mobbing
‹mòbiṅ› s. ingl. [der. di (to) mob «assalire» e «molestare, angariare»; quindi «molestia, angheria»], usato in ital. al masch. – 1. In etologia, l’insieme dei comportamenti aggressivi assunti [...] da un gruppo di potenziali prede (per es., da uccelli passeriformi) nei confronti di un predatore (per es., un falco) per intimorirlo e dissuaderlo dall’attacco. 2. Forma di molestia psicologica esercitata sul personale delle aziende, consistente ...
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saxicola
saxìcola s. f. [lat. scient. Saxicola, comp. del lat. class. saxum «sasso» e -cŏla «-colo»]. – Genere di uccelli con numerose specie, tra cui due italiane, lo stiaccino e il santimpalo. ...
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tecca2
técca2 s. f. [affine a teccola2]. – Altro nome usato nell’Italia centr. per gli uccelli pittima minore e pittima reale (questa è detta anche técchia). ...
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screziato
agg. [part. pass. di screziare]. – 1. a. Cosparso di colori diversi; variopinto: tra gli uccelli, i maschi hanno le penne più s. delle femmine; in partic., che presenta, su un fondo di colore [...] unito, striature o chiazze di colore diverso: la pelle s. della tigre, del leopardo; un cavallo dal manto s.; anche riferito al colore stesso che fa da fondo: giallo s. di rosso e verde; bianco s. di macchie ...
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rosignolo
roṡignòlo (o ruṡignòlo; meno com. roṡignuòlo e ruṡignuòlo) s. m. [dal provenz. rosinhol, che è il lat. *lusciniolus, dim. di luscinia «usignolo»]. – Varianti ant. o letter. o region. di usignolo: [...] (Carducci); come un coro di bei rosignoli è attraversato dallo strido d’un gufo (Bacchelli). Come nome region. di altri uccelli: r. di muraglia, r. marino, r. di palude, nomi dati nell’Italia centrale rispettivam. al codirosso, al cannareccione, alla ...
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strozziere
strozzière s. m. [dal fr. autoursier, der. di autour «astore»], ant. – Chi aveva l’incarico di custodire e ammaestrare alla caccia gli uccelli rapaci usati nella falconeria: lo strozziere [...] ha richiamato lo sparviero (D’Annunzio) ...
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spiccare
v. tr. e intr. [tratto da appiccare, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 1) a a-] (io spicco, tu spicchi, ecc.). – 1. tr. È il contrario di appiccare, e ha quindi il valore fondamentale [...] che si spiccano bene). b. S. un salto, slanciarsi di scatto per saltare; s. il volo, lanciarsi in volo, detto soprattutto di uccelli; in senso fig., s. il volo (ma più com. prendere il volo), fuggire, staccarsi da un ambiente, da una condizione di ...
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carena
carèna s. f. [lat. carīna, attrav. il genovese]. – 1. a. Parte immersa dello scafo di una nave, detta anche opera viva; si distingue in: c. ordinaria, se nel moto non cambia sensibilmente di immersione; [...] delle fosse nasali; c. uretrale della vagina (o tubercolo vaginale), situata in prossimità dell’orifizio uretrale; negli uccelli carenati, c. dello sterno (lat. scient. crista sterni), robusta cresta ossea longitudinale, sulla quale s’inseriscono i ...
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ellerone
elleróne s. m. [der. di ellera]. – Qualsiasi albero di alto fusto (generalm. quercia) sul quale si abbarbica una pianta fruttificante di edera; è nome in uso soprattutto fra i cacciatori, i [...] quali prescelgono questi alberi per gli appostamenti, essendo gli uccelli, e spec. i tordi, attratti dai frutti maturi dell’edera. ...
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Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi.
Morfologia
Il corpo degli U. è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo durante la deambulazione e il riposo....
(gr. ῎Ορνιϑες) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 414, agli inizi della spedizione di Sicilia.
Prende il nome dagli uccelli che compongono il coro; questi, dapprima contrari, divengono...