ballare
v. intr. [lat. tardo ballare, prob. dal gr. italiota βαλλίζω «tripudiare, ballare»] (aus. avere). – 1. Compiere passi e movimenti secondo determinati ritmi musicali: b. bene, male, a tempo, fuori [...] tempo; andare a b.; sapere, non saper b.; b. come un orso, in modo goffo, senza grazia; anche trans.: b. un tango, un valzer, il rock and roll, ecc. Modi fig.: ora si balla!, ci siamo, stiamo freschi, e sim.; b. dalla gioia, dalla contentezza, ...
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sfollamento
sfollaménto s. m. [der. di sfollare]. – 1. Lo sfollare un luogo, come misura di precauzione e di sicurezza (nel sign. sia trans. sia intr. del verbo): disporre, ordinare lo s. di un teatro, [...] di uno stadio; lo s. della città, delle zone costiere; lo s. della popolazione dai grandi centri; il periodo dello s. nell’ultima guerra (per sottrarsi al pericolo delle incursioni aeree). 2. Riduzione ...
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vogare
v. intr. [forse lat. vocare «chiamare», come termine marin.: propr. «dare la voce ai rematori»] (io vógo, tu vóghi, ecc.; aus. avere). – 1. a. Sinon., specifico ed esclusivo nel linguaggio marin., [...] dà all’armamento per fare iniziare la voga: è generalmente preceduto dall’ordine pale a prua! b. non com. Con valore trans. (fuori dell’uso marin.), far muovere vogando: v. una barca, v. un remo. 2. fig., letter. a. Remigare, volare con un ...
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incarognire
(ant. o region. incarognare) v. intr. [der. di carogna] (io incarognisco, tu incarognisci, ant. o region. io incarógno, ecc.; aus. essere). – 1. Diventare una carogna, un buono a nulla, con [...] ., si è incarognito); i. nell’inattività; i marinai e la truppa delle comparse, oziando, incarognivano (Bacchelli). Anche trans., con valore causativo: l’ozio incarognisce; meno com. con il sign. di indispettire, irritare: m’incarogniva non poterne ...
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originare
v. tr. e intr. [der. di origine] (io orìgino, ecc.). – 1. tr. Dare origine, far nascere o derivare qualche cosa: quelle discordie originarono molti lutti alla città; un comportamento che può [...] pron., si originarono); una lite originata da un banale malinteso (dove il part. pass. può essere inteso sia come trans. passivo sia come intr.). Nel linguaggio dei medici, anche con senso più concr., avere inizio, cominciare da un determinato ...
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lacrimare
(o lagrimare) v. intr. [lat. lacrĭmare] (io làcrimo o làgrimo, ecc.; aus. avere). – 1. Versare lacrime: ha un occhio che gli lacrima; il fumo mi fa l. gli occhi; in partic. nel pianto: si mise [...] ... Che farian lagrimar chi le ’ntendesse (Petrarca); E il suo col vostro lacrimar confonda (Leopardi). Nell’uso poet., anche trans., spec. nel sign. di compiangere, rimpiangere: La faccia tua, ch’io lagrimai già morta (Dante); Ei lagrimò doglioso La ...
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orinare
(o urinare) v. intr. e tr. [der. di orina] (aus. avere). – Emettere l’orina, mingere; come trans.: o. sangue, e sim. Corrisponde al pop. pisciare e al fam. fare la pipì. ...
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spirare1
spirare1 v. intr. e tr. [lat. spīrare «soffiare»; respirare; emanare»]. – 1. intr. (aus. avere) a. Con riferimento ai venti, soffiare, sia leggermente: spirava una brezza leggera, un venticello [...] e sostantivato: Il caro tempo giovanil; più caro ... che la pura Luce del giorno, e lo spirar (Leopardi). Ma anche trans.: Ebbra spirò le vivide Aure del Franco lido (Manzoni). ◆ Part. pres. spirante, per lo più con funzione verbale: vento spirante ...
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spirare2
spirare2 v. intr. [lat. expīrare, comp. di ex- e spīrare: v. spirare1] (aus. essere). – 1. Esalare l’ultimo respiro, rendere l’anima, morire (sottolineando il momento del trapasso): è spirato [...] . da un momento all’altro, sembra che sia lì lì per s., di chi è molto malato, o deperito, mal ridotto. Poco com. l’uso trans., nella locuz. s. l’anima. 2. estens., non com. Di un fatto che si estende o deve durare per un determinato periodo di tempo ...
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volare2
volare2 v. intr. [lat. vŏlare, riferito agli uccelli, ma usato anche in senso fig. per indicare grande rapidità] (io vólo, ecc.; l’aus. è per lo più avere: si usa essere quando il verbo è accompagnato [...] troppo rapidamente; vola il tempo, e fuggon gli anni, Sì ch’a la morte in un punto s’arriva (Petrarca). 4. Con uso trans., in usi e in espressioni partic.: a. V. una carta, nel gioco del tressette, gettarla sul tavolo facendole fare un piccolo volo ...
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trans Preposizione latina usata in chimica con funzione attributiva per designare, in un composto insaturo, uno dei due possibili stereoisomeri (l’altro è cis; ➔ isomeria). Addizione t. (o addizione anti) In reazioni di addizione di due gruppi...
trans-
trans- [Lat. trans "al di là"] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali ha i signif. di tra-, con cui si alterna; in certe composizioni si muta in tras-.