icneumone
icnèumone s. m. [dal lat. ichneumon -ŏnis, che è dal gr. ἰχνεύμων -ονος, propr. «che segue le tracce», der. di ἰχνεύω «andare sulle orme»]. – Specie di carnivori viverridi (Herpestes ichneumon), [...] con i nomi di mangusta i. o i. egiziano (perché ritenuti sacri dagli antichi Egizî), diffusi in Africa e Asia, con arti corti e unghie non retrattili; distruggono ratti, uccelli, rettili, e sono capaci di sostenere lotte con i serpenti più velenosi. ...
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nain
naìn s. m. – Tappeto persiano prodotto nella cittadina di Nain, posta a un centinaio di chilometri a est di Isfahan, in Iran. Il campo, che raramente ha il medaglione centrale, presenta una fitta [...] decorazione di tipo naturalistico (alberi, uccelli, animali), che spesso spicca su un fondo scuro. I colori della decorazione e della bordura, che sono solitamente bianco, avorio, beige, rosa, azzurro e verde chiari, creano in questi tappeti un ...
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mangiaragni
s. m. [comp. di mangiare2 e ragno]. – In zoologia, nome dato alle varie specie di uccelli della famiglia nettarinidi, appartenenti al genere Arachnothera, che vivono nei boschi montani della [...] regione indomalese; sono attivi cacciatori di insetti e anche di ragni che catturano librandosi davanti alle ragnatele costruite tra i rami: hanno struttura massicia, tinte vivaci, lungo becco, piegato ...
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ragna
s. f. [lat. aranea «ragno, ragnatela»; v. ragno]. – 1. a. ant. Ragno: O folle Aragne, sì vedea io te Già mezza ragna (Dante), già parzialmente trasformata in ragno. b. Ragnatela: Come ragne fra [...] e allargandosi, formano come delle ragnatele. 3. a. Rete multipla, a fili e maglie sottili, usata per la cattura di piccoli uccelli. In usi fig., trama, insidia, tranello: tendere la r., cadere nella r.; Tal signoreggia e va con la testa alta, Che ...
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omeosmotico
omeosmòtico agg. [comp. di omeo- e osmotico] (pl. m. -ci). – In zoologia (in contrapp. a pecilosmotico), detto di animali (rettili, uccelli, mammiferi) in grado di mantenere costante il contenuto [...] in sali dei loro liquidi interni, indipendentemente dalle condizioni esterne ...
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scafare
v. tr. [der. del roman. scafa «baccello»], region. – 1. a. Propriam., togliere dal baccello: s. le fave. b. In senso fig., fam., rendere meno rozzo e impacciato, conferire spigliatezza e sicurezza [...] e disinvoltura: da quando è venuta in città si è molto scafata. 2. Nel rifl., scafarsi, con riferimento a uccelli, spec. gallinacei, fare il bagno di sabbia, cioè starnazzare nella sabbia asciutta per liberarsi dei parassiti. ◆ Part. pass. scafato ...
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barba1
barba1 s. f. [lat. barba]. – 1. a. L’insieme dei peli che coprono le guance e il mento dell’uomo: b. lunga, corta; b. folta, rada; b. bianca, bionda, rossa, nera; b. a punta o a pizzo, a spazzola; [...] alcune regioni d’Italia, le cuscute. b. Ciascuno dei due processi laterali, di sostanza cornea, del vessillo delle penne degli uccelli, inseriti sui due lati del rachide; su essi si inseriscono le barbule, che a loro volta portano le barbicelle e, in ...
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omeostasi
omeòstaṡi (meno com. omeostàṡi) s. f. [comp. di omeo- e -stasi]. – In biologia, l’attitudine propria degli organismi viventi, siano essi cellule, individui singoli o comunità, a mantenere in [...] materiali ed energia attraverso il sistema stesso: ne è un esempio la capacità, propria dei mammiferi e degli uccelli, di mantenere la temperatura corporea ottimale al variare della temperatura esterna e della quantità di calore prodotto nei processi ...
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ragnola
ragnòla (letter. ragnuòla) s. f. [dim. di ragna]. – Rete a tre panni, più fine e leggera della ragna, per catturare piccoli uccelli, usata anche come rete mobile a sbarramento di terreni provvisti [...] di cespugli e alberi, e perciò spesso per bracconaggio ...
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saccobronco
saccobrónco s. m. [comp. di sacco e bronco2] (pl. -chi). – In zoologia, ciascuno dei bronchi che fanno comunicare i sacchi aerei degli uccelli con i polmoni. ...
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Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi.
Morfologia
Il corpo degli U. è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo durante la deambulazione e il riposo....
(gr. ῎Ορνιϑες) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 414, agli inizi della spedizione di Sicilia.
Prende il nome dagli uccelli che compongono il coro; questi, dapprima contrari, divengono...