sborniarsi
v. rifl. [der. di sbornia] (io mi sbòrnio, ecc.). – Ubriacarsi: si è sborniato di vino, di birra; si sbornia quasi tutte le sere. Talora anche nella forma trans. con valore causativo, ubriacare, [...] far prendere la sbornia: piano con questo vino: vuoi forse sborniarmi? ◆ Part. pass. sborniato, anche come agg., ubriaco, sbronzo: ieri sera è tornato a casa sborniato ...
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bambino
s. m. (f. -a) [da una radice onomatopeica *bamb-]. – 1. L’essere umano nell’età compresa tra la nascita e l’inizio della fanciullezza. Nell’uso com., spec. al plur. o con l’articolo indet., bambino [...] di biasimo): è proprio un b.; è rimasto sempre un b.; così fare il b., la b., comportarsi come tale (ma, con fare trans., fare il b. o un b., partorire). In similitudini: piangeva come un b.; si lasciava guidare come una b.; e in frasi negative ...
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sbozzacchire
v. intr. [da imbozzacchire, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 1) al pref. in-1] (io sbozzacchisco, tu sbozzacchisci, ecc.; aus. essere), non com. – Riacquistare freschezza e vigore, [...] con riferimento a piante e anche ad animali stentati e intristiti. In senso fig., riferito a persone, diventare meno rozzo. Anche con uso trans., in senso proprio e figurato. ...
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ficcare
v. tr. [lat. *figicare, der. di figĕre «attaccare, conficcare»] (io ficco, tu ficchi, ecc.). – 1. Spingere dentro con forza: f. un palo in terra, un chiodo nel muro; f. un dito in un occhio. [...] fig.: ficcarsi in un’impresa, in un guaio; ficcarcisi fino al collo, fino agli occhi. 3. Con uso assol. o trans., nell’ant. linguaggio milit., colpire dall’alto in basso, con «tiro di ficco»: dovendo in ciascheduno fianco essere almeno due cannoniere ...
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ubbidire
(o obbedire, letter. ubidire) v. intr. [lat. oboedire, comp. di ob e audire «ascoltare»] (io ubbidisco, tu ubbidisci, ecc.; aus. avere). – 1. a. Agire in modo conforme a quanto è o viene comandato [...] è ribelle come il mio; un cavallo, un cane che ubbidisce poco. b. In usi letter., o elevati e rari, con costruzione trans.: u. i proprî superiori; mal ti se’ portato, male hai i tuoi maestri ubiditi (Boccaccio); e in espressioni di deferente cortesia ...
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sbraitare
v. intr. [lat. *bragitare, der. di ragĕre «ragliare», cfr. lat. mediev. bragire «nitrire»] (io sbràito, ecc.; aus. avere). – Gridare, parlare con voce molto alta e concitata: parlate più piano, [...] non c’è bisogno di s.; che c’è da s. tanto?; talvolta, nel linguaggio letter., anche con uso trans.: [l’]avvocato aveva sbraitato la difesa con grande sfoggio di fiori di eloquenza forense (Capuana). Per estens., protestare manifestando a voce alta ...
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diasteroisomeria
diasteroiṡomerìa s. f. [comp. di dia- e steroisomeria]. – In chimica organica, forma di isomeria geometrica di sostanze di tipo etilenico, derivante dal fatto che in uno degli isomeri [...] , uguali, sono dalla stessa parte rispetto al doppio legame etilenico, mentre sono da parti opposte nell’altro isomero (trans); le due forme isomere presentano proprietà fisiche e chimiche diverse, e non sono fra loro sovrapponibili né specularmente ...
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ruggire
v. intr. [lat. rugīre] (io ruggisco, tu ruggisci, egli ruggisce [letter. rugge], noi ruggiamo, voi ruggite, essi ruggiscono [letter. rùggono]; aus. avere). – Emettere un ruggito, dei ruggiti: [...] si dibatteva e ruggiva (come una belva); non parlava, ruggiva; ruggendo gli intimò: «Fuori di qui!»; e con uso trans.: ruggì alcune parole di minaccia; riferito a forze, elementi o fenomeni naturali, per sottolinearne la violenza e il rumore con cui ...
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gingillarsi
v. intr. pron. [der. di gingillo]. – Giocherellare, trastullarsi con gingilli, perdere il tempo in cose di poco conto: il bimbo si gingillava con rocchetti di filo colorato; va’ a fare i [...] la sveglia. Nell’uso tosc. anche senza la particella pron.: non ha fatto che gingillare tutto il pomeriggio. Raramente trans., gingillare qualcuno, trattenerlo, divertirlo con gingilli; e fig.: tibi quoque È concessa facoltà Di potere in jure utroque ...
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ricordare
v. tr. [lat. recŏrdari, der., col pref. re-, di cor cordis «cuore», perché il cuore era ritenuto la sede della memoria] (io ricòrdo, ecc.). – 1. Richiamare alla propria memoria: cerca di r. [...] ricorderà per un bel po’; è stato uno spettacolo meraviglioso e me ne ricorderò finché campo. Frequente, anche nell’uso trans., la particella pron.: mi ricorderò questo tuo consiglio; debbo ancora rispondere alla sua lettera, me lo ricordo bene (non ...
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trans Preposizione latina usata in chimica con funzione attributiva per designare, in un composto insaturo, uno dei due possibili stereoisomeri (l’altro è cis; ➔ isomeria). Addizione t. (o addizione anti) In reazioni di addizione di due gruppi...
trans-
trans- [Lat. trans "al di là"] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali ha i signif. di tra-, con cui si alterna; in certe composizioni si muta in tras-.