rocchio
ròcchio s. m. [lat. rŏtŭlus; v. rotolo1]. – 1. a. Pezzo di materiale vario, di forma approssimativamente cilindrica, ma piuttosto corto e massiccio, e in genere alquanto grosso: segare un tronco [...] rocchi; r. di pioppo, di olmo, di pino; il carbone di tondello è fatto di piccoli r.; un r. di marmo, di tufo; proseguendo la solinga via, Tra le schegge e tra’ rocchi de lo scoglio (Dante). In architettura, ciascuno dei blocchi di pietra, di forma ...
Leggi Tutto
tufello
tufèllo s. m. [der. di tufo1]. – Blocco di tufo, di piccole dimensioni, per lo più squadrato a lati regolari, impiegato per la costruzione di muri o di cortine da lasciare a facciavista, senza [...] cioè applicazione superficiale di intonaco ...
Leggi Tutto
tufite
s. f. [der. di tufo1]. – In petrografia, roccia sedimentaria coerente di origine mista; si tratta per lo più di un tufo rimaneggiato contenente elementi piroclastici associati a elementi detritici. ...
Leggi Tutto
veritatiero
veritatièro (o verdatièro) s. m. [prob. adattam. dello spagn. verdadero «vero, veritiero»]. – Varietà di tufo calcareo, a grana fine, diffuso in provincia di Bari, localmente usato come pietra [...] da taglio ...
Leggi Tutto
tofo1
tòfo1 s. m. [dal fr. tophus, che è il lat. tophus, variante di tofus «tufo»]. – In patologia, formazione nodulare, caratteristica della gotta, dovuta ad accumulo, più o meno circoscritto, di urati, [...] assieme ai quali si trovano anche colesterolo e detriti del tessuto coinvolto, circondato da elementi reattivi; si forma di regola al di fuori, ma spesso in vicinanza, delle articolazioni: sedi più frequenti ...
Leggi Tutto
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno [...] più o meno facilmente rimovibile. 3. Nome (anche testina) usato in talune zone del Lazio e della Toscana per indicare un tufo calcareo di colore bianco o tendente al giallognolo o al rossiccio, spugnoso e cavernoso, molto leggero, spesso associato al ...
Leggi Tutto
tendone
tendóne s. m. [accr. di tenda]. – 1. a. Grande tenda di tessuto spesso e resistente opportunamente collocata all’esterno di edifici per proteggere porte, finestre, balconi dall’azione diretta [...] lo scopo di produrre uva da tavola, tipica della Puglia ma diffusa anche altrove, sorretta da un’impalcatura verticale, costituita generalmente da pali di castagno infissi in basi quadrangolari di tufo. 3. fig., tosc. Ammasso di nuvole all’orizzonte. ...
Leggi Tutto
acerbo
acèrbo agg. [dal lat. acerbus, affine ad acer «acre»]. – 1. a. Di sapore aspro, acre, pungente: mangiare delle nespole a.; un succo a.; vino a., vino giovane e ricco di acidità totale. b. Non [...] tutto sviluppato; un ragazzo a., ancora immaturo; una bellezza a.; e con accezione affine: al giorno ancora acerbo Allor ch’al tufo torna la civetta (Poliziano), all’alba. 2. Duro, crudele, severo: Ahi quant’elli era ne l’aspetto fero! E quanto mi ...
Leggi Tutto
tufo Roccia piroclastica coerente, generalmente riferibile a un’attività vulcanica esplosiva, caratterizzata normalmente da un’abbondante matrice fine. Le modalità che regolano la formazione di un t., così come è per le pozzolane, sono di norma...
Gentiluomo napoletano, combatté a Navarrino e forse fu familiare dei Piccolomini duchi di Amalfi. Egli è noto per il suo Ritratto della nobilissima città di Napoli, scritto a Milano, di ritorno dalle Fiandre, nel 1588, opera in versi, scorretta...