porocheratosi
porocheratòṡi s. f. [comp. del gr. πῶρος «tufo bianco, concrezione pietrosa, callosità» e cheratosi]. – Rara alterazione cutanea, spesso familiare ed ereditaria, rappresentata da una o [...] più chiazze ben circoscritte, a decorso lentamente estensivo, con un bordo corneo lievemente rilevato e centro atrofico, di forma ovalare o rotondeggiante, tendenti ad assumere figura di carta geografica, ...
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porosita
porosità s. f. [der. di poroso]. – 1. La condizione dei corpi che hanno struttura porosa o che, in genere, presentano nella loro massa piccoli spazî vuoti: p. del legno, di un tessuto; la p. [...] delle rocce trachitiche; la p. del tufo, della lava; p. di un terreno; p. della carta, la presenza in essa di pori e interstizî che possono essere riempiti da un fluido o che (nel caso che le cavità siano passanti, cioè attraversino il foglio in ...
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urna
s. f. [dal lat. urna, affine a urceus «orcio»]. – 1. In archeologia, recipiente di forma per lo più ovoidale e ristretto alla base e alla bocca, di grandezza e materiali varî, usato per contenere [...] cremata: un’u. etrusca, italica, romana; u. a doppio tronco di cono, a capanna, a cassetta; u. di terracotta, di tufo, di marmo, di alabastro, di vetro, di metallo; u. semplici, scolpite, dipinte; campi d’urne, grandi necropoli a incinerazione. In ...
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pipernoide
pipernòide agg. [comp. di piperno e -oide]. – In petrografia, detto di tufo trachitico, di colore grigio, con piccole scorie nere, abbondante in Campania, dove è usato come materiale da costruzione. ...
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travertino
s. m. [lat. (lapis) tiburtīnus «(pietra) di Tivoli»]. – 1. Roccia calcarea di deposito chimico, di età quaternaria, tipica dell’Italia centrale (valli del Tevere, dell’Aniene, ecc.), formatasi [...] assai usata come materiale da costruzione. Le varietà più leggere e cariate vengono comunem. denominate pietra spugna, spugnone, tufo calcareo. 2. Nell’uso locale di molti luoghi dell’Appennino, nome improprio di alcuni calcari di origine organogena ...
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gabino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Gabinus]. – Dell’antica città di Gabî (lat. Gabii) nel Lazio, tra Roma e Preneste; abitante o nativo di Gabî. In partic.: via G. (lat. Gabina via), antichissima [...] , in seguito assorbita dalla via Prenestina, che, partendo dalla porta Esquilina, conduceva a Gabî; pietra g. (lat. lapis Gabinus), speciale tufo che si traeva anticamente da cave, delle quali ancor oggi si vedono i tagli, nei pressi di Gabî; cinto g ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi [...] raffio, dal ted. ant. raffel; zafferano, dall’arabo za‛farān). Nel sistema fonologico italiano, la f può essere di grado tenue (es. tufo) o di grado rafforzato (es. tuffo), quando si trova in mezzo a due vocali, o tra vocale e liquida; in ogni altra ...
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lapis niger
locuz. lat. (propr. «pietra nera»), usata come s. m. – Nome dato in archeologia a una piccola area lastricata di marmo nero di cava greca, rinvenuta nel 1899 nel Foro Romano; ricopre il celebre [...] cippo di tufo considerato, secondo la tradizione, il sepolcro di Romolo, su cui è incisa un’antichissima iscrizione latina della fine del 6° sec. a. C. ...
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pseudoisodomo
pseudoiṡòdomo agg. e s. m. [comp. di pseudo- e isodomo]. – Nell’arte muraria antica, disposizione di successivi filari di blocchi di pietra parallelepipedi, aventi lunghezza diversa e altezza [...] uniforme per ciascun filare; è tipica delle mura di fortificazione: per es., a Roma, le mura di tufo sul Palatino risalenti al 6° sec. a. C. ...
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pozzolana2
pozzolana2 s. f. [lat. (pulvis) Puteolana, propr. «(polvere) di Pozzuoli»]. – Termine tecnico, di origine popolare, usato originariamente per indicare un tufo trachitico poco coerente, grigiastro, [...] rossastro o bruno, frequente nei dintorni di Napoli. Più propriam., denominazione di rocce incoerenti o semicoerenti, emesse da un vulcano nella fase esplosiva di un’eruzione, costituite da piccoli granuli ...
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tufo Roccia piroclastica coerente, generalmente riferibile a un’attività vulcanica esplosiva, caratterizzata normalmente da un’abbondante matrice fine. Le modalità che regolano la formazione di un t., così come è per le pozzolane, sono di norma...
Gentiluomo napoletano, combatté a Navarrino e forse fu familiare dei Piccolomini duchi di Amalfi. Egli è noto per il suo Ritratto della nobilissima città di Napoli, scritto a Milano, di ritorno dalle Fiandre, nel 1588, opera in versi, scorretta...