liberare
v. tr. [dal lat. liberare, der. di liber «libero»] (io lìbero, ecc.). – 1. a. Rendere libero, restituire alla libertà: l. gli schiavi, l. un prigioniero; determinando: l. il paese dai nemici; [...] e liberi!; se, Dio liberi!, dovesse andar male, siamo tutti rovinati. Sciogliere: l. il prigioniero dai ceppi, il cane toglierseli di dosso. 2. Di cose: a. In senso proprio: l. il campo dalle erbacce, l. la casa dai topi; seguì una notte di tiepida ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] Ercole, quell’uomo, è forte come Ercole, è fortissimo; questa casa è una topaia, buia, angusta e sporca; oppure un numero , uno alla settimana; a uno a uno o uno a uno, uno alla volta, uno dopo l’altro: ci guardò tutte una a una; noverar le stelle ...
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infermiere di famiglia
loc. s.le m. Professionista del servizio sanitario nazionale che si prende cura dei pazienti durante il ricovero ospedaliero e, successivamente, presso il loro domicilio. ◆ L’idea [...] [tit.] Ecco l’infermiere di famiglia / Dall’ospedale andrà direttamente acasa del paziente [testo] Lavorerà insieme al medico di base, curerà , con la più alta concentrazione di strutture di tutta Italia, e di fronte all’emergenza infermieristica ci ...
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mostra-evento
loc. s.le f. Mostra che costituisce un grande evento culturale e mondano. ◆ Ma il fiore all’occhiello di questa edizione è la mostra-evento alla Rotonda della Besana di Milano «Stanze e [...] 56, Rapporti-Mobile e design) • [tit.] Nobel, tutti i segreti dei «beautiful mind» / A Firenze la mostra-evento (Tempo, 19 luglio 2004, p. da «mostre-evento» così simili a grandi bluff, il Tiziano esposto acasa sua, a Venezia, colpisce come un pugno ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] , trovare la p. adatta, le p. più efficaci; p. ambigue, a doppio senso; in tutto il senso, nel vero senso, nel senso più ampio della p.; non bisogno d’essere acasa, ebbe la p. dall’officiale della guardia (Sacchetti). 9. a. Assicurazione formale, ...
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cencio
céncio s. m. [forse affine al lat. cento -onis «centone, insieme di pezzi disparati»]. – 1. Sinon. di straccio in quasi tutti i suoi sign., di uso soprattutto tosc. ma largamente noto anche altrove. [...] c. di vestito, un abito decente da mettere indosso; è stato tutto l’inverno con quel c. di vestito indosso, con quell’unico abito di casa propria; sono i c. che vanno all’aria, son sempre i poveri, i deboli a buscarle; c. dice mal di straccio, a ...
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seccare
v. tr. [lat. sĭccare «rendere secco, inaridire»] (io sécco, tu sécchi, ecc.). – 1. a. Rendere secco, asciutto, privare degli umori o dell’umidità normalmente esistenti, riferito soprattutto (come [...] ispirazione; lo stato di depressione ha seccato all’improvviso tutte le sue energie. Frequente l’intr. pron. seccarsi: sono seccato di sentirvi litigare dalla mattina alla sera!; proverò a telefonargli acasa, ma ho paura che si secchi; mi secco ad ...
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stordito
agg. [part. pass. di stordire]. – 1. Con valore e sign. vicino a quello verbale, che è in uno stato di momentaneo stordimento o sbalordimento: essere, restare, sembrare stordito (dal rumore, [...] , sbadato, distratto; che, in una determinata occasione o abitualmente, non è del tutto presente a sé stesso o cosciente di ciò che fa: che stordito!, ho lasciato acasa gli occhiali; ha promesso di portarmi quel catalogo, ma non lo spero: è ...
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quieto
quièto (letter. quèto) agg. [dal lat. quietus, der. di quies -etis «quiete»]. – 1. a. Che è in uno stato di quiete, assoluta (e quindi con sign. prossimo a fermo, immobile) e più spesso relativa [...] situazioni o in particolari momenti (come sinon., ma non in tutti i casi, di calmo): stare q., mantenersi q. (stia non mi sento q., o non sono q., finché i figli non tornano acasa; non si può mai vivere q., c’è sempre qualche preoccupazione o ansia ...
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arrivare
v. intr. e tr. [lat. *arripare, der. di ripa, propr. «giungere a riva»] (aus. essere). – 1. a. Raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio o di un cammino, il traguardo [...] a. in porto, alla stazione, acasa, all’ufficio; a. alla meta, al traguardo; a. a qualcuno, riuscire a interessarlo a favore è già arrivato; è arrivato il momento di parlare; arriverà per tutti il momento della verità; è arrivato il caldo, il freddo, ...
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Tutti a casa
Jean A. Gili
(Italia/Francia 1960, bianco e nero, 120m); regia: Luigi Comencini; produzione: Dino De Laurentiis per Dino De Laurentiis/Orsay; soggetto: Age e Scarpelli; sceneggiatura: Age e Scarpelli, Luigi Comencini, Marcello...
Regista cinematografico italiano (Salò 1916 - Roma 2007), con A. Lattuada e M. Ferreri gettò le basi della fondazione, a Milano, della Cineteca italiana. Il suo primo lungometraggio fu Proibito rubare (1948), seguito da un breve periodo di cinema...