, e che la poltrona preferita del líder è molto chic, ...
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pusillanimita
puṡillanimità s. f. [dal lat. tardo pusillanimĭtas -atis, der. di pusillanimis «pusillanime»]. – Qualità e comportamento di chi è pusillanime, pavidità, viltà: è un uomo di grande p.; questa [...] è pusillanimità!; se voi sapete ch’io abbia, per p., per qualunque rispetto, trascurato qualche mio obbligo, ditemelo francamente (Manzoni). ...
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puttanella
puttanèlla s. f. [dim. di puttana]. – 1. volg. Giovane donna o ragazza di costumi leggeri, più sventata e civetta che impudica; spesso con tono di lieve commiserazione, prostituta giovane [...] e di attrattive limitate: una p. qualunque, come tante da non farci nessun caso (Buzzati). Riferito talora anche a uomo giovane o ragazzo che si prostituisce. 2. a. Nome usato nell’Italia centr. per l’uccello schiribilla grigiata. b. Nell’Italia ...
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patto
s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, [...] uomini, in forza del sacrificio del figlio di Dio fatto uomo. Per estens., Antico p., i libri dell’Antico Testamento vantaggiose. Frequente soprattutto in alcune locuz.: a ogni p., a qualunque p., a qualsiasi costo, in ogni modo; a nessun p., ...
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tolleranza
s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che [...] ci vuole un po’ di t. per le idee altrui; pur essendo un uomo all’antica, ha sempre dato prova di t. nei riguardi dei giovani e i reati minori senza praticare sconti, e, anche, qualunque atteggiamento di radicale rifiuto a giustificare in qualche modo ...
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UOMO QUALUNQUE
. Settimanale satirico politico fondato nel 1944 e diretto dal commediografo e giornalista Guglielmo Giannini (v. in questa App.) che vi criticò violentemente l'operato dei CLN e dei governi della esarchia. Il tono facile e...
Uomo qualunque, L’ Settimanale satirico-politico fondato a Roma nel 1944 da G. Giannini. Caratterizzato da un linguaggio colorito e popolaresco, dichiaratamente anticomunista, alimentò, facendo leva sul malessere sociale dei ceti medi, la sfiducia...