momotidi
momòtidi s. m. pl. [lat. scient. Momotidae, dal nome del genere Momotus: v. motmot]. – Famiglia di uccelli dell’America Merid., dell’ordine dei coraciformi: vi appartengono uccelli silvani affini [...] alla ghiandaia marina, con becco lungo a margini seghettati, un ciuffo di penne nere sulla gola e sul mento, e le timoniere centrali della coda molto allungate, con la rachide nuda, ad eccezione dell’estremità, ...
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chionididi
chionìdidi s. m. pl. [lat. scient. Chionididae, dal nome del genere Chionis, der. del gr. χιών «neve», per le penne bianche]. – Famiglia di uccelli dell’ordine caradriformi, comprendente due [...] specie appartenenti al genere Chionis, con becco breve e ricurvo, con placca cornea superiore, che ricopre le narici, e piumaggio candido, diffuse nelle regioni periantartiche; si cibano di carogne e uova di uccelli. ...
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pica1
pica1 s. f. [dal lat. pica]. – 1. a. Nome letter. della gazza (lat. scient. Pica pica): l’ingorda pica, L’importuna cornice, il corvo impuro (L. Alamanni); assaporava il suo trionfo, loquace quanto [...] Piero, re di Tessaglia, che, secondo il mito, furono trasformate in gazze per avere sfidato nel canto le Muse. b. Nome region. degli uccelli ghiandaia e ghiandaia marina, gazza marina, pulcinella di mare. c. Nella classificazione zoologica, genere di ...
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diavolaccio
diavolàccio s. m. [der. di diavolo]. – 1. Peggiorativo di diavolo, di solito riferito a persona in tono di bonario compatimento: un buon d.; un povero diavolaccio. 2. Dispositivo per la caccia [...] notturna agli uccelli, consistente in una lanterna collocata su un palo e circondata da un sistema di bacchette invischiate, disposte come la trama di una ragnatela, nella quale incappano gli uccelli attratti dalla luce. ...
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curare
v. tr. [lat. cūrare, der. di cura «cura»]. – 1. a. Fare oggetto delle proprie cure, attendere con premura e diligenza a una cosa o a una persona: c. la famiglia, c. l’educazione dei figli; c. [...] saetta né di pietra, alla nave si fece accostare (Boccaccio). 5. Con uso assol., come termine di caccia, detto degli uccelli, credere ai giochi, agli allettamenti e ad altri artifici predisposti dall’uomo a scopo di caccia e uccellagione; si dice che ...
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fregata3
fregata3 s. f. [uso metaforico della voce prec., per la rapidità nel volo]. – Genere di uccelli (lat. scient. Fregata, sinon. Tachypetes) dell’ordine pelecaniformi: hanno corpo svelto e robusto, [...] becco lungo, ali strette, lunghe e aguzze, coda lunghissima e biforcuta; la specie più conosciuta, Fregata aquila, è un volatore eccellente, che vive sui mari delle regioni tropicali, nutrendosi di pesci, di giovani uccelli e piccoli mammiferi. ...
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limicolo
limìcolo agg. e s. m. [dal lat. tardo limicŏla, comp. di limus «limo» e -cŏla «-colo»]. – 1. agg. In biologia, che abita luoghi fangosi, paludosi: fauna l., animali l., il complesso faunistico [...] in essa contenute. 2. Come s. m. pl., limicoli (lat. scient. Limicolae), in zoologia, ordine di uccelli nel quale erano compresi tutti gli «uccelli di ripa», che nella classificazione attuale sono invece riuniti insieme con i gabbiani nell’ordine dei ...
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astrilda
s. m. o f. [dal nome del genere Estrilda, da una voce indigena dell’Africa (v. estrildidi)] (pl. –i). – In zoologia, nome di varie specie di uccelli passeriformi della famiglia estrildidi, appartenenti [...] a diversi generi, diffusi in Africa, Asia e Australia, di piccole dimensioni, variopinti, facilmente allevabili in cattività, tanto da essere tra gli uccelli più comunemente tenuti in gabbia. ...
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uccellagione
uccellagióne s. f. [der. di uccellare2]. – 1. L’attività, e anche la pratica, la tecnica di uccellare, cioè di catturare vivi gli uccelli selvatici con trappole, reti, lacci, panie o vischio: [...] (u. fissa, u. vagante); l’u. è attualmente consentita solo a scopo di ripopolamento o di studio; indicando la specie di uccelli: u. alle starne o di starne (e Uccellagione di starne, titolo di un poemetto in ottave di Lorenzo il Magnifico, noto anche ...
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uccellaia
uccellàia s. f. [der. di uccello], raro. – 1. Gran quantità di uccelli; uccellame (di solito in senso spreg.): tutta questa u. fa un chiasso assordante. 2. Uccellare (s. m.), cioè il luogo [...] dove si fa la posta agli uccelli per catturarli. ...
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Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi.
Morfologia
Il corpo degli U. è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo durante la deambulazione e il riposo....
(gr. ῎Ορνιϑες) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 414, agli inizi della spedizione di Sicilia.
Prende il nome dagli uccelli che compongono il coro; questi, dapprima contrari, divengono...