aquila
àquila s. f. [lat. aquĭla]. – 1. a. Nome di varî uccelli rapaci diurni della famiglia accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. La specie più nota, e a cui più spesso [...] b. Per le sue dimensioni, l’imponenza del volo e le altezze a cui può innalzarsi, è generalm. considerata il re degli uccelli, e quindi assunta come simbolo di potenza, di nobiltà, di altezza d’ingegno, di preminenza: quel segnor de l’altissimo canto ...
Leggi Tutto
occhialino
s. m. [dim. di occhiale]. – 1. Lo stesso che occhialetto. Anche, più genericam., piccolo o grazioso occhiale. 2. Termine con cui Galilei chiamò lo strumento da lui inventato, in seguito denominato [...] microscopio composto (v. microscopio). 3. In zoologia, nome dato a tutte le specie di uccelli della famiglia zosteropidi (detti anche uccelli dagli occhiali): sono piccoli passeriformi dal piumaggio mimetico di colore verdastro, così chiamati per il ...
Leggi Tutto
braca
(ant. e settentr. braga) s. f. [lat. braca, di origine gallica; per lo più al plur., bracae -arum]. – 1. Nome con cui s’indicò in origine (comunem. al plur., brache) un indumento maschile simile [...] fra le gambe, si stringe alla vita di operai che debbono restare sospesi nel vuoto. c. Legatura passata attorno al corpo degli uccelli che servono da zimbello così da lasciare libere le ali e le zampe, per non procurare eccessive sofferenze agli ...
Leggi Tutto
pispolare
v. intr. [der. di pispola] (io pìspolo, ecc.; aus. avere), non com. – 1. Fischiare con la pispola per richiamare gli uccelli. Per estens., con riferimento agli uccelli stessi, cinguettare: [...] i cipressi ci son ancora tutti e due ... e ci vanno ancora sulla sera i passerotti a pispolar d’amore (Papini). 2. Con accezione più generica, fischiare per richiamare l’attenzione di qualcuno: [Tonino] ...
Leggi Tutto
spennazzio
spennazzìo s. m. [der. di penna; cfr. spennazzare]. – L’insieme delle piume e delle penne di uccelli uccisi e divorati da animali predatori (spec. volpi e uccelli rapaci), che rimangono sparse [...] sul terreno ...
Leggi Tutto
fagiano
s. m. (f. -a) [lat. phasianus, dal gr. ϕασιανός, propr. «(uccello) del Fasi», fiume della Colchide, storica e mitica regione sulla costa orientale del Mar Nero]. – 1. Nome di varî uccelli gallinacei [...] diardi), le varie specie di lofura e di lofoforo; il f. di monte o gallo di monte (Lyrurus tetrix) è un uccello di media statura, che vive nelle boscaglie d’alta montagna, anche sulle nostre Alpi: il maschio adulto è nero lucidissimo, con coda ...
Leggi Tutto
serra4
sèrra4 s. f. [etimo incerto]. – Nel linguaggio venatorio, il canto degli uccelli da richiamo al passaggio di altri uccelli della loro specie. ...
Leggi Tutto
cancroma
cancròma s. m. [der. del lat. cancer «granchio», nutrimento preferito di questi uccelli] (pl. -i). – Genere di uccelli della famiglia ardeidi (lat. scient. Cochlearius, sinon. Cancroma), dell’America [...] Centr. e Merid., notevoli per il becco a forma di cucchiaio ...
Leggi Tutto
silvia2
sìlvia2 s. f. [lat. scient. Sylvia, variante grafica del nome proprio femm. lat. Silvia, usato spesso come nomignolo di uccelli (quale, per es., il pettirosso)]. – Genere di uccelli cantatori [...] nostrani appartenenti alla famiglia silvidi dell’ordine dei passeriformi, le cui specie più comuni e note sono la capinera e il beccafico ...
Leggi Tutto
corvo1
còrvo1 (ant. còrbo) s. m. [lat. cŏrvus]. – 1. a. Nome comune delle varie specie di uccelli corvidi del genere Corvus, di diverse dimensioni che vanno dal grosso c. imperiale (Corvus corax) al [...] impresa e sim. È anche voce di scherno e di spregio (come il suo pegg. corvaccio). 2. Con varî attributi, è nome di uccelli non appartenenti alla famiglia corvidi; per es., c. marino e c. di notte, nomi region. del mignattaio e della nitticora; c. di ...
Leggi Tutto
Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi.
Morfologia
Il corpo degli U. è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo durante la deambulazione e il riposo....
(gr. ῎Ορνιϑες) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 414, agli inizi della spedizione di Sicilia.
Prende il nome dagli uccelli che compongono il coro; questi, dapprima contrari, divengono...