paniuzza
s. f. [der. di pania1]. – Ciascuno dei fuscelli o dei sottili steli vegetali impaniati, disposti a spina di pesce nelle tacche dei vergoni o in altre tese per catturare gli uccelli. ...
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paniuzzo
s. m. [der. di pania1], tosc. – Rametto o fuscello impaniato per la cattura di piccoli uccelli: passavamo ore e ore lungo le strade a metter paniuzzi tra i cardi dei cigli per acchiappar cardellini [...] (Soffici) ...
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porfirione
porfirióne s. m. [lat. scient. Porphyrio, dal lat. class. porphyrio -onis, gr. πορϕυρίων -ωνος (der. di πορϕύρα «porpora»), che indicavano una delle specie di folaga o di pollo sultano (caratterizzate [...] l’una e l’altra dal colore rosso di alcune parti del corpo)]. – Genere di uccelli della famiglia rallidi, rappresentati in Africa e in America da tre specie (di cui una ormai estinta), note con il nome di polli sultani, di abitudini simili alla ...
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pigliamosche
pigliamósche s. m. [comp. di pigliare e mosca], invar. – 1. Arnese per catturare le mosche, lo stesso che acchiappamosche, anche in funzione attributiva: carta pigliamosche. 2. In zoologia, [...] nome di varî uccelli passeriformi della famiglia muscicapidi, e in partic. di Muscicapa striata, detto anche acchiappamosche, di medie dimensioni, grigio bruno sul dorso, bianchiccio sul ventre, estivante e comune in Italia; è così chiamato perché si ...
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calcinaccio
calcinàccio s. m. [der. di calcina]. – 1. Frammento di calce secca, pezzo d’intonaco staccato o caduto dai muri: un mucchio di calcinacci; dai muri vecchi casca sempre qualche c.; al plur., [...] per estens., rovine: non sono rimasti che calcinacci. 2. a. Sterco rassodato degli uccelli o dei pulcini, i quali, non potendolo espellere, si ammalano. b. Il male stesso che ne consegue. 3. Malattia del baco da seta, lo stesso che calcino. ...
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pronostico
pronòstico (non com. prognòstico) s. m. [dal lat. prognostĭcum, gr. προγνωστικόν, neutro sostantivato dell’agg. προγνωστικός, der. di πρόγνωσις «prescienza» (v. prognosi)] (pl. -ci). – 1. [...] tratto da una interpretazione astrologica dei segni celesti o da altri eventi ritenuti segni premonitori (sogni, volo di uccelli, carte, ecc.), o anche più semplicemente fondato su ipotesi o esperienze personali: fare, trarre, formulare un p.; fare ...
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ambliceri
amblìceri s. m. pl. [lat. scient. Amblycera, comp. di ambly- «ambli-» e del gr. κέρας «corno1»]. – Sottordine di insetti mallofagi, ectoparassiti di uccelli e mammiferi (la maggior parte delle [...] specie sono comunem. note col nome di pidocchio pollino) ...
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etospecie
etospècie s. f. [comp. di eto- e specie], invar. – In biologia, specie che è possibile distinguere da un’altra morfologicamente molto simile sulla base di un diverso comportamento, come per [...] es. il modo di filare il bozzolo dei bruchi (per le farfalle), o il rituale di corteggiamento (per gli uccelli). ...
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ambliornite
s. m. [lat. scient. Amblyornis, comp. di ambly- «ambli-» e del gr. ὄρνις «uccello»]. – Genere di uccelli del paradiso e nome di alcune sue specie, come l’a. disadorno e l’a. dal ciuffo arancione, [...] che vivono nelle foreste montane della Nuova Guinea ...
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cicaleccio
cicaléccio s. m. [der. di cicalare]. – Il cicalare di più persone insieme; chiacchierio frivolo: davamo al c. il tempo del pranzo, quello del passeggio e tutta la sera (Pellico); estens., [...] lungo cinguettìo d’uccelli. ...
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Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi.
Morfologia
Il corpo degli U. è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo durante la deambulazione e il riposo....
(gr. ῎Ορνιϑες) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 414, agli inizi della spedizione di Sicilia.
Prende il nome dagli uccelli che compongono il coro; questi, dapprima contrari, divengono...