mathesis
‹màteṡis› s. f. [traslitt. del gr. μάϑησις, dal tema μαϑ- di μανϑάνω «imparare»]. – Termine che significa propriam. «apprendimento, conoscenza», adottato nel linguaggio filosofico e matematico [...] con il sign. di «scienza matematica», soprattutto nella locuz. mathesis universalis, assunta a indicare nella filosofia moderna, e in partic. nel razionalismo di Cartesio e di Leibniz, il concetto (o piuttosto ...
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plagiaulos
plagìaulos s. m. [traslitt. del gr. πλαγίαυλος, comp. di πλαγιο- «plagio-» e αὐλός «flauto»] (pl. plagìauloi, gr. πλαγίαυλοι). – Tipo di aulòs semplice in uso nel mondo antico e spec. nell’età [...] ellenistica, con il tubo munito di cinque o sei fori e chiuso all’estremità, che si suonava tenendolo trasversalmente come l’odierno flauto. ◆ È usata talora anche la forma italianizzata plagiàulo ...
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stoa
stoà s. f. [traslitt. del gr. στοά «portico»] (pl. stoài). – Forma greca, adattata solo graficamente all’ital., usata invece di stòa in denominazioni dove è unita a epiteti anch’essi greci, come [...] Stoà Basìleios, il portico che era la sede d’ufficio, in Atene, dell’arconte re, e Stoà Poikìle, il portico dipinto dove si radunavano, in Atene, i filosofi detti appunto «stoici» (v. stòa) ...
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agrapha
‹àġrafa› s. neutro pl., lat. [traslitt. del gr. ἄγραϕα (sottint. λόγια «detti»), comp. di ἀ- priv. e γραϕ ή, nel senso di scrittura sacra], usato in ital. al masch. pl. – Sono così designati [...] quei detti isolati, citati come parole di Gesù, che non si trovano nei libri canonici della Scrittura, bensì in scritti extracanonici, in papiri, in autori cristiani dei primi secoli ...
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phasis
‹fà∫is› s. f., gr. [traslitt. di ϕάσις, der. del tema di ϕαίνω «rivelare»]. – Nell’antico diritto attico, accusa o denuncia di un delitto alle competenti autorità (in partic. l’accusa circa delitti [...] lesivi degli interessi dello stato) ...
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nous
noùs 〈nus〉 s. m. [traslitt. del gr. νοῦς «intelletto»]. – Nella terminologia filosofica, l’intelletto, la mente, la ragione, sia umana sia divina: Anassagora chiamò n. la divina ragione ordinatrice [...] del mondo. Talora usato al femm. (forse per attrazione dell’ital. mente): come potevi tu pretendere che la gente venisse da te a comperare la ‘Dike’, la ‘Enkrateia’, la ‘Noùs’...? (Panzini) ...
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demos
dèmos s. m. [traslitt. del gr. δῆμος «popolo»] (pl. dèmoi, gr. δῆμοι). – Grecismo usato dagli storici moderni dell’antica Grecia, per indicare il ceto popolare in contrapposizione all’aristocrazia, [...] e anche il governo popolare democratico. Meno com. in queste accezioni la forma italianizzata demo ...
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storiare2
storiare2 v. tr. e intr. [der. del lat. eccles. stauros, traslitt. del gr. σταυρός «croce, palo (come strumenti di tortura)»] (io stòrio, ecc.; come intr., aus. avere), ant. e pop. tosc. – [...] Tormentare, far patire, e come intr. soffrire, tormentarsi, soprattutto per lunghi indugi e rinvii, per un’ansiosa attesa, e sim.: glielo ripeto per piacere, non ci faccia s. (Pratolini) ...
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aiorema
aiòrema s. m. [traslitt. del gr. αἰώρημα (neutro)] (pl. aiorèmata). – Nell’antico teatro greco, macchina usata per innalzare i personaggi che dovevano scomparire tra le nubi (come Medea che, [...] dopo l’uccisione dei figli, sale al cielo nel cocchio del sole) ...
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akaina
àkaina s. f. [traslitt. del gr. ἄκαινα]. – Bastone a punta usato dagli antichi Greci per spingere il bestiame, e divenuto misura di lunghezza per i campi, pari a 10 piedi greci (circa m 3,08). ...
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misologia
Traslitt. dal gr. μισολογία, comp. di μισο- «miso-» (prefisso che indica l’odio) e λόγος «discorso, ragionamento». Termine con il quale Platone nel Fedone (89 d) indica la sfiducia e l’avversione verso i ragionamenti; e analogamente...
proton pseudos
Traslitt. del gr. πρῶτον ψεῦδος «prima cosa falsa». Negli Analitici primi di Aristotele, è così chiamata la premessa falsa che si rintraccia necessariamente in ogni ragionamento formalmente corretto la cui conclusione sia falsa....