husserliano
〈hu-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Edmund Husserl 〈hùsërl〉 (1859-1938), iniziatore di un indirizzo di pensiero da lui stesso definito fenomenologia trascendentale (v. fenomenologia, n. [...] 2): l’interpretazione h. del cartesianismo; la polemica h. contro lo psicologismo; gli influssi h. sull’esistenzialismo ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma [...] e categoria razionale della realtà (i. oggettivo o assoluto). In partic.: i. trascendentale, dottrina propugnata da Kant (1724-1804), che considera la realtà, in quanto conoscibile, come una costruzione della mente, alla quale spetta il compito di ...
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solipsismo
s. m. [dal lat. mod. solipsismus (Kant), comp. del lat. solus «solo» e ipse «stesso»]. – 1. In filosofia, atteggiamento di chi risolve ogni realtà in sé medesimo, o dal punto di vista pratico [...] alla dottrina che risolve ogni realtà nei contenuti soggettivi, particolari, della coscienza, è parzialmente superato nell’idealismo trascendentale di I. Kant, che considera l’autocoscienza pura dell’«io penso» come fondamento universale e oggettivo ...
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trascendentalista
s. m. e f. e agg. [der. di trascendentalismo] (pl. m. -i). – 1. In filosofia, rappresentante del trascendentalismo, filosofo che pone a fondamento della propria concezione l’idea del [...] trascendentale. 2. Nel pensiero filosofico-religioso e nella letteratura statunitense, esponente, rappresentante del movimento del trascendentalismo; anche come agg., nello stesso sign. di trascendentalistico. ...
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schematismo
s. m. [der. di schema, sul modello del gr. σχηματισμός, lat. schematismus «espressione figurata»]. – 1. L’essere schematico; il procedere, lo svolgersi, il comportarsi secondo schemi troppo [...] a questo proposito gli studî più recenti si induriscano in un eccessivo schematismo (Longhi). 2. Nella filosofia kantiana, s. trascendentale o s. dei concetti puri dell’intelletto, espressioni con cui viene indicato l’uso da parte dell’intelletto, ai ...
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appercezione
appercezióne s. f. [dal fr. aperception, der. di apercevoir «percepire» (che a sua volta è der. di percevoir, dal lat. percipĕre «percepire»)]. – In filosofia, termine introdotto da Leibniz [...] in appercezione empirica, che semplicemente accompagna ciascuna delle rappresentazioni, e a. pura (o originaria o trascendentale), principio formale originario della conoscenza, detto anche «Io penso», che compone tra loro le rappresentazioni ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto [...] fatto che essa prescinde dai contenuti per esaminare soltanto le forme dell’inferenza. Nel criticismo kantiano, l. trascendentale, la disciplina filosofica che tratta dell’origine, estensione e validità degli elementi a priori della conoscenza; nel ...
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specificazione
specificazióne s. f. [dal lat. mediev. specificatio -onis, der. del lat. tardo specificare «specificare»]. – 1. Lo specificare e l’essere specificato; indicazione esplicita, descrizione [...] è espresso con una preposizione (per es., in ital., di: il maestro dei bambini). 4. Nella filosofia kantiana, legge (trascendentale) della s., regola con cui la ragione (in quanto facoltà che ha una funzione conoscitiva di carattere unicamente ...
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decostruzione
decostruzióne s. f. [dal fr. déconstruction]. – In filosofia, termine usato dal filosofo contemporaneo fr. Jacques Derrida (1930-2004) per indicare la critica del procedimento con cui la [...] metafisica occidentale ha definito l’essere, esprimendolo in forma linguistica e mediante coppie concettuali (per es. empirico/trascendentale, necessità/libertà) in cui ciascuna nozione, in quanto costituita su un rapporto differenziale con l’altra, ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, [...] sua interiorità e che quindi non dipende dall’esperienza ma è unito ad essa e la condiziona (sinon. di puro, formale, trascendentale, e opposto a empirico): giudizî sintetici a p.; le forme a p., le intuizioni pure dello spazio e del tempo (nella ...
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trascendentale Nel linguaggio della filosofia scolastica, attributo di proprietà o attributi, che sono al di sopra di tutte le categorie, sorpassando in estensione tutti quanti i generi. In I. Kant il termine designa l’‘a priori’, come ciò che...
meditazióne trascendentale In psicologia, locuzione con cui si definisce una tecnica psicoterapeutica di autoconcentrazione e di addestramento al controllo di alcuni stati emotivo-cognitivi in alterato equilibrio. Le tecniche di meditazione...