colpo
cólpo s. m. [lat. *colpus (class. colăphus «pugno, percossa», gr. κόλαϕος); parecchie delle locuz. che s’incontreranno nel corso della voce sono calchi di corrispondenti espressioni fr.: coup d’air, [...] i personaggi che, destando curiosità o suscitando commozione, rinnova l’attenzione del pubblico: corrisponde alla peripezia della tragedia classica); per estens., improvviso e sorprendente mutamento di situazione: l’intervento del ministro è stato un ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] teologia cattolica; u. di tempo, di luogo e di azione, la norma aristotelica (legge delle tre u.) per la tragedia classica, cui si conformò il teatro classicistico dal Rinascimento al Romanticismo. In partic., u. della Chiesa, carattere proprio della ...
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metabole
metàbole s. f. [dal gr. μεταβολή, der. di μεταβάλλω «gettare oltre»]. – Propr., mutamento, trasferimento, variazione. Il termine è stato usato, nel linguaggio letter., con varî sign. particolari: [...] passaggio da uno ad altro concetto mediante una trasposizione di parole, o cambiamento di periodo, di ritmo, nella retorica classica; mutamento improvviso di carattere in un personaggio tragico (con riferimento alla tragedia greca), ecc. ...
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rifare
v. tr. [comp. di ri- e fare] (io rifò o rifàccio, tu rifài, egli rifà, ecc.; coniug. come fare). – 1. Fare di nuovo, in quasi tutti gli usi di fare. In partic.: a. Di cose distrutte, deteriorate, [...] una questione; rifarsi a qualcosa, a qualcuno, riallacciarsi, prendere spunto: molti drammi (o drammaturghi) moderni si rifanno alla tragedia greca (o ai tragici greci); vorrei ora rifarmi a un’obiezione polemica del mio avversario. 3. a. non com ...
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divorare
v. tr. [dal lat. devŏrare, comp. di de- e vorare «inghiottire»] (io divóro, ecc.). – 1. Mangiare con ingordigia, detto propr. degli animali, spec. feroci: il leone divorò la preda; ella fu prestamente [...] altri usi fig.: d. con gli occhi, guardare intensamente e con bramosia; di libri, leggerli d’un fiato: quanto a la tragedia, io l’ho già letta, anzi divorata (Caro); di cammino, strada, ecc., percorrerla in un baleno: benché Brigliador la via divora ...
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vuotaggine
vuotàggine (raro votàggine) s. f. [der. di vuotare]. – 1. Il sentirsi la testa vuota; l’essere incapace di concentrarsi, di pensare e di ricordare: la malattia mi ha lasciato una gran vuotaggine. [...] qualità di persone, o come caratteristica di scritti o discorsi: basta che apra bocca per rivelare la sua assoluta v.; tutta la retorica, il linguismo, la v. tronfia della tragedia [«La fiaccola sotto il moggio» di G. D’Annunzio] svaniva (C. Levi). ...
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suggestivo
agg. [der. di suggerire, secondo il modello dell’ingl. suggestive]. – 1. Nel linguaggio giur., che suggerisce: il giudice deve evitare ogni domanda s., che cioè suggerisca o comunque influenzi [...] un dramma, un film ricco di scene s.; una s. canzone popolare. Anche, allettante: idea, proposta s.; l’ipotesi è s. ma inverosimile. ◆ Avv. suggestivaménte, in modo suggestivo: una tragedia suggestivamente rappresentata nel teatro greco di Siracusa. ...
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endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., [...] alterna generalm. con il settenario). In tutti questi casi l’endecasillabo è legato al sistema delle rime; altrove, come nella tragedia in versi (Alfieri) o nel Giorno del Parini e nei Sepolcri del Foscolo, è svincolato dalla rima e viene definito e ...
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docmio
dòcmio s. m. [dal lat. dochmius, gr. δόχμιος agg., propr. «tortuoso»]. – Nella metrica greca antica, metro caratteristico della tragedia, che compare in due forme principali: ⌣–́–́⌣–́ e –́⌣⌣–́⌣–́, [...] e in numerose altre secondarie ...
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tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi sventure e sofferenze.
L’età classica
1....
TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; l'etimologia è incerta, benché...