anisodattilo
aniṡodàttilo agg. e s. m. [comp. di aniso- e dattilo]. – 1. agg. In zoologia, piede a., il piede degli uccelli in cui il dito mediano e l’esterno sono riuniti per tutta la loro lunghezza [...] e ambedue rivestiti della pelle come un unico dito (così nel martin pescatore). 2. s. m. Nella classificazione zoologica, genere di coleotteri adefagi (lat. scient. Anisodactylus) della famiglia dei carabidi ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] . libro mastro (v. mastro, nel sign. 2); barba, radice m., fittone principale di una pianta; penne m., le remiganti primarie degli uccelli (locuz. usata quasi solo in senso fig.: v. penna, n. 1 a). Nelle costruzioni civili, si dice di struttura (muro ...
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pastoia
pastóia s. f. [lat. tardo pastōria, der. di pastus -us «pascolo, pastura»]. – 1. Fune che viene legata alle zampe anteriori delle bestie al pascolo perché non si allontanino, o con cui si unisce [...] dei cavalli per far loro apprendere l’ambio. Analogam., la cordicella, il cappio o altro impedimento che trattiene gli uccelli da caccia (per es., falchi) impedendo loro di evadere. In similitudini, con riferimento a persona: cammina come se avesse ...
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punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia [...] soltanto con due p.; una p. abile, formidabile. Meno com., per metonimia, l’intero gruppo disposto a punta: una p. di uccelli, di bestiame; una p. di soldati, un gruppo di soldati disposti a cuneo per effettuare un’esplorazione o un assalto (di qui ...
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ventricolo
ventrìcolo s. m. [dal lat. ventricŭlus, dim. di venter -tris «ventre»]. – 1. Sinon. di stomaco, disusato nel linguaggio medico ma ancora vivo in qualche uso region. popolare. 2. In zoologia [...] stomaco o a una sua parte: nei ruminanti, la quarta cavità, ghiandolare, dello stomaco, detta anche abomaso; negli uccelli, v. succenturiato, la parte posteriore, muscolare, dello stomaco, detta anche gisiere (o gesiere) e più comunem. ventriglio ...
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quattrocchi
quattròcchi (o quattr’òcchi) s. m. (nel sign. 1, se riferito a donna, anche femm.). – 1. a. Appellativo scherz. o canzonatorio di chi porta occhiali: senti, q., non vedi che ci sto io qua? [...] un discorso a q., e sim. (con riferimento a due persone), da soli, in disparte, senza testimoni. 2. a. Nome degli uccelli anatidi del genere Bucephala, e in partic. della specie Bucephala clangula, che nidifica nelle terre artiche e subartiche, e in ...
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cerile
cèrile s. m. [lat. scient. Ceryle, dal gr. κηρύλος: v. cerilo]. – Genere di uccelli della famiglia alcedinidi, che si nutre di pesci catturati nei fiumi o negli stagni; molte specie vivono in [...] America, alcune in Africa e Asia ...
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gressori
gressóri s. m. pl. [lat. scient. Gressores, der. del lat. class. gressus «passo, cammino»]. – In zoologia: 1. Ordine di uccelli che, in vecchie classificazioni, comprendeva cicogne, spatole, [...] aironi e mignattai, tutti caratterizzati da un becco allungato e cuneato, duro, ali lunghe e ampie, tarsi lunghi, piede adatto a posarsi sui rami. 2. Divisione degli insetti ortotteri, che comprende i ...
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spaniare
v. tr. e intr. [der. di pania1, col pref. s- (nel sign. 3)] (io spànio, ecc.). – 1. a. tr. Liberare un uccello dalla pania in cui era rimasto preso. b. Come intr. pron., liberarsi dalla pania: [...] tordo era riuscito a spaniarsi; in senso fig., non com., liberarsi da qualche legame, da qualche impaccio. 2. intr. (aus. avere) Togliere le paniuzze con cui si cerca di catturare gli uccelli, sempre con uso assol.: è tardi: spaniamo e andiamocene. ...
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impervio
impèrvio agg. [dal lat. impervius, comp. di in-2 e pervius: v. pervio]. – 1. Di luogo che, per la conformazione del terreno o per ostacoli naturali che si frappongano, non permette o rende difficilissimo [...] obliterato o gravemente stenosato: un tratto i. del tubo digerente; con sign. analogo si parla in zoologia, per es., di uccelli con narici impervie, e sim. b. In botanica, detto dei tubi cribrosi quando sono formati da cellule cribrose con pareti non ...
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Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi.
Morfologia
Il corpo degli U. è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo durante la deambulazione e il riposo....
(gr. ῎Ορνιϑες) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 414, agli inizi della spedizione di Sicilia.
Prende il nome dagli uccelli che compongono il coro; questi, dapprima contrari, divengono...