negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] verbo è accompagnato da una negazione. b. Nella logica, giudizio n., quello che si esprime con una proposizione negativa, sia universale (per es.: «nessun uomo è immortale»), sia particolare (per es.: «c’è qualche uomo che non è giusto»); argomento n ...
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esposizione
espoṡizióne (ant. spoṡizióne) s. f. [dal lat. expositio -onis, der. di exponĕre «esporre», part. pass. exposĭtus]. – 1. a. L’esporre, spiegazione, interpretazione, riferimento, narrazione [...] un’e.; e. di quadri, di statue, di arte decorativa; e. industriale, di prodotti agricoli, di prodotti artigianali; e. universale, a cui partecipano industriali, commercianti, artisti di varie nazioni. Anche il fabbricato o il complesso di fabbricati ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] a una data «figura», si potevano ottenere a seconda che ciascuna delle premesse fosse affermativa o negativa, universale o particolare. 10. In linguistica, categoria fondamentale della flessione verbale nelle lingue indoeuropee, che originariamente ...
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fracto-
[dal lat. fractus, part. pass. di frangĕre «rompere»]. – Primo elemento compositivo (adottato dalla Conferenza meteorologica internazionale del 1891 e ora di uso universale), che, anteposto al [...] nome dei singoli tipi di nubi, indica che queste sono divise in più parti, stracciate: fractocumuli, fractonembi, fractostrati ...
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essenza
essènza (ant. essènzia) s. f. [dal lat. essentia, der. di esse «essere», come calco del gr. οὐσία; nel sign. concr., dal lat. degli alchimisti]. – 1. In filosofia, la realtà propria e immutabile [...] delle cose, intesa soprattutto come la forma generale, l’universale natura delle singole cose appartenenti allo stesso genere o specie; per antonomasia, la divina e., la prima e., la somma e., Dio. Nell’uso com. è in genere usato come sinon. di ...
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problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé [...] (il Sole e un pianeta, un pianeta e un suo satellite, ecc.) che si attraggano reciprocamente secondo la legge della gravitazione universale, ed è stato risolto da I. Newton (il quale dimostrò che la traiettoria relativa in questione è una conica: per ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] o anche soprannaturale), in relazione e in proporzione al bene compiuto (e sempre sulla base di un principio etico universale che, mentre sostiene la libertà del volere, afferma la doverosità dell’agire morale): avere, non avere meriti; acquistare ...
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disprezzo
disprèzzo s. m. [der. di disprezzare]. – Sentimento di chi, giustamente o ingiustamente, ritiene una persona o una cosa troppo inferiore a sé, o vile in sé stessa, o comunque indegna della [...] ); meritare, attirarsi, guadagnarsi il d. di tutti; avere in d., mostrare d. di qualche cosa; essere oggetto di universale d.; trattare con d.; guardare con aria di profondo disprezzo. Seguito da compl. di specificazione oggettiva, il fatto di ...
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totalizzante
totaliżżante agg. [dal fr. totalisant, part. pres. di totaliser «totalizzare»]. – Che considera o coinvolge tutto un insieme di persone o di cose, o anche una sola persona, un solo oggetto [...] un impegno sociale t., un’adesione t., un’interpretazione t.; in partic., in logica, proposizione t., proposizione di carattere universale che fonda la propria verità su una precedente osservazione di tutti gli elementi o gli individui ai quali essa ...
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subalterno
subaltèrno agg. [dal lat. tardo subalternus, comp. di sub- e alternus «alterno»]. – 1. Che è subordinato, in sottordine e in diretta dipendenza, rispetto ad altri di grado maggiore, o anche, [...] che abbiano uguali il soggetto e il predicato, uguale anche la qualità, ma differiscano nella quantità, essendo l’una universale e l’altra particolare: dalla verità della prima s’inferisce la verità della seconda, ma non viceversa (sono subalterne ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica è ogni espressione ed esperienza di...
universale
universale [agg. e s.m. Der. del lat. universalis, da universus "tutto intero"] [FTC] Qualifica di dispositivi o apparecchi che: (a) possono essere usati in condizioni diverse di alimentazione elettrica (per es., per varie tensioni...