comicarolata
s. f. (iron.) Commedia teatrale o cinematografica basata su una comicità di facile presa. ◆ Più stimolante e intelligente che divertente, a tratti forzato e divagatorio, «La fame e la sete» [...] ai modelli di «Scuola di polizia»; e il bello è che la Columbia ne ha acquisito i diritti per rifarlo Oltreoceano. (TullioKezich, Corriere della sera, 15 novembre 2003, p. 40).
Derivato dal s. m. comicarolo con l’aggiunta del suffisso -ata1.
Già ...
Leggi Tutto
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di [...] scomparsa: il maestoso e malinconico «C’era una volta in America», considerato dagli hollywooditi un’invasione di campo. (TullioKezich, Corriere della sera, 31 agosto 2007, p. 51, Spettacoli).
Derivato dal toponimo Hollywood con l’aggiunta del ...
Leggi Tutto
antonioniano
agg. Relativo al regista Michelangelo Antonioni (1912-2007), al suo stile cinematografico. ◆ Le amiche, tratto dal racconto Tre donne sole, che fa parte del trittico pavesiano della Bella [...] un omaggio per il centenario di [Yasujiro] Ozu rispecchia l’imperativo del cinema antonioniano: filmare con lentezza. (TullioKezich, Corriere della sera, 11 settembre 2004, p. 39) • Si dice antonioniano, felliniano, viscontiano, e tutti (o quasi ...
Leggi Tutto
baracconata
s. f. (iron. spreg.) Fenomeno, evento da baraccone. ◆ Chi si accinge a godersi allegramente una baracconata, si ritrova spaesato in un intellettualistico padiglione della «Biennale». Nella [...] meno l’interesse dell’intrigo e la simpatia dei personaggi. Assente, insomma, un qualsiasi stimolo di coinvolgimento. (TullioKezich, Corriere della sera, 29 agosto 2003, p. 36, Visto/Letto/Ascoltato) • «Fragile» - Regia di Jaume Blaguerò. Interpreti ...
Leggi Tutto
festivalite
s. f. (iron.) Mal di festival, tendenza a organizzare festival con ogni pretesto. ◆ dati alla mano, le nostre facoltà scientifiche fanno registrare preoccupanti diminuzioni nel numero degli [...] A tali manifestazioni di festivalite danno spesso un contributo di villania, perfino manesca, i controllori di tessere e inviti. (TullioKezich, Corriere della sera, 23 maggio 2008, p. 59, Spettacoli).
Derivato dal s. m. inv. festival con l’aggiunta ...
Leggi Tutto
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, [...] Klaus Barbie e il mito Marlene, il tango argentino e il fallimento in Francia di una fabbrica di bilance. (TullioKezich, Repubblica, 6 dicembre 1984, p. 19, Spettacoli) • Per il programma [della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro] nei ...
Leggi Tutto
escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una [...] holywooditi tipicamente «escapisti» del genere di Hawks o Cukor finirono per restare sulla breccia più a lungo di Capra. (TullioKezich, Corriere della sera, 4 settembre 1991, p. 5) • Per scappare in America, nell'antefatto, Joe ha dovuto compiere un ...
Leggi Tutto
librodipendente
(libro-dipendente), s. m. Chi non può fare a meno della lettura e dei libri. ◆ «Asino chi legge» è un mini-film scritto e diretto da Pietro Reggiani nel 1997 (prodotto da Antonio Ciano [...] disagio quando capii che [Ermanno] Olmi stava progettando la beatificazione di un Erostrato 2000, il distruggitore di una biblioteca. (TullioKezich, Corriere della sera, 30 marzo 2007, p. 56, Spettacoli).
Composto dal s. m. libro e dal p. pres. e ...
Leggi Tutto
effetto-sorpresa
(effetto sorpresa), loc. s.le m. Ciò che è provocato da un avvenimento imprevisto, non atteso, che suscita sorpresa. ◆ «[Paola Barale] è riuscita a crearsi una particolare affezione [...] fondamentale sarà, quasi sicuramente, «l’effetto sorpresa». (Luigi Frasca, Tempo, 24 gennaio 2006, p. 5, Politica).
Composto dal s. m. effetto e dal s. f. sorpresa.
Già attestato nella Repubblica dell’8 maggio 1984, p. 21, Spettacoli (TullioKezich). ...
Leggi Tutto
killer seriale
loc. s.le m. e f. Pluriomicida che agisce sempre con le stesse modalità, compiendo crimini spinto da pulsioni psicopatologiche. ◆ definirli killer seriali non aiuta; le Br sono la deriva [...] , la [Patty] Jenkins evoca l’orrenda saga della killer seriale come un episodio dell’eterna guerra fra uomini e donne. (TullioKezich, Corriere della sera, 1° maggio 2004, p. 32, Spettacoli) • Il sito è frequentato da persone di ogni età e nella ...
Leggi Tutto
Kezich, Tullio
Bruno Roberti
Critico cinematografico e sceneggiatore, scrittore e drammaturgo, nato a Trieste il 17 settembre 1928. Intellettuale poliedrico, il cui talento si è esplicato in diversi campi della comunicazione e dello spettacolo,...
Fellini, Federico
Tullio Kezich
Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. È uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso sugli sviluppi del cinema nella seconda...