armocromia (Armocromia) s. f. 1. Nel campo della moda e della consulenza dell’immagine, teoria e analisi che mirano a individuare le tinte dei capi di vestiario e dei cosmetici che si armonizzino con la [...] influenze sul[la] propria psiche e su quella degli altri. L'azzurro rassicura, il rosso papavero trasmette senso dell'umorismo, il marrone placa lo spirito competitivo... Per saperne di più basta leggere lo studio sul tema commissionato da Brunello ...
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pungente
pungènte agg. [part. pres. di pungere]. – 1. Che punge, detto, in senso proprio, di oggetto appuntito o di altra cosa che dia alla pelle una sensazione di puntura o comunque irritante: uno spino [...] : una critica p., censure p.; una risposta, un motto, un’insinuazione p.; un’ironia, una satira p., un p. umorismo; o assillante, tormentoso: una p. necessità, un p. desiderio, una p. nostalgia; un p. sospetto. ◆ Avv. pungenteménte, solo in ...
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sapido
sàpido agg. [dal lat. tardo sapĭdus, der. di sapĕre «aver sapore»], letter. – 1. Che ha sapore, che è ricco di gusto: una s. pietanza; cibi s.; vino s., di sapore pieno e gradevole. 2. In senso [...] fig., caratterizzato da arguzia, da vivo senso dell’umorismo: un s. raccontino; barzellette s.; i particolari della storia sono piuttosto s.; conosceva molti fatterelli segreti e sapidi (Tomasi di Lampedusa); con riferimento a persona, che, nel ...
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ironista
s. m. e f. [dal fr. ironiste] (pl. m. -i), non com. – Chi usa abitualmente l’ironia; in partic., di scrittore il cui umorismo è caratterizzato dall’atteggiamento ironico verso il mondo, la società, [...] e talvolta anche verso sé stesso ...
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spiccato
agg. e s. m. [part. pass. di spiccare]. – 1. agg. a. Staccato, tolto da ciò cui era attaccato o unito (con questo sign., mantiene per lo più il suo valore participiale): frutta appena s. dall’albero; [...] , si stendeva bruna e s. sul piano erboso e lucente della piazza (Manzoni); pronuncia molto s.; avere uno s. senso dell’umorismo; tipico, caratteristico: uno s. esempio di dirittura morale; parla con s. accento napoletano. 2. s. m. a. In musica, tipo ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] mancata la presenza di s. di rispondere per le rime a quell’arrogante. c. Disposizione all’arguzia e all’ironia, senso dell’umorismo, capacità di scherzare e stare allo scherzo: una persona che ha dello s., molto s., poco s.; mancare, essere privo di ...
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spiritoso
spiritóso agg. [der. di spirito]. – 1. Sinon., non com., di alcolico: bevande s.; un liquore limitatamente spiritoso. 2. a. ant. Pieno di vivacità, ingegnoso, acuto. b. Ricco di umorismo, di [...] arguzia: essere s., molto s.; è un conversatore piacevole e s.; risposta, battuta s.; un film s. e divertente. Con valore limitativo e in tono per lo più iron., riferito a persona o cosa, che rivela uno ...
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humour
〈hi̯ùumë〉 s. ingl. [voce di origine normanna, equivalente all’ital. umore], usato in ital. al masch. – Umorismo, spirito arguto, come atteggiamento, comportamento ed espressione di chi è portato [...] per natura a considerare sorridendo la condizione umana: il caratteristico h. degli Inglesi ...
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antisagoge
antiṡagòge s. f. [dal lat. tardo antisagoge, gr. ἀντεισαγωγή, comp. di ἀντί «contro» e εἰσαγωγή: v. isagoge]. – Artificio retorico che consiste nel trarre da un’affermazione, ammessa come [...] ratio belli gerendi: at plena fidei, plena pietatis». Boccaccio l’usò con molta finezza, per raggiungere effetti d’umorismo, nel ritratto di ser Ciappelletto: «Egli essendo notaio, avea grandissima vergogna quando un de’ suoi strumenti, come che ...
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umoreumóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); [...] e malumore), o di cattivo u., di pessimo u., di umor nero (in origine con riferimento preciso alla bile nera o atrabile); u., persona faceta, un po’ bizzarra; ma fare il bell’umore, fare il gradasso, alzare la cresta: se Vagliensteino vorrà fare ...
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umorismo La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti e comunque divertenti della realtà che possono suscitare il riso e il sorriso, con umana partecipazione, comprensione...
comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto di partenza per importanti riflessioni...