noiare
v. tr. e intr. [prob. dal provenz. enojar: v. annoiare] (io nòio, ecc.; come intr., aus. avere). – Forma ant. o pop., non rara anche nell’uso letter., per annoiare, nelle sue varie accezioni, [...] come trans. e intr. pron.: mi rubano il tempo e mi noiano (Mazzini); io mi noio moltissimo e non trovo la via di far nulla (Giusti). Con uso intr. e accezione partic., nella lingua ant., riuscire dannoso o molesto: Guardate che ’l venir sù non vi nòi ...
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piangere
piàngere (ant. o poet. piàgnere) v. intr. e tr. [lat. plangĕre «percuotere, battersi il petto, piangere lamentandosi»] (io piango, tu piangi, ecc.; pass. rem. piansi, piangésti, ecc.; part. [...] e i sùbiti guadagni Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te, sì che tu già ten piagni (Dante). 3. Con uso trans.: a. Seguìto da un compl. dell’oggetto interno: p. lacrime amare; p. lacrime di pentimento; ha pianto tutte le sue lacrime; p ...
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deferimento
deferiménto s. m. [der. di deferire]. – Il deferire, nelle accezioni trans. del verbo: d. di una causa al tribunale; d. all’autorità giudiziaria. ...
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imbiondare
v. tr. e intr. [der. di biondo] (io imbióndo, ecc.). – Forma letter. e poco com. per imbiondire, più usata nel trans., e riferita in partic. alle messi: dove fertil pian Cerere imbionda (Chiabrera); [...] Il sole imbionda ... la viva lana (D’Annunzio); come intr. (aus. essere), ha più spesso la particella pron.: Non s’imbiondan per me spighe feconde (Redi) ...
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imbirbonire
v. intr. [der. di birbone] (io imbirbonisco, tu imbirbonisci, ecc.; aus. essere). – Diventare, farsi birbone. Raro l’uso trans., con valore causativo, rendere birbone o più birbone. ...
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recriminare
v. intr. [dal lat. mediev. recriminari, der. del lat. crimen «imputazione, accusa»: v. crimine] (io recrìmino, ecc.; aus. avere). – 1. ant. Ritorcere l’accusa contro l’accusatore. 2. Lagnarsi, [...] di un fatto avvenuto e che si ritiene dannoso: quello che è stato è stato: è inutile r. su quello che è successo; e con uso trans.: su, parla, cosa hai da recriminare? ◆ Part. pres. recriminante, anche come agg. sostantivato, chi recrimina. ...
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imbizzarrire
imbiżżarrire v. intr. [der. di bizzarro] (io imbiżżarrisco, tu imbiżżarrisci, ecc.; aus. essere). – Diventare bizzarro, irrequieto; impennarsi: è un cavallo che imbizzarrisce (o s’imbizzarrisce) [...] facilmente; di persona, montare in collera, irritarsi, o manifestare una vivacità eccessiva. Raro l’uso trans., con valore causativo, rendere irrequieto, eccitato, far adirare. ◆ Part. pass. imbiżżarrito, anche come agg.: un cavallo imbizzarrito. ...
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spenzolare
spenżolare v. tr. e intr. [der. di penzolare, col pref. s- (nel sign. 6); il passaggio all’uso trans. è prob. dovuto al suo valore fattitivo] (io spènżolo, ecc.). – 1. tr. Far penzolare, tenere [...] sospeso nel vuoto: s. le gambe fuori del balcone; come rifl. e intr. pron., spenzolarsi, lasciarsi pendere nel vuoto: quel ragazzo si spenzola dagli alberi come una scimmia; o sporgersi nel vuoto, protendersi ...
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disarmonizzare
diṡarmoniżżare v. intr. [comp. di dis-1 e armonizzare] (aus. avere). – Non armonizzare. Raro come trans., rendere poco armonico. ...
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imborghesire
imborgheṡire v. intr. [der. di borghese] (io imborgheṡisco, tu imborgheṡisci, ecc.; aus. essere). – Diventare borghese, acquistare modi, mentalità e consuetudini di vita borghese (per lo [...] molto imborghesito (detto anche, con senso più ampio, di un partito, di un movimento, di una dottrina). Meno com. come trans., con valore causativo, far diventare borghese: i soldi e il successo lo hanno molto imborghesito. ◆ Part. pass. imborgheṡito ...
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trans Preposizione latina usata in chimica con funzione attributiva per designare, in un composto insaturo, uno dei due possibili stereoisomeri (l’altro è cis; ➔ isomeria). Addizione t. (o addizione anti) In reazioni di addizione di due gruppi...
trans-
trans- [Lat. trans "al di là"] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali ha i signif. di tra-, con cui si alterna; in certe composizioni si muta in tras-.