lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] ., di persona che sparla volentieri o è pronta a rispondere (v. lingua, n. 1 b); avere le orecchie l., aver l’udito fine (soprattutto di chi sta a spiare), oppure, per allusione all’asino, essere ignorante; fare il muso l., imbronciarsi, mostrare nel ...
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costrutto2
costrutto2 s. m. [uso sostantivato di costrutto1]. – 1. Ordinato accostamento delle parole nella frase, in modo da esprimere un concetto determinato; o la frase stessa: vidi che con riso Udito [...] avëan l’ultimo costrutto (Dante). Più comunem., struttura sintattica di una proposizione o d’un periodo: c. regolare, irregolare; c. italiano, antiquato, latineggiante. 2. Concetto, senso sostanziale di ...
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ortoacusia
ortoacuṡìa s. f. [comp. di orto- e gr. ἄκουσις «percezione uditiva»]. – Nel linguaggio medico (in contrapp. a iper- e ipoacusia), normale capacità uditiva; anche, profilassi e trattamento [...] dei disturbi dell’udito. ...
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petroso
petróso agg. [dal lat. petrosus, der. di petra «pietra»]. – 1. Sassoso, pieno di pietre, scavato nella pietra, rupestre; è forma più letter. di pietroso: bello di fama e di sventura Baciò la [...] la sua particolare durezza), la porzione più complessa dell’osso temporale, quella che è in rapporto con l’organo dell’udito, nel cui spessore sono scavate delle cavità ossee (cavità petrose), in comunicazione fra loro; nervi p., rami collaterali del ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] in collo (o in gola); conoscere, saper leggere le n.; per estens., il suono stesso corrispondente a ciascun segno, così com’è udito quando è prodotto dalla voce umana o da uno strumento: le sette n. della scala diatonica; intonare la prima n. di una ...
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mielato
(o melato) agg. [der. di miele]. – 1. a. Condito o addolcito col miele: vivanda m.; vino mielato. b. fig. Dolce come il miele, detto spec. di parole, atti, comportamenti, per lo più insinuanti [...] , con quei gesti con quei ghigni mielati, con quelle smorfie imploranti, ironicamente imploranti! (Bassani); anche, gradevole all’udito, melodioso: una voce bianca e mielata rispose (Soldati). Anticam., anche di persona: ella era più melata che ’l ...
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nascere
nàscere v. intr. [lat. nasci, da una radice indoeur. presente anche nei temi lat. gen-, gign- e nel gr. γίγνομαι «nascere, diventare»] (io nasco, tu nasci, ecc.; pass. rem. nàcqui, nascésti, [...] , di cose che si manifestano all’improvviso e in gran quantità; sentirebbe n. l’erba, riferito a persona che ha l’udito finissimo. b. Di formazioni naturali o patologiche che spuntano o crescono sul corpo: gli sono nati i primi denti; comincia a ...
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discorrere
discórrere v. intr. [dal lat. discurrĕre («correre qua e là», poi fig.), comp. di dis-1 e currĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere nel sign. 1, avere nel sign. 2). – 1. letter. [...] sign. di scorrere verso un luogo (detto di liquidi), e di derivare: da questo ... discorse uno uso quasi davanti mai non udito (Boccaccio). 2. a. Parlare ragionatamente su qualche argomento, svolgendo una serie d’idee (ma in modo piano e pacato, non ...
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labirinto
(meno com. laberinto) s. m. [dal lat. labyrinthus, gr. λαβύρινϑος, voce di origine preellenica]. – 1. Nome di alcune leggendarie costruzioni architettoniche dell’antichità, di struttura ingegnosa [...] tra loro comunicanti (l. osseo), che costituiscono l’orecchio interno dell’uomo e degli altri vertebrati, sede dell’organo dell’udito e dell’equilibrio; è situato nello spessore della rocca petrosa dell’osso temporale, e contiene nel suo interno una ...
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paso
paṡo agg. [lat. pansus «aperto»], ant. – Aperto: La vostra borsa sempre a bocca pasa, Per la miglior vivanda di Toscana (Folgóre da San Gimignano); Se vuoi sentire, tien l’udito paso (Cecco d’Ascoli). ...
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udito Funzione sensoriale specifica degli animali, che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo (orecchio nel caso di Vertebrati, organi timpanali nel...
udito
Funzione sensoriale che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo dal mezzo elastico in cui esso si trova. L’organo dell’u. è l’orecchio, che...