sopraelevare
(o soprelevare) v. tr. [dal lat. tardo superelevare, comp. di super «sopra» e elevare «innalzare»] (coniug. come elevare). – 1. a. Rialzare di uno o più piani, costruire cioè uno o più altri [...] piani su un edificio già esistente: s. la casa di un piano, di due piani, o, con altra reggenza: mi hanno dato il permesso di s luoghi intorno, sovrastare: il Falterona si sopraeleva su tutte le altre montagne dell’Appennino tosco-romagnolo; il nuovo ...
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zitella
zitèlla (o żitèlla; region. o meno com. zittèlla, żittèlla) s. f. [femm. di zitello]. – Nell’uso ant., ragazza da marito; giovane donna non sposata: io fo questa cavalla diventare una bella z. [...] casa delle z., presso alcune tribù di lingua munda e dravidica dell’India, capanna ove vivono in comune tutte le occasioni per maritarsi, ma è ancora z.; non gli va bene nessuno a quella, vuole il principe azzurro: finirà per restare zitella. ◆ Dim. ...
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appestare
v. tr. [der. di peste] (io appèsto, ecc.). – 1. Infettare di peste, e per estens. d’altro contagio: a. una persona, una casa; i due colerosi avevano appestato tutto il paese. 2. Più com. in [...] usi fig.: a. Ammorbare, riempire o avvolgere di cattivo odore: c’è un tanfo che appesta l’aria; hai appestato la stanza col fumo del sigaro; il lezzo che usciva da quella stamberga ci appestava tutti. b. Corrompere, guastare moralmente: la corruzione ...
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rimpiattino
s. m. [der. di rimpiattare]. – Nell’espressione fare, giocare a r., gioco di fanciulli, uno dei quali deve ricercare gli altri che si sono nascosti e catturarli simbolicamente raggiungendo [...] la tana (o casa) ogni volta che ne trova uno; il primo giocatore catturato prende il posto del cacciatore al termine della caccia se l’ultimo dei suoi compagni, raggiungendo la tana prima del cacciatore, non riesce a liberarli tutti; lo svolgimento ...
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pernottare
v. intr. [dal lat. pernoctare, der. di nox noctis «notte», col pref. per-1 nel sign. di «attraverso»] (io pernòtto, ecc.; aus. avere). – Trascorrere la notte in un luogo diverso da quello [...] consueto: p. in albergo, in un rifugio, in una tenda, in una casa di contadini; p. all’aperto, in campagna; se non farò in tempo a sbrigare tutti gli affari in giornata, pernotterò a Milano. ...
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schifiltoso
schifiltóso agg. [der. di schifiltà]. – Di gusti difficili, schizzinoso, spec. per i cibi, per la qualità e il modo in cui sono preparati e presentati: è sempre stato s. nel mangiare; in [...] è un problema; per estens., difficile a contentarsi, esigente: certi clienti sono molto s. nella scelta delle stoffe; riceve molte proposte di lavoro, ma è talmente s. che le scarta tutte. ◆ Avv. schifiltosaménte, in modo schifiltoso, dimostrando ...
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silenzioso
silenzióso agg. [dal lat. tardo silentiosus, der. di silentium «silenzio»]. – 1. a. Di luoghi e di tempo, in cui non si sente alcun rumore o suono: una casa s.; una notte silenziosa. b. Di [...] cosa e oggetto, che non fa rumore, che fa poco rumore: procedere a passi cauti e s.; un motore s.; in senso fig., che si esprime in senza fare rumore, senza parlare: uscì silenziosamente dalla stanza; tutti rimasero silenziosamente in ascolto. ...
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eccetera
eccètera locuz. [dal lat. et cetĕra «e le rimanenti cose»]. – E tutte le altre cose, e tutto il resto, e così via. Si scrive comunemente abbreviato in ecc. (ant. ec., alla lat. etc.), e serve [...] lunga enumerazione, una citazione e sim., sostituendo compendiosamente le parole che dovrebbero seguire; per es.: deve provvedere lui atutte le spese di casa, affitto, acqua, gas, luce, ecc.; nei noti versi di Dante «Era già l’ora che volge il disio ...
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sottosopra
sottosópra avv. e agg. [comp. degli avv. sotto e sopra], invar. – 1. Con in alto la parte che normalmente sta in basso; alla rovescia, capovolto: questa cassa è s., rivoltatela!; e questi [...] quei documenti ha messo s. tutti i cassetti; mi scusi se mi presento così, tutta s., ma ero occupata nelle faccende di casa. Con uso di sost. neutro, confusione, scompiglio: che cos’è tutto questo s.?; Ecco il ministro a fare un s. (Giusti). b ...
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sinecismo
s. m. [dal lat. tardo synoecismus, gr. συνοικισμός, der. di συνοικέω «coabitare, vivere in una stessa città o casa» (comp. di σύν «con, insieme» e οἰκέω «abitare»)]. – Nell’antica Grecia, concentramento [...] in un’unica città della popolazione prima sparsa in borgate e campagne, con riconoscimento di uguali diritti politici atutti i cittadini; anche, formazione di una città nuova per opera di più città preesistenti (come, per es., si verificò per Rodi, ...
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Tutti a casa
Jean A. Gili
(Italia/Francia 1960, bianco e nero, 120m); regia: Luigi Comencini; produzione: Dino De Laurentiis per Dino De Laurentiis/Orsay; soggetto: Age e Scarpelli; sceneggiatura: Age e Scarpelli, Luigi Comencini, Marcello...
Regista cinematografico italiano (Salò 1916 - Roma 2007), con A. Lattuada e M. Ferreri gettò le basi della fondazione, a Milano, della Cineteca italiana. Il suo primo lungometraggio fu Proibito rubare (1948), seguito da un breve periodo di cinema...