uomouòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] Rispuosemi: «Non omo, omo già fui ...» (Dante, introducendo a parlare lo spirito di Virgilio). Con riferimento all’uomo nelle varie epoche storiche e forme di vita: l’u. primitivo, l’u. preistorico, l’u. del medioevo, l’u. del Rinascimento, il tipo d ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello [...] bravi ragazzi, ma un po’ p.; anche come sost.: l’uomo di queste montagne è ancora un p. (Deledda). 4. In usi i concetti p. sono definiti implicitamente dai postulati; funzione p. (o primitiva s. f.) di una funzione f(x), ogni funzione la cui derivata ...
Leggi Tutto
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] cui siano stati meno operanti la presenza e l’intervento dell’uomo: vivere in mezzo alla n., ricrearsi a contatto della n o cose, condizione o modo di essere originario, primitivo, intrinseco e che costituisce carattere fondamentale e stabile di ...
Leggi Tutto
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] si presentano attualmente); restituire allo s. originario, allo s. primitivo; lo s. del cielo (sereno, nuvoloso), del mare matrimonio, la residenza e il domicilio. Considerando poi l’uomo come membro della comunità giuridica, si perviene al concetto ...
Leggi Tutto
labbro
(ant. e poet. labro) s. m. [lat. labrum, per lo più al plur.] (pl. le labbra, femm., nel sign. anatomico; labbri, masch., nei sign. analogici). – 1. a. Ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose, [...] delle bevande e, nell’uomo, l’articolazione dei suoni del linguaggio. Con partic. riferimento all’uomo: labbra sottili, grosse, a costituire lo strato di rivestimento dell’archenteron o intestino primitivo. 3. Usi analogici: a. In botanica, una delle ...
Leggi Tutto
prelogismo
s. m. [der. di prelogico]. – Teoria elaborata dall’etnologo fr. L. Lévy-Bruhl (1857-1939) secondo la quale la mente dell’uomoprimitivo, ignorando, a differenza di quella dell’uomo civilizzato, [...] i principî di identità e di causalità, segue un modo di ragionare prelogico tale, appunto, da non distinguere i limiti della personalità (fusa nella collettività) e riconducendo le spiegazioni al principio ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] con riguardo agli effetti che il passare degli anni produce: e l’uomo e le sue tombe E l’estreme sembianze e le reliquie Della terra siano al massimo grado riproducibili e invariabili: dal primitivo riferimento al moto apparente del Sole, poi ...
Leggi Tutto
mediocre
mediòcre agg. [dal lat. mediocris, der. di medius «medio»]. – 1. a. In origine, sinon. di medio, riferito a cosa che per grandezza, quantità o qualità è nel mezzo fra i due estremi: fu il nostro [...] . Nella lingua odierna, conserva in qualche caso il senso primitivo: lavoro, impresa di m. difficoltà; più spesso indica al sign. di «poco, piccolo, scarso, basso» e sim.: un uomo di forza m.; famiglia provvista di m. fortuna; gente di m. condizione ...
Leggi Tutto
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] nella politica, ecc.); medico, avvocato, pittore, musicista, geografo, uomo politico di v., di alto v.; gente di molto valore con ragione di scambio o con prezzo, salvo a mantenere talvolta il primitivo sign. di «valore d’uso» o «di stima»; permane ...
Leggi Tutto
naso
s. m. [lat. nasus]. – 1. a. Nell’uomo, parte prominente del volto, a forma di piramide triangolare, situata sulla parte mediana della faccia, sotto la fronte e sopra il labbro superiore; protegge [...] . e. In locuz. particolari, sempre con riferimento all’uomo: gli si è affilato il n., per dimagrimento; allungare .; avere l’anello o gli orecchini al n., essere eccessivamente ingenuo, primitivo, rozzo. 2. Nome di oggetti (o parti di oggetti) che ...
Leggi Tutto
Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: a) caratteristiche morfologiche principali...
primitivo
Dal lat. primitivus «primo in ordine di tempo». In questa accezione il termine è usato in varie lingue europee per indicare la forma originaria o più antica di un’istituzione (per es., la Chiesa p., nel senso di Chiesa paleocristiana),...