uncino
s. m. [dal lat. uncinus, der. di uncus «uncino, arpione», e questo dal gr. ὄγκος]. – 1. Arnese di metallo, ricurvo e per lo più adunco, che serve per afferrare o appendere qualcosa: il secchio [...] dell’ippocampo. 4. In zoologia, nome delle formazioni microscopiche, chiamate anche amuli, portate dalle barbule delle penne degli uccelli e che servono ad ancorare le barbule fra loro dando coesione ed elasticità al vessillo. 5. Nel pugilato, sinon ...
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voluta
s. f. [dal lat. voluta, der. di volutus, part. pass. di volvĕre «volgere»]. – 1. Avvolgimento a forma di spirale, come movimento: il fumo s’innalzava a lente v.; nell’aria volavano stormi di uccelli, [...] girando in grandi v. (C. Levi); o come conformazione: le v. del guscio delle chiocciole; inclina Pensosa l’orecchio Su la conca marina E ascolta la romba Della v. (D’Annunzio). 2. a. In architettura, motivo ...
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chiucchiurlaia
chiucchiurlàia s. f. [der. di chiucchiurlare], tosc. – 1. Rumore confuso di più persone insieme; chiacchiericcio; canto di più uccelli riuniti. 2. Discorso sconclusionato; cerimonia insulsa. ...
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valico1
vàlico1 (ant. o poet. valco) s. m. [der. di valicare1] (pl. -chi). – 1. a. L’azione, il fatto di valicare, di passare da una parte all’altra di montagne e catene montuose: il v. delle Alpi da [...] come, per es., calcescisti e gessi. Nel linguaggio venatorio, il punto o il luogo per cui passano con maggior frequenza gli uccelli durante le migrazioni, o per cui passa la selvaggina da pelo inseguita dai cani: appostarsi al valico. 3. ant. e raro ...
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zacchera
zàcchera s. f. [prob. dal longob. *zahar «goccia»]. – 1. a. Piccola chiazza di mota che resta attaccata sui vestiti o sulle scarpe di chi cammina tra il fango, o si schizza o viene schizzato [...] di zacchere. b. Grumo di fango o di sterco che resta attaccato alla lana delle parti posteriori degli ovini, alle piume di uccelli, e sim. 2. fig., non com. Bagattella, inezia, cosetta di poco conto, insignificante: Quel ch’io gli ho fatto mi pare ...
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pentastomiasi
pentastomìaṡi s. f. [der. di pentastom(idi), col suff. -iasi]. – Parassitosi provocata da pentastomidi in diverse specie di vertebrati (uccelli, rettili, mammiferi) e occasionalmente nell’uomo, [...] che si può contrarre mangiando verdure crude contaminate dalle secrezioni nasali e dalle feci di animali parassitati o manipolando rettili parassitati: la forma umana della parassitosi può decorrere del ...
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mesozoico
meṡożòico agg. e s. m. [comp. di meso- e -zoico] (pl. m. -ci). – In geologia, la terza delle grandi suddivisioni della storia geologica della Terra (detta anche era secondaria), compresa all’incirca [...] cui seguono clima umido, trasgressioni marine e depositi marini; nella flora compaiono le prime fanerogame angiosperme mentre nella fauna si verifica un eccezionale sviluppo dei rettili, la comparsa degli uccelli e quella dei primi mammiferi. ...
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fregatidi
fregàtidi s. m. pl. [lat. scient. Fregatidae, dal nome del genere Fregata]. – Famiglia di uccelli pelecaniformi comprendente cinque specie note come fregata. ...
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unghiello
unghièllo (ant. o pop. tosc. ugnèllo) s. m. [dim. di unghia]. – Tipo assai diffuso di unghia (detta anche unghia falcata), allungata e compressa, che si ritrova nei rettili, negli uccelli e [...] in gran parte dei mammiferi: è caratterizzato dall’incurvamento della lamina ungueale in senso ventrale e in senso trasversale; il polpastrello è, in questi casi, sporgente e rilevato a cuscinetto ...
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chiurlo
s. m. [voce onomatopeica, dal grido chiù dell’uccello]. – 1. Uccello della famiglia caradridi (Numenius arquata), detto anche ch. maggiore, comune in Italia, lungo anche una settantina di centimetri, [...] ). 3. fig., pop. tosc. Uomo sciocco, grullo: coloro erano ... naturalmente ch. e ignorantissimi (Magalotti). 4. Specie di caccia agli uccelli che si fa nei boschi, con civetta, fischi e panie. ◆ Dim. chiurlétto; accr. chiurlòtto (anche come nomi del ...
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Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi.
Morfologia
Il corpo degli U. è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo durante la deambulazione e il riposo....
(gr. ῎Ορνιϑες) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 414, agli inizi della spedizione di Sicilia.
Prende il nome dagli uccelli che compongono il coro; questi, dapprima contrari, divengono...