apeiron
àpeiron s. m. [traslitt. del gr. ἄπειρον, agg. neutro, «illimitato, indeterminato»]. – Termine con cui il filosofo Anassimandro designa il principio (ἀρχή) ingenerato e imperituro, da cui ogni [...] definita realtà particolare deriva e in cui si dissolve alla fine di ogni ciclo cosmico ...
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kalymauchi
kalymàuchi 〈kalimàfh’i〉 (o kalymàuki 〈-màfki〉) s. m. [traslitt. del gr. mod. καλυμαύχι o καλυμαύκι (s. neutro), sentito come comp. di κάλυμνα «copertura» e αὐχήν «collo»]. – Nome del copricapo [...] nero di forma cilindrica che portano i sacerdoti di rito bizantino; i monaci, gli archimandriti, i vescovi e i patriarchi lo coprono con un velo che ricade sulle spalle (v. anche kamilauchi) ...
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metanoia
metànoia s. f. [traslitt. del gr. μετάνοια, der. di μετανοέω «cambiar parere», comp. di μετα- «meta-» e νοέω «intendere, pensare»]. – 1. Profondo mutamento nel modo di pensare, di sentire, di [...] giudicare le cose. Nel Nuovo Testamento, il termine indica il totale capovolgimento che si deve operare in chi aderisce al messaggio di Cristo nel modo di considerare i valori etici, culturali, politici ...
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kata stichon
katà stìchon 〈... stìkon〉 locuz. avv. [traslitt. del gr. κατὰ στίχον «a verso a verso»]. – Con riferimento alla metrica classica, indica l’uso di versi di uguale misura, succedentisi l’uno [...] all’altro in una serie non divisibile in strofe: un componimento di versi asclepiadei usati katà stìchon. Si adopera con lo stesso sign. anche l’avv. stichicamente (v. stichico) ...
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katholikos
〈katolikòs〉 agg. e s. m. [traslitt. del gr. καϑολικός, propr. «generale»] (pl. katholikòi). – Titolo dato (forse dal sec. 4°) ai capi delle chiese staccatesi dal patriarcato di Antiochia, [...] attualmente conservato, come titolo patriarcale, dai capi delle chiese cattoliche caldea e armena, e di altre chiese non cattoliche ...
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rapontico
rapòntico agg. e s. m. [dal nome lat. scient. della specie, rhaponticum, comp. di rha, traslitt. del gr. ῥᾶ «rabarbaro», e del lat. pontĭcus «pontico, del Ponto (cioè del Mar Nero)»]. – Rabarbaro [...] r., o semplicem. rapontico, pianta delle poligonacee, una delle specie meno pregiate di rabarbaro (Rheum rhaponticum), detta anche rabarbaro di Francia o r. inglese ...
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xoanon
xòanon s. m. [traslitt. del gr. ξόανον, affine a ξέω «intagliare, scolpire»] (pl. xòana). – Nella tecnica dell’arte figurativa greca, simulacro di culto scolpito in legno; il termine si usa soprattutto [...] per indicare le statue lignee più antiche, quando l’artista procedeva per vedute parallele con piani che s’incontrano ad angolo e che si distendono secondo i punti principali di vista, in modo che l’immagine ...
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basileus
baṡilèus s. m. [traslitt. del gr. βασιλεύς di etimo molto discusso, prob. non indoeuropeo]. – Nome che nell’antica Grecia designava il re; dopo che l’istituto monarchico scomparve, assorbito [...] dalle aristocrazie, il nome fu ancora attribuito al re di Persia, poi ai monarchi ellenistici, e con nuove accezioni agli imperatori romani e poi bizantini. In Atene si chiamò arconte basilèus l’arconte ...
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apo koinu
apò koinù locuz. usata come agg. [traslitt. del gr. ἀπὸ κοινοῦ «in comune»]. – In sintassi e in retorica, costruzione apò koinù, costruzione sintattica nella quale un elemento (preposizione, [...] aggettivo, ecc.) può grammaticalmente riferirsi a due diversi elementi, sia come fatto casuale sia come espediente stilistico: per es., Medus infestus sibi luctuosis Dissidet armis (Orazio, Odi III, 8, ...
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pinax
pìnax s. m. [traslitt. del gr. πίναξ «tavola» (pl. πίνακες)] (pl. pìnakes). – Propr., tavola, asse. In partic., tavoletta di legno usata dagli antichi Greci per farvi i conti, o, se spalmata di [...] cera, per scrivervi, oppure per dipingervi. Al plur., denominazione, spec. usata in archeologia, delle tavolette fittili votive con rappresentazioni a rilievo ...
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misologia
Traslitt. dal gr. μισολογία, comp. di μισο- «miso-» (prefisso che indica l’odio) e λόγος «discorso, ragionamento». Termine con il quale Platone nel Fedone (89 d) indica la sfiducia e l’avversione verso i ragionamenti; e analogamente...
proton pseudos
Traslitt. del gr. πρῶτον ψεῦδος «prima cosa falsa». Negli Analitici primi di Aristotele, è così chiamata la premessa falsa che si rintraccia necessariamente in ogni ragionamento formalmente corretto la cui conclusione sia falsa....