diabrosin
dïàbroṡin s. f. [traslitt. del gr. διάβρωσιν, accus. di διάβρωσις «corrosione»]. – Nel linguaggio medico, erosione, ulcerazione da erosione (nell’espressione emorragia per d., emorragia per [...] erosione delle pareti vasali) ...
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nekyia
nèkyia s. f., gr. [traslitt. di νέκυια, der. di νέκυς, forma arc. di νεκρός «morto»]. – Presso gli antichi Greci, sacrificio o rito con cui si evocavano i morti a scopo divinatorio. La parola [...] è usata per indicare tradizionalmente il libro XI dell’Odissea, in cui si narra l’episodio dell’evocazione dell’indovino Tiresia, compiuta da Ulisse prima di discendere nel regno dei morti; per analogia, ...
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hapax
hàpax 〈àpaks〉 (meno corretto àpax) s. m. [traslitt. del gr. ἅπαξ, ellissi della locuz. ἅπαξ λεγόμενον o anche ἅπαξ εἰρημένον «detto una volta sola»]. – Parola o espressione che ricorre una sola [...] volta in un testo, in un gruppo di te-
sti o nell’intera documentazione di cui si di-
spone per una lingua: gli hapax di Omero; gli hapax danteschi. Si usa anche spesso, soprattutto con riferimento alle ...
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machaira
‹màkaira› s. f. [traslitt. del gr. μάχαιρα]. – Presso gli antichi Greci, nome generico di spada o coltello a un solo taglio; nell’uso odierno degli storici e archeologi il termine si adopera [...] talvolta per indicare la spada che i Greci usavano nei sacrifici (analoga al cultro dei Romani) ...
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hemiepes
hemìepes ‹e-› s. m. [traslitt. lat. (hemiĕpes) del gr. ἡμιεπές, neutro, comp. di ἡμι- «emi-» e ἔπος «verso»] (pl. alla greca hemìepe). – Nome usato dai grammatici antichi e dagli studiosi di [...] metrica classica per indicare la prima metà dell’esametro dattilico (fino alla cesura pentemimere o a quella dopo il 3° trocheo), che si trova in serie liriche della poesia greca, ed è più spesso colon ...
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heroon
heròon 〈e-〉 s. m. [traslitt. del gr. ἡρῷον, neutro sostantivato dell’agg. ἡρῷος «di eroe, eroico»] (pl. heròa, gr. ἡρῷα). – Nell’antichità greca, costruzione destinata al culto di un eroe, luogo [...] insieme di sepoltura e di culto, che in quanto tale partecipava delle caratteristiche di un sepolcro e di un tempio (più vicino alla tomba nei tempi antichi, più simile al tempio in età posteriore). Per ...
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dianoia
dïànoia s. f. [traslitt. del gr. διάνοια]. – Nella filosofia aristotelica, la conoscenza razionale, o «sapere discorsivo», ossia l’attività mentale che scinde nella dualità giudicante del soggetto [...] e del predicato l’unità dell’oggetto offerto dall’intuizione intellettuale del pensiero noetico (v. noesi) ...
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pelike
s. f. [traslitt. del gr. πελίκη] (pl. pelìkai). – Tipo di anfora greca con corpo rigonfio nella parte inferiore, usato nella ceramica attica dal sec. 6° al 4° a. C.; nella ceramica italiota l’anfora [...] assume invece una forma più allungata ...
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polos
pòlos s. m. [traslitt. del gr. πόλος]. – Ornamento per la testa, chiuso nella parte superiore, di forma e altezza variabili, sferico e cilindrico o anche quadrangolare, introdotto dall’Oriente [...] nel mondo greco antico, dove appare come copricapo caratteristico di alcune divinità, soprattutto femminili, o di donne impegnate in cerimonie di culto (v. fig. a p. 136) ...
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hydraulos
hỳdraulos 〈ìd-〉 s. m. [traslitt. del gr. ὕδραυλος: v. idraulo]. – Nome greco dell’organo ad acqua, noto anche nella forma italianizzata idraulo. ...
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misologia
Traslitt. dal gr. μισολογία, comp. di μισο- «miso-» (prefisso che indica l’odio) e λόγος «discorso, ragionamento». Termine con il quale Platone nel Fedone (89 d) indica la sfiducia e l’avversione verso i ragionamenti; e analogamente...
proton pseudos
Traslitt. del gr. πρῶτον ψεῦδος «prima cosa falsa». Negli Analitici primi di Aristotele, è così chiamata la premessa falsa che si rintraccia necessariamente in ogni ragionamento formalmente corretto la cui conclusione sia falsa....