mangia-partitini
agg. inv. (scherz.) Che tende a eliminare i partiti piccoli. ◆ [Silvio Berlusconi] deve fare i conti con gli alleati. Con [Umberto] Bossi e Udc, che non vogliono una legge mangia-partitini, [...] dall’altro lato con [Gianfranco] Fini, ossessionato dal capire se prima dei sessanta diventerà o no leader. (Claudio Brachino, Tempo, 13 giugno 2007, p. 2, Piazza Colonna).
Composto dal v. tr. mangiare ...
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nazicomunista
(nazi-comunista), s. m. e f. e agg. Chi aderisce o si ispira a regimi totalitari e repressivi come il nazismo e il comunismo; che richiama regimi nazisti e comunisti. ◆ Secondo [Marco] [...] democratico è questo. Se penso invece al linguaggio usato in questi giorni da altri, se penso a [Umberto] Bossi che ci chiama “nazicomunisti, banditi e malviventi” [...] allora mi preoccupo davvero molto» [Pierluigi Castagnetti intervistato da Maria ...
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neocostituente
(neo-costituente), s. m. e f. e agg. Chi o che si propone di riscrivere alcune parti della Costituzione. ◆ L’escalation era stata annunciata quando «il partito comunista combattente», [...] Maria Antonietta Calabrò, Corriere della sera, 21 maggio 1999, p. 9, Politica) • «Una volta – ama raccontare [Roberto] Calderoli – Umberto [Bossi] mi ha urlato davanti a tutti: “Da quando ti ho fatto saggio, ti sei rincoglionito”. E siamo scoppiati a ...
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neodemocristiano
agg. Che rinnova, perpetuandoli, i metodi e le logiche della politica democristiana. ◆ All’ombra di [Silvio] Berlusconi, cioè di un premier che teme l’ultimo assalto giustizialista, [...] stavolta micidiale a causa del raccordo internazionale dei suoi nemici, [Umberto] Bossi lavora per ipotecare il futuro. Cioè per uccidere in culla il tentativo di trasformare la maggioranza di centro-destra in un grande agglomerato moderato, ...
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neogiacobino
agg. Che ripropone la tendenza all’estremismo e all’intransigenza. ◆ La radice «azionista» del nostro nuovo presidente, se solo si pensi al valore di uomini come Ugo La Malfa o Leo Valiani [...] da qualche smodato laudatore. (Silvio Berlusconi, Corriere della sera, 18 maggio 1999, p. 1, Prima pagina) • sul resto [Umberto] Bossi non molla. Anzi, porta avanti idee haideriane fin sotto elezioni. Dedica un convegno a Venezia a Guy Héraud, grande ...
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neoproporzionalistico
(neo-proporzionalistico), agg. Che sostiene la necessità di un ritorno al sistema elettorale proporzionale. ◆ «È uno scandalo trasformare le elezioni europee in un sondaggio nazionale, [...] Jacques] Chirac ha emarginato [Jean-Marie] Le Pen», mentre [Silvio] Berlusconi «che forse non è Chirac» si tiene il suo [Umberto] Bossi. La destra è «anomalia italiana» non meno dei Di Pietro e D’Antoni, non nominati ma facilmente individuabili nelle ...
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neurorianimazione
s. f. Specialità medica che si occupa del recupero delle funzioni circolatorie, respiratorie e neurologiche; per estensione, il reparto clinico nel quale si esercita. ◆ Il piccolo, [...] del padre. (Antonio Ravidà, Stampa, 21 giugno 2001, p. 9, Interno) • «È incredibile questa resurrezione di [Umberto] Bossi», esulta [Roberto] Calderoli. […] Di sicuro continua, in maniera imprevedibile e spettacolare, una vicenda che dall’11 marzo si ...
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anti-dollaro
s. m. inv. e agg. Antagonista del dollaro nel predominio sul mercato internazionale. ◆ [tit.] Nel Governo una «squadra» di liberisti / In un momento delicato per l’economia [George W.] Bush [...] , ma con l’accordo Usa-Russia, questo ruolo non esiste. Magari vorranno fare una moneta unica dell’occidente» [UmbertoBossi intervistato da Claudio Tito]. (Stampa, 13 dicembre 2001, p. 12, Interno) • Indipendentemente da come andrà a finire questo ...
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antiglobalista
(anti-globalista), s. m. e f. e agg. Chi è contrario alla globalizzazione, chi appartiene al movimento che si oppone alla globalizzazione, o simpatizza per esso; relativo a tale movimento. [...] ◆ In piazza della Scala UmbertoBossi espone il manifesto di una opposizione antiamericana, antiglobalista, che vede nei «trenta banchieri» che decidono tutto, il nemico. Una opposizione che è qualche cosa di più e di diverso dal manifesto «legge e ...
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antileghista
(anti-leghista), s. m. e f. e agg. Chi o che si oppone alla linea politica del partito della Lega Nord. ◆ Un militante leghista di Crema ha trovato ieri mattina il suo furgone […] imbrattato [...] come provocazione in chiave antileghista. «Giuseppe Verdi appartiene a tutti gli italiani e non solo al Nord, soprattutto dopo che [Umberto] Bossi ha detto di voler imbracciare il fucile. L’idea che mi è venuta è un modo per parlare di unità d ...
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Uomo politico italiano (n. Cassano Magnago 1941). Fondatore della Lega lombarda (1984), guidò l'unificazione dei movimenti federalisti delle regioni settentrionali nella Lega Nord, di cui è stato segretario (dal 1989 al 2012). La sua linea politica...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...