Pliocene
Pliocène s. m. [comp. di plio- e -cene, termine coniato nel 1833 (ingl. Pliocene) dal geologo scozz. Ch. Lyell]. – In geologia, l’ultima epoca del Neogene (nell’era cenozoica o terziaria), durata [...] della media delle temperature, la flora e la fauna subiscono grandi migrazioni e si avvicinano ai tipi attuali, pur permanendo nella prima forme subtropicali (palme, lauracee, felci), nella seconda forme gigantesche di uccelli e mammiferi. ...
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spannare2
spannare2 v. tr. [der. di panno, col pref. s- (nel sign. 5)], ant. – Nell’uccellagione, far calare i panni della ragna, per prendere gli uccelli; in senso fig., s. la ragna o la rete, sventare [...] una trama: E tu, Orlando, a Parigi n’andrai, Per ispannar qui di Gano ogni rete (Pulci) ...
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osservatorio
osservatòrio s. m. [der. di osservare]. – 1. Luogo o costruzione particolarmente attrezzati per l’osservazione a distanza (come gli o. militari) o per determinate osservazioni, ricerche, [...] ecc. (rispettivam., o. meteorologico, sismico, geomagnetico, vulcanico, ecc.). O. ornitologico, istituzione destinata allo studio degli uccelli, prevalentemente attraverso l’osservazione in natura. 2. estens. a. In senso fig. (e talora scherz.), ogni ...
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tantalo
tàntalo s. m. [lat. scient. Tantalus, dal nome lat., Tantălus, del mitico Tàntalo, divenuto proverbiale per il supplizio a cui fu condannato nell’oltretomba (v. supplizio)]. – Nome comune di [...] quattro specie di uccelli ciconiformi della famiglia ardeidi appartenenti al genere Mycteria, con coda e remiganti primarie nere, becco giallo, testa nuda di colore rossiccio, giallo, o nero: il tantalo malese (Mycteria cinerea), dell’Indocina e ...
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forabosco
forabòsco s. m. [comp. di forare e bosco, per l’abitudine di entrare nel folto delle macchie] (pl. -chi). – Nome region. di due uccelli, lo stiaccino (Saxicola rubetra) e la sterpazzola (Sylvia [...] communis) ...
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gricciaiola
gricciaiòla s. f. [affine a gricciolo]. – Nome region. di varî uccelli, tra cui il beccafico, la capinera, la sterpazzola, la sterpazzolina, l’occhiocotto e la magnanina. ...
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quelea
quèlea s. f. [lat. scient. Quelea, prob. adattam. del nome indigeno africano]. – Genere di uccelli passeriformi ploceidi che comprende una sola specie, la q. beccorosso o lavoratore dal becco [...] rosso (lat. scient. Quelea quelea), dell’Africa sub-sahariana: è un uccelletto monogamo, che vive in stormi numerosi su alberi che ospitano anche più di 500 nidi tessuti con grande abilità; grosso divoratore ...
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musofagidi
muṡofàgidi s. m. pl. [lat. scient. Musophagidae, dal nome del genere Musophaga, comp. del nome del genere Musa «musa1» e -phagus «-fago»]. – Famiglia di uccelli africani dell’ordine cuculiformi, [...] di mole variabile tra quella di una ghiandaia e quella di un corvo: hanno corpo slanciato, collo breve, becco robusto, penne di colore per lo più verde in gradazioni varie (ma il vessillo interno delle ...
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musofagiformi
musofagifórmi s. m. pl. [lat. scient. Musophagiformes, comp. del nome del genere Musophaga e -forme]. – Ordine di uccelli comprendente la sola famiglia musofagidi. ...
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forapaglie
forapàglie (o forapàglia) s. m. [comp. di forare e paglia], invar. – Nome di varî uccelli passeracei della famiglia silvidi, il più comune dei quali, Acrocephalus schoenobaenus, è un piccolo [...] uccello insettivoro, di colore bruno nerastro sul dorso, con qualche striscia più chiara sul capo, e bianco giallastro sul ventre: nidifica tra le canne, ma vive, in autunno, anche nei campi, lontano dalle acque; in Italia è estivo, assai copioso ...
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Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi.
Morfologia
Il corpo degli U. è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo durante la deambulazione e il riposo....
(gr. ῎Ορνιϑες) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 414, agli inizi della spedizione di Sicilia.
Prende il nome dagli uccelli che compongono il coro; questi, dapprima contrari, divengono...