qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] ; un tipo di lavoro per cui conta più la q. che la quantità; considerata la q. del vivere e de’ costumi di Toscana (Boccaccio); la q. della vita, espressione recente (calco del fr. qualité de la vie) con cui viene indicato il livello di benessere ...
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te1
te1 〈té〉 pron. pers. [lat. tē, accus. del pron. pers. tu] (radd. sint.). – Forma forte della declinazione del pron. di 2a pers. sing. (tu), che ha usi analoghi a quelli di me per la 1a pers., e cioè: [...] come soggetto, invece di tu: te ci andrai?; provaci te, se sei capace; io sto bene, e te?; con quest’uso, è comunissimo in Toscana: se lo dici te!; parla te, ora; questo te lo inventi te; e te, come stai? Per le locuz. particolari (da te, per te ...
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buonasera
buonaséra (o bonaséra; più com. buòna séra) locuz. e s. f. – Formula di saluto e d’augurio che si rivolge nel pomeriggio o di sera (in Toscana già dal primissimo pomeriggio), incontrandosi [...] o anche accomiatandosi; come s. f., l’atto stesso dell’augurare: dare la buonasera ...
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inseto
ìnseto (o ìnsito) s. m. [der. di insetare, insitare], ant. e region. – Innesto: certi arbori ... in niuna maniera ... vogliono ... ricevere in sé l’inseto dell’altro (G. Soderini); «insetare» [...] (che noi volgarmente ma più correttamente diciamo «insitare», e forse così tutti fuor di Toscana, come anche diciamo «insito» per «innesto») (Leopardi). ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] come consonante scempia, è un fenomeno dialettale e regionale diffuso, oltre che in Alta Italia, anche in alcuni luoghi della Toscana e a Roma (es., carro 〈kàro〉, l’arrivista 〈l’arivìsta〉); in Sicilia, all’opposto, si pronuncia doppia la r iniziale ...
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buonavoglia
buonavòglia (o bonavòglia) s. m., invar. (ant. anche f., buonavòglia o buona vòglia, pl. buonevòglie o buonavòglie o buòne vòglie). – 1. ant. Chi, senza essere condannato alla galera, si [...] per saldare un debito. 2. Chi spontaneamente presta un servizio o si assume un incarico. In partic., in Toscana, giovane medico che presta gratuitamente la sua opera negli ospedali; a Firenze, chi presta servizio nella Compagnia della Misericordia ...
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buongoverno
buongovèrno (o bongovèrno; anche buòn govèrno) s. m. – 1. In genere, governo saggio, che opera per il bene dei cittadini. 2. Nome di magistrature medievali; in partic.: magistrato del b., [...] quello che presiedeva, nel ducato di Modena, al governo dei comuni; magistrato (o presidenza) del b., nel granducato di Toscana, la magistratura cui era affidata la direzione superiore della polizia. ...
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rosalina
roṡalina s. f. [der. di ròsa]. – Moneta emessa (1665) dal granduca di Toscana Ferdinando de’ Medici, detta anche pezza delle rose: è una piastra d’argento, con la figura di una pianta di rose, [...] dello stesso peso e valore del pezzo da 8 reali spagnolo (v. pezza) ...
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cardo
s. m. [lat. carduus, lat. tardo cardus]. – 1. Nome comune di varie piante con foglie e brattee spinose al margine o all’apice, appartenenti in maggioranza a generi diversi delle composite e a qualche [...] genere delle ombrellifere e delle dipsacacee, che hanno spesso un appellativo diverso a seconda delle regioni: così in Toscana il c. dei campi (Cardus pycnocephalus), in Piemonte il c. delle vigne (Cirsium arvense), ecc. Particolarmente noti il c. ...
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pappa
s. f. [lat. pappa, voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – 1. a. Minestra densa costituita da pane o semolino o sim., cotto in acqua o brodo o in acqua e latte (pappa al latte), talvolta [...] : vieni, la p. è pronta; fare la p., mangiare; anche, minestra in genere, zuppa: pappa col pomodoro, tradizionale minestra toscana, e in partic. livornese, a base di pane raffermo cotto in acqua, con pomodoro e odori (aglio, rosmarino, alloro). Per ...
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Toscana Regione dell’Italia centrale (22.987 km2 con 3.692.555 ab. nel 2020, ripartiti in 273 Comuni; densità 161 ab./km2). Di forma grosso modo triangolare, ha limiti naturali relativamente ben definiti, in quanto corrisponde approssimativamente...
gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive scempie determinando la perdita...