giuliano2
giuliano2 agg. [dal nome di Giulio Scaligero (v. oltre)]. – In astronomia, ciclo o periodo g., il periodo di tempo contenente 2.914.695 giorni (cioè 7890 anni del calendario giuliano, di cui [...] (365.25); trascorso un tale periodo, i tre cicli anzidetti ricominciano insieme. È così denominato per riferimento all’umanista Giulio Scaligero, padre del filologo e scienziato Joseph-Juste Scaliger, che nel 1582 propose tale ciclo e fondò su ...
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in corpore vili
〈iṅ kòrpore ...〉 locuz. lat. (propr. «su un corpo senza importanza»). – Espressione usata, per lo più scherz., a proposito di esperienze arrischiate o che comunque possano riuscire dannose [...] ] ecc.»), frase che nel ’5oo sarebbe stata pronunciata da alcuni medici italiani in consulto tra loro al capezzale dell’umanista francese M.-A. Muret (allora in incognito in Italia sotto povere vesti), il quale, spaventato, si sarebbe sentito subito ...
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bodleiano
agg. [dall’ingl. bodleian]. – Relativo a sir Thomas Bodley, diplomatico e umanista inglese (1545-1613), che nel 1602 fondò a Oxford la prima grande biblioteca pubblica in Europa, chiamata appunto [...] Biblioteca Bodleiana (Bodleian Library); e quindi codice b., manoscritti b., conservati in quella biblioteca ...
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calepino
s. m. – 1. Nome dato a una serie di vocabolarî latini, con traduzioni in varie lingue moderne, modellati sul dizionario latino compilato nel 1502 (e poi più volte rifatto) dall’umanista bergamasco [...] Ambrogio da Calepio o Calepino (c. 1440-1510 o 1511). 2. scherz. Grosso vocabolario antiquato, vecchio o malandato, spec. latino; anche vecchia opera di erudizione di faticosa lettura; in senso fig., un ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista [...] Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva, a decorso cronico intermittente, provocata da un microrganismo (Treponema pallidum), detta anche lue: s. acquisita, che si trasmette per lo più nel corso di rapporti ...
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panormita
agg. e s. m. e f. [dal gr. Πανορμίτης] (pl. m. -i). – Propr., abitante di Panormo, nome classico della città siciliana di Palermo (gr. Πάνορμος, lat. Panormus); è usato in genere come sinon. [...] letter. di palermitano, abitante di Palermo; per antonomasia, il Panormita, nome con cui è noto, perché nativo di questa città, l’umanista Antonio Beccadelli (1394-1471). ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] fuori delle università. A questa nuova lettura del mondo antico è legata la valorizzazione della vita civile come umana conversazione (per la quale l’eloquenza e la retorica offrono strumenti privilegiati) e delle virtù pagane, non contrapposte ...
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stultifero
agg. (iron.) Che contiene in sé sciocchezze, stupidaggini; demenziale. ◆ Intellettuali, fior di letterati, firme dell’arte, della musica sono tra i più frequenti e recidivi utilizzatori di [...] 2007, p. 35, Vetrina).
Adattato dall’agg. del lat. umanistico stultifer, con richiamo alla Stultifera navis, opera satirica dell’umanista tedesco Sebastian Brant pubblicata nel 1494 con illustrazioni di Albrecht Dürer, e alla nave dei folli di epoca ...
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epitrocasmo
s. m. [dal gr. ἐπιτροχασμός, der. di ἐπιτροχάζω «toccare superficialmente, correndo»]. – Figura retorica consistente in una fitta successione di parole brevi ed espressive, nella stessa funzione [...] sintattica, che danno un’efficace concitazione alla frase, spec. usata perciò nell’invettiva. Per es., i seguenti versi dell’umanista F. Filelfo, in una satira contro Cosimo I de’ Medici (Satyrae V, 8-10): «... crudelis, adulter, Impius, atque bonis ...
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erasmiano
(ant. eràsmico) agg. – Di Erasmo da Rotterdam (1466 o 1469-1536), celebre umanista olandese che diffuse in Europa gli ideali dell’umanesimo italiano e propugnò una graduale riforma della Chiesa, [...] mediante un ritorno al primitivo spirito del Vangelo: l’umanità e., gli ideali erasmiani. In partic., pronuncia e., forma particolare di pronuncia del greco classico, che prende nome da Erasmo da Rotterdam, il quale sosteneva che i dittonghi grafici ...
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post-umanista
(post umanista), s. m. e f. e agg. Chi o che tende a superare i limiti e la centralità dell’uomo.
• Per i post-umanisti, invece, trasformare il proprio corpo, migliorarlo e «aumentarlo» significa modificare l’identità umana,...
UMANISTA O UMANISTICO?
Entrambe le forme sono corrette, con una distinzione di significato.
• Umanista, che deriva al latino rinascimentale humanistam ‘insegnante di humanae litterae, cioè lettere classiche’, è un sostantivo e indica oggi...