umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata [...] anche sostantivato al femm.: l’umanistica), la scrittura chiara e sobria, modellata su quella romana e carolina, introdotta dai grandi umanisti fiorentini della fine del Trecento in sostituzione di quella gotica, e usata in Italia nel 15° sec. sia in ...
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maccheronico
maccherònico (meno com. maccarònico o macarònico) agg. [der. di maccherone, nell’espressione latino maccheronico, equivalente a latino di cucina, usata dagli umanisti per satireggiare il [...] cattivo latino dei cuochi di convento] (pl. m. -ci). – 1. a. Detto di quel linguaggio artificiale, costituito di lessico in parte volgare, anzi spesso dialettale, e in parte latino, ma con morfologia, ...
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poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto [...] che in volgare; la corona Che suole ornar chi poetando scrive (Petrarca); dolorosamente Alla fioca lucerna poetando (Leopardi); con uso sostantivato: lettere contro alla maniera del poetare di Dante (G. ...
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vivaio
vivàio s. m. [lat. vivarium, der. di vivus «vivo»]. – 1. a. Vasca in cui l’acqua può circolare liberamente, usata per mantenervi vivi pesci destinati al consumo o alle operazioni di piscicoltura, [...] nel campo scientifico, letterario, artistico, culturale e politico: Firenze, al tempo di Lorenzo de’ Medici, fu un v. di umanisti, letterati e artisti; un centro, un istituto, una scuola che è un v. di fisici, di biologi. Analogam., nel linguaggio ...
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emendazione
emendazióne s. f. [dal lat. emendatio -onis]. – L’azione e l’effetto dell’emendare o dell’emendarsi: e. della propria vita, dei proprî costumi; e. di una legge, più com. emendamento. In filologia, [...] termine usato (nella forma lat. emendatio) dai grammatici antichi, poi dagli umanisti e dai filologi, soprattutto classici, per indicare l’operazione di apportare a un testo le correzioni, in genere congetturali, per renderne la lezione più ...
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antiqua
antìqua s. f. [dal lat. uman. (littera) antiqua, propr. «(carattere) antico»]. – 1. In paleografia, nome (più spesso al plur., litterae antiquae) dato dagli umanisti del sec. 15° alla minuscola [...] carolina, da essi ritenuta l’antica scrittura dei Romani, e alla scrittura libraria sorta dalla sua imitazione, in contrapp. alla gotica (litterae modernae). 2. In tipografia, carattere (altrimenti detto ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. [...] Sostenitore delle idee o imitatore dello stile di Cicerone: un oratore c.; gli umanisti c.; come s. m.: un valente c.; le polemiche tra c. e anticiceroniani. ◆ Avv. ciceronianaménte, alla maniera di Cicerone, secondo lo stile di Cicerone. ...
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metonomasia
metonomàṡia s. f. [dal gr. μετονομασία, der. di μετονομάζω «chiamare con altro nome»]. – Trasformazione di un nome proprio, o più spesso di un cognome, mediante traduzione in altra lingua, [...] più mediante latinizzazione o grecizzazione (per es., Forteguerri mutato in Carteromaco; Trapassi in Metastasio; Schwarzerd in Melanchthon, poi Melanthon, ital. Melantone; ecc.); fu frequente soprattutto tra gli umanisti o tra i membri di accademie. ...
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camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva [...] , dei mezzani, dei grandi; Sono le voci della camerata Mia (Pascoli). 3. Sodalizio di persone che si riuniscono a scopo di studio o d’arte (per es., la C. de’ Bardi o C. fiorentina, cenacolo di umanisti e musicisti formatosi a Firenze nel sec. 16°). ...
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latinizzare
latiniżżare v. tr. e intr. [dal lat. tardo latinizare «tradurre in latino»]. – 1. tr. Adattare al sistema linguistico latino, dare forma latina a parole appartenenti ad altra lingua: i Romani [...] , l’Africa settentrionale furono latinizzate dai Romani. 3. intr. (aus. avere), non com. Latineggiare, fare uso di latinismi. ◆ Part. pass. latiniżżato, anche come agg.: un popolo profondamente latinizzato; il cognome latinizzato di alcuni umanisti. ...
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Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli umanisti cercano una conciliazione, almeno teorica, tra la verità delle sacre scritture e la sapienza classica, dando...
Famiglia di umanisti di Cattaro, che prese attiva parte alla vita e alla cultura italiana. Si ricordano: il vescovo Trifone (m. 1532), che studiò in Italia e lasciò notevoli lettere latine dirette al card. Grimani, suo protettore; suo nipote,...