acustico
acùstico agg. [dal gr. ἀκουστικός, der. di ἀκούω «udire»] (pl. m. -ci). – Che ha attinenza, diretta o indiretta, col suono e con l’udito: fenomeni a., sensazione a.; isolamento a. di un ambiente; [...] due nervi che lo costituiscono è a sua volta formato da due nervi, il primo preposto alla trasmissione di stimoli uditivi, il secondo alla trasmissione degli stimoli connessi con l’equilibrio. ◆ Avv. acusticaménte, per quanto concerne l’acustica: una ...
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assideramento
assideraménto s. m. [der. di assiderare]. – In medicina, complesso di fenomeni morbosi provocati da una protratta esposizione dell’organismo a basse temperature, costituito da pallore, [...] apatia, sonnolenza, disturbi dell’udito e della vista e, nei casi mortali, paralisi del respiro e del cuore. ...
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acuto
(ant. aguto) agg. [lat. acūtus, part. pass. di acuĕre «acuire»]. – 1. a. Che termina in punta sottile, aguzzo: Con una spada lucida e aguta (Dante); d’acuti strali Ambe carche le mani (Caro); l’ombra [...] margini convergenti formano un angolo acuto. 2. fig. a. Fine, penetrante: vista a., occhio a. (meno com. riferito all’udito); mente a., ingegno a.; persona a., di sottile ingegno, perspicace; per estens., discorso a., critica a., osservazione a., che ...
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obiettivo
(o obbiettivo) agg. e s. m. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto; i sign. 2 e 3 ne derivano attraverso l’uso sostantivato delle espressioni originarie vetro obiettivo [...] del malato eseguito dal medico con l’ausilio dei proprî sensi (vista: ispezione; tatto: palpazione; udito: percussione, auscultazione) e di alcuni semplici strumenti (sfigmomanometro, stetoscopio, martello percussore per provocare riflessi, ecc ...
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rumore
rumóre (ant. o letter. romóre) s. m. [lat. rumor -ōris]. – 1. a. Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica: il mondo [...] (possono produrre nell’uomo effetti nocivi, sia acustici, che vanno da varî gradi di disturbi alla perdita totale dell’udito, sia non acustici, consistenti in cefalea, nausea, anoressia, disturbi psichici). È voce di largo uso e di sign. molto ...
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profetto
profètto s. m. – Forma arcaica per profitto, derivata direttamente dal lat. profectus -us (mentre profitto passa per il tramite del fr. profit): s’avisò, per ciò che udito aveva che astuti uomini [...] erano, che d’alcuna altra parte ... dovesser trarre profetti grandissimi (Boccaccio) ...
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assordamento
assordaménto s. m. [der. di assordare]. – L’assordare, l’essere assordato. In acustica, fenomeno per cui un suono, pur d’intensità notevolmente superiore a quella corrispondente alla soglia [...] di udibilità, cessa di essere udito perché coperto da un altro d’intensità superiore. ...
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assordire
v. tr. e intr. [der. di sordo] (io assordisco, tu assordisci, ecc.). – Lo stesso, ma meno com., che assordare. Più frequente come intr. (aus. essere), diventare sordo, perdere la facoltà dell’udito: [...] è assordito improvvisamente. Con la particella pron., perdere sonorità, risonanza, detto di suoni o strumenti musicali: sente d’improvviso lo strumento assordirsi sotto le sue mani (D’Annunzio); in fonetica, ...
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ombroso
ombróso agg. [dal lat. umbrosus, der. di umbra «ombra1»]. – 1. Pieno d’ombra: strada o.; un’o. valletta; giardino o.; L’aura gentil che rasserena i poggi Destando i fior per questo o. bosco (Petrarca); [...] determinati oggetti (per es., i puledri nei primi giorni di ritorno dal pascolo, i cavalli che vedono male o hanno l’udito poco sviluppato). b. Per analogia, di persona suscettibile, facile a impermalirsi, a mettersi in sospetto: è un vecchio o.; ha ...
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omei1
omèi1 interiez. – Variante ant. di ohimè, oimè: Nascosamente gli occhi tuttavia Drizzava alla finestra, ove l’omei Prima di Palemone udito avia (Boccaccio); soprattutto usata come s. m. pl., nel [...] senso di «lamenti, voci di dolore»: Dopo tanti sospiri e tanti omei, Amor, non veggo quel bel viso adorno (Lorenzo il Magnifico); Più scorte note a lei Amore insegna e più soavi omei (Carducci). Per estens., ...
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udito Funzione sensoriale specifica degli animali, che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo (orecchio nel caso di Vertebrati, organi timpanali nel...
udito
Funzione sensoriale che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo dal mezzo elastico in cui esso si trova. L’organo dell’u. è l’orecchio, che...