piantaggine
piantàggine s. f. [lat. plantago -gĭnis, der. di planta «pianta»]. – Nome delle varie specie di piante del genere Plantago, della famiglia plantaginacee; tra esse, oltre alla p. minore, nota [...] all’estremità di scapi eretti, angolosi e di solito pubescenti; la pianta (intera o in alcune sue parti) è utilizzata per le proprietà astringenti, depurative, diuretiche, come quelle dell’arnoglossa, e le infruttescenze come becchime per uccelli. ...
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iridescente
iridescènte agg. [der. di iride]. – Di corpo o superficie che presenta i colori dell’iride soprattutto se ha riflessi mobili e cangianti: calici di cristallo i.; uccelli con le penne (o con [...] le piume) i.; i riflessi i. di un brillante. In botanica, detto di alcune alghe rodofite e feofite che, se colpite da forte luce, la riflettono mostrando un’iridescenza azzurrina o verdiccia ...
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accivettare
v. tr. [der. di civetta] (io accivétto, ecc.). – Richiamare, attrarre con la civetta gli uccelli inesperti, come pratica di uccellagione; fig., adescare: a. i gonzi; donne scaltre che sanno [...] accivettare. ◆ Part. pass. accivettato, anche come agg.: uccello accivettato, esperto, scaltrito, che, scampato una volta dalla pania, non si lascia più attrarre dalla civetta. ...
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scopidi
scòpidi s. m. [lat. scient. Scopidae, dal nome del genere Scopus, che è dal gr. σκοπός «esploratore»]. – Famiglia di uccelli ciconiformi, con l’unica specie Scopus umbretta, diffusa nelle zone [...] umide dell’Africa centrale e meridionale, nota come uccello martello, per la particolare forma del capo, con becco grande e compresso lateralmente, e folto ciuffo di peli sulla nuca; ha circa 50 cm di lunghezza, con piumaggio bruno uniforme e lunghe ...
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rettili
rèttili s. m. pl. [lat. scient. Reptilia, neutro pl., sostantivato, dell’agg. lat. reptĭlis: v. rettile1 e rettile2]. – In zoologia, classe di vertebrati tetrapodi (o secondariamente apodi), [...] , nel sign. 3) durante l’era secondaria, e da essi si svilupparono le linee che diedero origine agli uccelli e ai mammiferi. I rettili attuali sono riuniti negli ordini dei cheloni (tartarughe), rincocefali (il tuatara), loricati (coccodrilli ...
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rettiliano
agg. [der. di rettile2]. – In zoologia, che si riferisce ai rettili, di rettile: uccelli che conservano caratteri rettiliani. ...
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spaventapasseri
spaventapàsseri s. m. [comp. di spaventare e passero]. – 1. Fantoccio fatto di vecchi indumenti e stracci, che viene collocato in mezzo ai campi per spaventare i passeri e gli altri uccelli [...] granivori. 2. In senso fig., persona magra, sparuta, o brutta e mal vestita: sembra uno s.; con quel cappellaccio sei proprio uno spaventapasseri ...
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formicaridi
formicàridi s. m. pl. [lat. scient. Formicariidae, dal nome del genere Formicarius, der. del lat. formica «formica1»]. – Famiglia di uccelli insettivori dell’ordine passeriformi, con molte [...] specie sudamericane, così chiamati perché talvolta seguono gli eserciti migranti delle formiche ...
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grottaione
grottaióne s. m. [affine a gruccione]. – Altro nome comune o region. di varî uccelli, e in partic. del sordone e del gruccione. ...
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Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi.
Morfologia
Il corpo degli U. è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo durante la deambulazione e il riposo....
(gr. ῎Ορνιϑες) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 414, agli inizi della spedizione di Sicilia.
Prende il nome dagli uccelli che compongono il coro; questi, dapprima contrari, divengono...